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Recensione

Super Mario Maker per 3DS

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Avatar di Gianluca Arena

a cura di Gianluca Arena

Editor

Pubblicato il 01/12/2016 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

8

Come dimostrato dall’annuncio di Switch, connubio ideale tra console casalinga e portatile, Nintendo aveva in mente da diversi anni di far convogliare sullo stesso binario le esperienze di gioco in mobilità e quelle più tradizionali.
In quest’ottica vanno letti gli accorpamenti dei team di sviluppo interni, prima rigidamente divisi tra quelli che si occupavano dei software per Wii e Wii U e quelli che arricchivano la ludoteca della famiglia 3DS, e il porting di titoli da una console all’altra: grazie a questa politica, dopo Donkey Kong Country Returns 3D, vedremo sbarcare su 3DS anche Yoshi’s Woolly World e Super Mario Maker.
Proprio della versione portatile di quest’ultimo ci occuperemo oggi, tentando di dissipare i dubbi relativi alle limitazioni derivanti dalla scarsa potenza di 3DS e spiegando in che modo (creativo, come nelle sue corde) la grande N ha tentato di compensare ad esse.
La sfida dell’idraulico
Super Mario Maker per Nintendo 3DS rappresenterà, probabilmente, uno dei prodotti più controversi dei prossimi mesi, perché, a seconda del punto di vista con cui lo si analizza, può sorprendere in positivo, soprattutto per la maggiore quantità di contenuti rispetto alla controparte per Wii U, o in negativo, se si pensa alle limitazioni relative alla creazione e alla condivisione di livelli, fulcro dell’esperienza casalinga dello scorso anno.
Di certo la grande N ha confezionato un porting di grande qualità, adattando il software alle caratteristiche intrinseche della nuova macchina ed arricchendo l’offerta ludica così da non far sentire troppo la mancanza delle migliaia di livelli creati dall’utenza Wii U che non sono compatibili con 3DS.
Ma andiamo con ordine, concentrandoci prima di tutto su cosa c’è, che non è poco: la nuova Sfida Super Mario, infatti, propone un centinaio di livelli creati dai team interni di Nintendo, che spaziano da stage completamente inediti, dal level design sopraffino, ad intelligenti remix di quadri storici, a partire dal leggendario 1-1 di Super Mario Bros.
Ad aggiungere ulteriore pepe ad una formula già estremamente saporita, Nintendo ha incluso due obiettivi secondari in ognuno di questi stage, uno dei quali noto sin dall’inizio, e l’altro sbloccabile in corso d’opera al raggiungimento del precedente: questi spaziano dal tagliare il traguardo nel minor tempo possibile al farlo indossando un determinato power up, dall’uccidere solo una specifica tipologia di nemici all’arrivare in fondo al livello senza avvalersi della corsa, e così via.
La trovata è tanto semplice quanto geniale: oltre ad aggiungere varietà all’avanzamento e a rendere straordinariamente freschi quadri già visitati e completati decine di volte in passato, le medaglie innalzano il livello di difficoltà a livelli impensabili, che superano persino quelli fatti segnare dal già diabolico New Super Luigi U.
Ancora una volta, il prodotto si apre, a più livelli, a fasce di pubblico estremamente ampie, dai più giovani, cui basterà tagliare il traguardo in qualunque modo, come da consuetudine, a coloro che sono cresciuti a pane e Super Mario, che troveranno pane per i loro denti se intendono ottenere tutte e duecento le medaglie.
Non mancano boss battle in pieno stile Mario, con il ritorno di facce note, e molti dei livelli della seconda parte della sfida (che si compone di diciotto mondi in totale…più uno extra) pongono l’accento su elementi puzzle, premiando la velocità di pensiero oltre a quella di esecuzione: a conti fatti, e considerata anche la precedente performance bidimensionale di Mario su 3DS (New Super Mario Bros. 2 era di certo un buon gioco ma non un capolavoro all’altezza dei suoi predecessori), la Sfida Super Mario rappresenta il punto più alto toccato dal filone dei Mario in 2D in tempi recenti.
E scusate se è poco.
Cosa c’è e cosa manca
Le novità rispetto alla versione casalinga non finiscono qui: a pochi minuti dall’accensione della console il giocatore di Super Mario Maker per 3DS farà la conoscenza della gentile Mashiko e del simpatico Yamamura, rispettivamente una centralinista ed un piccione che la sa lunga (?!), che lo accompagneranno in un tutorial composto tanto da lezioni base quanto da quelle avanzate, così che non si trovi a disagio con i tool di creazione, identici a quelli visti su Wii U e tutti sbloccati da subito, con una scelta più azzeccata rispetto al passato, a nostro parere.
Parliamo di sei temi e degli stessi quattro stili visti sulla console da salotto (New Super Mario Bros., Super Mario Bros 1 e 3 e Super Mario World) per creare fino ad un massimo di centoventi livelli, anche con l’aiuto di un amico, rigorosamente in locale, al quale sarà possibile inviare una bozza di livello, chiedere di apportarvi degli aggiustamenti e poi farsela inviare indietro, dando così vita a livelli generati a quattro mani.
Il “rigorosamente in locale “ di cui sopra non è casuale, e segna una delle mancanze principali di questa versione rispetto a quella Wii U: nonostante sia possibile scaricare tutti i livelli creati dall’utenza Wii U compatibili con 3DS (su oltre sei milioni di creazioni, non c’è che l’imbarazzo della scelta), non sarà possibile uploadare le nuove creazioni sui server, ma solamente scambiarle in locale con un amico o tramite streetpass, una pratica meno diffusa in Europa di quanto sia in Giappone.
Questa mancanza, spiegabile con l’età e le ristrettezze dell’hardware ospite, toglie però a Super Mario Maker per 3DS quel respiro sociale che ne aveva decretato il successo, limitando fortemente l’appeal di questa versione per quanti siano più interessati a mettere alla prova le loro capacità di level designer che non di giocatori puri.
Purtroppo le limitazioni non finiscono qui: non abbiamo trovato il modo di effettuare ricerche personalizzate degli stage, né di avere accesso alle playlist, e, al momento di redigere questo pezzo, il software non supporta gli amiibo.
Per quanto creare sia ancora molto divertente, con gli strumenti per farlo che funzionano bene quanto un anno or sono, l’impossibilità di implementare degli obiettivi personalizzati nei livelli creati stona un po’ con lo spirito della Sfida Super Mario.
A fronte della succitata difficoltà di molti degli obiettivi secondari, poi, abbiamo notato l’abbassamento della durata media degli stage, non solo nel paragone con la versione Wii U, ma anche, in generale, con gli ultimi episodi del franchise usciti: se la scelta ha senso nell’ottica della fruizione portatile, succede di giungere alla fatidica bandierina di fine stage a bocca un po’ asciutta, complice anche l’alta qualità del design che ingolosisce il giocatore.
Vi sono poi una serie di mancanza tecniche che analizzeremo nel paragrafo successivo, ma non si semplifica eccessivamente se si afferma che Super Mario Maker per 3DS è un ottimo capitolo regolare della serie, con tanti contenuti e un livello di sfida notevole, ma perde la spinta innovativa e creativa che aveva caratterizzato la versione per console casalinga.
Il peso degli anni
Per quanto 3DS sia una console eccezionale, con una delle librerie più ricche e variegate dell’attuale panorama videoludico, è innegabile che, a livello tecnico, il peso dei quasi sei anni dal lancio si faccia sentire: anche giocato su un modello New, Super Mario Maker per Nintendo 3DS deve scendere a diversi compromessi per poter girare fluidamente sulla piccola di casa Nintendo.
Per salvaguardare il framerate e la precisione nella risposta ai comandi, entrambi da manuale, questa versione ha dovuto abbandonare ogni velleità stereoscopica, con lo slider del 3D tristemente inutile, ed adottare un sottile bordo nero sullo schermo superiore, verosimilmente per mantenere una risoluzione compatibile per i livelli Wii U: niente di clamoroso, beninteso, ma il confronto con lo splendore della versione in alta definizione è, nel complesso, abbastanza impietoso.
Manca anche la possibilità di sostituire lo sprite di Mario con quello di altri eroi del mondo Nintendo, probabilmente per problemi di memoria, e la definizione e la pulizia del comparto grafico, che pure si fregia di una (consueta) brillante direzione artistica, non sono eccezionali.
Niente paura, però: come già sottolineato, la velocità e la stabilità del framerate sono al riparo da brutte sorprese, e, anche nei livelli più impegnativi, non ci è mai capitato di fallire un obiettivo o di morire per colpe che non fossero le nostre, particolare non da poco in un platform game tanto tecnico e preciso.

– Offerta ludica imponente

– Insospettabilmente impegnativo

– Conversione a tratti miracolosa…

– Editor ancora di ottima qualità…

– …ma costretta a scendere a diversi compromessi

– …ma niente condivisione dei contenuti online

8.0

La prospettiva nella vita, è tutto, e per i videogiochi, ed in particolare questo Super Mario Maker per 3DS, le cose non cambiano: se lo acquisterete pensando ad una versione in miniatura dello splendido capitolo casalingo potreste rimanere delusi, perché, sebbene l’editor sia altrettanto completo, le possibilità di condivisione sono fortemente limitate dall’hardware ospite.

Al contrario, se consapevoli della sua differente natura rispetto al fratello maggiore, potreste godere di uno degli episodi più ricchi della serie a livello contenutistico e più impegnativi dal punto di vista del gameplay, soprattutto grazie alla Sfida Super Mario e ai suoi brillanti obiettivi secondari.

In ogni caso, un acquisto praticamente obbligato per gli amanti dell’idraulico baffuto possessori di una console della famiglia 3DS, mentre chi ha spolpato (e magari ancora crea e condivide) il corrispettivo titolo su Wii U potrebbe sentire meno l’urgenza di procurarsi una copia.

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