Recensione

The Secret of Monkey Island: Special Edition

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a cura di Darkzibo

Gioco Testato con Iphone 3G.

Tutti coloro che hanno un pò di anni da videogiocatori sulle spalle, il nome Monkey Island farà tornare alla mente quella famosa avventura grafica che tanto ci fece scervellare sui PC di allora con i suoi tanto assurdi quanto geniali enigmi. Per gli altri, il nome di Guybrush Threepwood, potrebbe ricordare un lontano personaggio dei videogiochi perso nei meandri del tempo. Ecco quindi che, a soccorso di questi ultimi, arriva The Secret of Monkey Island: Special Edition che, dopo essere uscito su Xbox Live, eccolo giungere nell’App Store per Iphone/Ipod Touch. Vediamo se il revival sarà all’altezza dell’antico e glorioso adventure game.

Salve sono Guybrush ThreepwoodLa storia proposta in The Secret of Monkey Island: Special Edition è la stessa che tanto appassionò i giocatori diversi anni orsono. Tutto ruota intorno a Guybrush Threepwood, un giovane ragazzo che ha l’ambizione di diventare un pirata e che fa la sua apparizione dal nulla mentre scende da una montagna di Melee Island. Da qui inizierà l’avventura che porterà uno dei personaggi più simpatici della storia video ludica alla misteriosa Monkey Island, con una storia intrinseca dello humor che ha caratterizzato lo stile di Ron Gilbert, il padre delle avventure più belle di LucasArt. Per gli intenditori del genere, e soprattutto di questo primo episodio, saranno presenti i numerosi personaggi che sarebbero poi riapparsi nei capitoli successivi, tutti unici in sé stessi, come l’affascinante e futura compagna di Guybrush, Elaine Marley, nonché governatore conteso dal malvagio pirata fantasma LeChuck, terrore dei sette mari. Vi sono poi personaggi come il pazzo Stan, venditore di barche (che nel corso degli episodi successivi cambierà molte volte il proprio mestiere), i fratelli Fettuccini, proprietari del circo, Carla, maestra di spada, Herman Toothrot, disperso sull’isola di Monkey Island e via dicendo. Come ben potete capire, trattandosi questa di un’avventura punta e clicca, che tutti i personaggi che incontrerete non saranno messi a caso ma avranno un ruolo specifico nell’avventura e vi potranno aiutare (oppure ostacolare) tramite gli indizi, spesso subliminali, che vi forniranno.Uno degli aspetti che potrebbe interessare maggiormente gli utenti, è quello di capire se la giocabilità su Iphone possa essere accettabile. Ebbene l’assenza del mouse si fa sentire e non poche volte sarete in difficoltà nel centrare un piccolo oggetto in maniera immediata e soddisfacente. Purtroppo questo problema inficia sulla giocabilità ma, forse, con qualche aggiornamento, potrà essere risolto. Come al solito, dovrete risolvere gli enigmi tramite gli oggetti che troverete (mai inseriti a caso) e tramite i verbi di azione presenti come dai, apri, prendi, guarda e via dicendo. L’avventura naturalmente non prevede multiplayer e vi permetterà di passare ore di sano divertimento e cervellotico ragionamento anche in posti non proprio consoni per un pirata come il bus o la metropolitana. Nel caso poi dobbiate salvare la partita in corso, niente paura: roteando in posizione verticale l’Iphone andrete nel menù di salvataggio.

Due dita per tornare al passatoL’aspetto migliorato che subito balza all’occhio (e qui è proprio il caso di dirlo) è quello grafico. Vi troverete di fronte a un restyling completo con tutti i personaggi e gli ambienti ridisegnati. Il tutto adesso è molto più definito, i pixel visibili sono un ricordo lontano e tutto sembra pervaso da un nuovo carattere fumettoso che però riesce a far rivivere le vecchie emozioni che l’originale creava. Guybrush è magro il volto più sminuito, però riesce ancora a trasmettere simpatia e espressività degne di nota. Le ambientazioni vantano palette di colori più ricche e il risultato è una risoluzione molto più evocativa in grado di far respirare al giocatore l’aria del mar dei Caraibi. Purtroppo i primi piani sono semplicemente immagini fisse, però è un particolare che, su una console portatile, può essere ignorato. Nel caso foste inguaribili nostalgici, però, vi sarà possibile tornare a giocare, in qualsiasi momento di gioco, alla vecchia versione di Monkey Island, sfregando semplicemente due dita (sì, ne servono proprio due) da destra a sinistra o viceversa. Così rivivrete l’originale avventura grafica ideata da Ron Gilbert, che sarà però, in questo caso, completamente in inglese.Invece, Special Edition (ovvero il gioco restaurato) è parlato in inglese mentre i testi sono in italiano. Il doppiaggio nella madre lingua è ben fatto e le voci sono azzeccate, così come i toni di voce diversificati in base alla risposta che adotterete durante i dialoghi. La colonna sonora è stata rimasterizzata e riprende tutti i temi musicali ascoltati e apprezzati (come dimenticare la musica udibile nello SCUMM Bar, tipicamente piratesca ?) nell’originale. Forse un doppiaggio italiano (stile Monkey Island 3) sarebbe stato decisamente apprezzato, ma questa poteva essere una chicca che però non danneggia il lavoro finale visto in The Secret of Monkey Island: Special Edition.

– E’ Monkey Island ! E’ portatile !

– Tante scimmie (anche a tre teste)

– Un’avventura da scoprire per i novizi

– Guybrush è incredibile

– Comparto tecnico ben realizzato

– Manca il mouse

– Sarebbe stata buona cosa una localizzazione italiana del parlato

– Una volta finito non lo rigocherete se non dopo molto tempo

8.0

Il titolo di LucasArt si ripropone dopo tanto tempo con un restyling in grado però di non snaturare quell’avventura grafica che tanto abbiamo apprezzati diversi anni fa. Giustamente nulla, a livello di storia e enigmi, è stato modificato, ma questo è logicamente comprensibile perché ormai Monkey Island sta cercando di conquistare una nuova schiera di videogiocatori e questa versione per Iphone può aiutare. Per i giocatori più maturi, The Secret of Monkey Island: Special Edition appaga semplicemente la loro voglia di revival che un po’ accompagna tutti coloro che hanno vissuto direttamente questo titolo.

Voto Recensione di The Secret of Monkey Island: Special Edition - Recensione


8