Recensione

Street Fighter Alpha 2

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a cura di Star Platinum

Il Verdetto di SpazioGames

7.8

I classici non tramontano mai e chi sostiene che andrebbero sostituiti a favore di titoli ben più innovativi, pur non avendo pienamente torto, forse non si è mai fermato ad osservare da vicino l’evoluzione del mercato videoludico giapponese, che proprio grazie ad uno status di “conservazione” ha saputo regalarci molti titoli che altrimenti sarebbero stati presto abbandonati privilegiando prodotti molto meno carismatici ed appaganti. Il gioco che vi presentiamo oggi, Street Fighter Alpha 2, recentemente pubblicato per il servizio Virtual Console di Nintendo, proviene direttamente dall’epoca d’oro del mitico 16-bit della grande N e come da copione risulta ancora oggi incredibilmente valido, come avremo modo di analizzare a breve. Interessante analizzare la differenza per costanza qualitativa tra i due servizi proposti dal Nintendo Wii, ci riferiamo a WiiWare e Virtual Console, ma se il primo è ad oggi considerato solo per produzioni di piccolo calibro o titoli per lo più sperimentali, il secondo è forte a fronte di una ludoteca idealmente infinita e che di fatto appassiona tutti coloro che anche oggi investono i propri guadagni al fine di collezionare vecchie glorie del passato. Scopriamo insieme di cosa si tratta.

L’importanza di chiamarsi Street FighterUscito nel 1996, il gioco rappresenta il seguito del primo episodio (noto anche come Street Fighter Zero nella sua versione giapponese) ed in particolare va identificato come un prequel rispetto agli esordi “ufficiali” della serie Capcom. Fin dai primi istanti è chiaramente distinguibile un richiamo con il passato ma altrettanto è possibile evidenziare alcuni interessanti miglioramenti rispetto alla struttura iniziale, che in quel periodo consentirono al gioco d’imporsi attraverso un gameplay solido ed eccellente per qualità proposta. Senza soffermarci più di tanto su quello che rappresenta in definitiva un picchiaduro ad incontri di stampo classico essenzialmente similare per struttura ai vari episodi che la casa giapponese produsse negli anni, le principali caratteristiche di questo secondo episodio sono da ricercarsi in una meccanica che si fortificava nel concetto di mosse speciali, combo e tattica introducendo una barra d’energia che era composta da tre differenti settori proprio ad identificare i diversi livelli di danno inferti dagli attacchi ottenibili a seguito del riempimento di tale indicatore. Molto interessante era anche l’implementazione di una modalità Storia vera e propria, non certo lunghissima per percorso da seguire, in quanto il giocatore doveva affrontare i classici otto nemici prima di giungere all’epico scontro finale, con la possibilità di poter incontrare la propria nemesi in caso di vittorie nette contro i restanti avversari senza perdere un solo round.La versione oggi disponibile per Virtual Console, in grado di avvalersi anche del joypad del GameCube e del Classic Controller per comandi, risulta esattamente identica a quella originale del Super Nintendo e proprio per questo altrettanto interessante. I personaggi a disposizione sono molto carismatici e sono presenti sia gli esponenti del primo episodio, tra cui citiamo ad esempio M. Bison, Dan e Akuma, e sia i nuovi cinque personaggi del calibro di Gen, Zangief, Rolento, Sakura Kasugano e Dalshim, per un totale di diciotto lottatori.

Dagli esordi ad oggiTutti i giocatori più giovani forse non sanno che all’epoca della pubblicazione, per consentire al gioco di “entrare” nella cartuccia dello SNES vi fu una compressione affidata al chip C-SDD1, che portò ad un ridimensionamento in termine grafico e sonoro del titolo identificabile in brevi caricamenti che comunque non influirono minimamente sulla qualità globale del prodotto.Dal punto di vista tecnico il risultato è ancor oggi molto valido, probabilmente uno dei migliori espisodi della serie finora apparsi su Virtual Console, fattore che emerge grazie alla qualità grafica di personaggi e ambientazioni, per non parlare delle animazioni degli stessi che risultano davvero incredibili considerando i quattordici anni trascorsi. Altrettanto buono il sonoro, da sempre tallone d’Achille dello SNES. Nel complesso un ottimo picchiaduro, avvincente e giocabile, consigliato a nostalgici e non per trascorrere ore di spensierato divertimento senza tempo.

– Tecnicamente ancora valido

– Giocabile e affascinante come una volta

– Ottimo bilanciamento tecnico

– A tratti molto ostico

– Meccanica ormai datata

7.8

Street Fighter Alpha 2 si conferma l’ottimo picchiaduro di un tempo riuscendo a risultare interessante nonostante i tanti anni trascorsi dall’esordio su Super Nintendo. Il principale difetto del gioco consiste in una struttura ludica che, per quanto ampiamente collaudata, risulta non certo originale e questo alla lunga potrebbe risultare meno stimolante sopratutto per chi non è molto appassionato del genere in questione. Gli estimatori della serie Capcom saranno invece subito trascinati all’interno di un gameplay incredibile per giocabilità e ancora molto apprezzabile dal punto di vista tecnico grazia ad una grafica di prim’ordine e ad un comparto sonoro altrettanto ben caratterizzato, che non mancheranno di divertire per numerose ore grazie ad una rigiocabilità come sempre molto elevata. Ottimo il set di personaggi a disposizione e la caratterizzazione degli stessi in fatto di mosse. Disponibile al costo di 800 Wii Points il gioco si rivela un acquisto caldamente consigliato a tutti i possessori dell’ammiraglia Nintendo.

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