Recensione

Star Trek Bridge Commander

Avatar

a cura di Danilo

Si può dire senz’ombra di smentita che i giochi dedicati alla serie Star Trek continuino a spuntare come i funghi (almeno su PC), e questo Bridge Commander non è che l’ennesimo capitolo dedicato a una delle saghe fantascientifiche più popolari al mondo insieme a quella di Guerre Stellari. Ci troviamo di fronte a uno strategico in tempo reale nel quale sarete chiamati a ricoprire il ruolo di comandante della U.S.S. Dauntless, un’astronave della federazione chiamata in missioni di soccorso nei più remoti recessi della galassia. Già a un primo impatto con il gioco si ha la sensazione di trovarsi di fronte a una produzione nella quale niente è stato lasciato al caso, a partire dall’elegante presentazione fino alla mole di comandi implementati che vi consentiranno di prendervi cura di ogni singolo aspetto dell’astronave in prima persona. In alternativa potrete impartire ordini ai vari membri dell’equipaggio che vi assisteranno sul ponte di comando, dal tenente Felix Savali addetto alle manovre d’attacco, all’ufficiale Kiska LoMar per ciò che riguarda la navigazione, fino all’ingegnere e allo scienziato di bordo a cui deputare la riparazione delle parti eventualmente danneggiate dell’astronave e l’esecuzione di accurate ricerche su particolari obiettivi piuttosto che intere aree.La campagna in single player vi condurrà attraverso una trentina di missioni nelle quali sarete chiamati fondamentalmente a soccorrere altre astronavi in difficoltà o alla deriva piuttosto che rifornire di viveri una colonia nello spazio o ancora occuparvi di scortare particolari mezzi e proteggerli dagli assalti delle unità nemiche. Sì, perché in Star Trek Bridge Commander avrete a che fare con diverse tipologie di razze dai Romulani ai Klingon ai Cardassiani che spesso vi costringeranno a ingaggiare furiosi scontri a fuoco pur di portare a casa la pelle e al tempo stesso compiere la missione affidatavi.Grazie alla presenza del vostro fido ufficiale di bordo Saffi (una sorta di comandante in seconda) avrete sempre un punto di riferimento sugli obiettivi da perseguire oltre che sullo stato di salute generale del mezzo, ragion per cui difficilmente vi ritroverete in balia degli eventi senza sapere cosa fare o dove andare. Interagendo con il resto dell’equipaggio potrete di volta in volta stabilire la rotta verso il prossimo obiettivo, contattare altri mezzi, piuttosto che rispondere al fuoco nemico o ancora dedicarvi alla gestione delle risorse della nave quali la distribuzione delle riserve energetiche fra armi, scudi, motore e sensori di rilevamento radar, e riparazioni delle eventuali parti danneggiate. Nel caso in cui voleste prendere il comando in prima persona dell’astronave, potete farlo semplicemente premendo la barra spaziatrice per passare dalla modalità Bridge alla Tactical con tanto di visuale dall’esterno dell’astronave. In questo caso sarete voi a decidere la rotta da seguire con tutti gli annessi e connessi, magari orientandovi con il radar in basso a sinistra sullo schermo, ed eventualmente a condurre gli scontri a fuoco. Coordinare la miriade di operazioni concessevi è un’impresa (almeno inizialmente) tutt’altro che semplice, non solo per la mole di comandi presenti e comunque richiamabili tramite comodi menu a tendina (o direttamente attraverso la tastiera, ma in questo caso bisogna avere una memoria di ferro perché ce ne sono davvero parecchi). C’è da dire però che la soddisfazione provata nel portare a termine una missione o più semplicemente nel sentirvi ringraziare da uno degli equipaggi che soccorrerete vi ripagherà dell’iniziale apprendistato. Graficamente parlando Bridge Commander presenta una veste curata ed elegante, soprattutto nei menu chiari e facilmente accessibili anche nelle fasi più concitate. La panoramica offerta dal ponte di comando non fa gridare al miracolo, ma d’altronde nemmeno la serie originale brillava per ricchezza di dettagli, mentre spostando lo sguardo all’esterno potrete godere della vista della vostra astronave davvero ben fatta, così come del resto tutte le altre che incrocerete nel corso del gioco, e delle diverse galassie che potrete (e dovrete) esplorare per portare il vostro aiuto. Alcune in particolare presentano suggestive nebulose colorate, stazioni orbitanti, satelliti e ammassi di asteroidi alla deriva che donano all’intero universo di gioco una certa coerenza con la saga. Da sottolineare la presenza di parecchi intermezzi non interattivi come ad esempio quelli fra una missione e l’altra che ahimé non possono essere saltati. Se le prime volte assisterete volentieri a queste scene (utili ai fini della trama o per tirare il fiato, magari dopo una missione particolarmente ostica), non potrete fare a meno di maledire la scelta fatta dai programmatori allorché dovrete ripetere la stessa missione più e più volte sorbendovi le stesse sequenze senza poter far nulla. I combattimenti sono sottolineati da piacevoli effetti luce generati dalle diverse armi, ma nel complesso non si può dire che Bridge Commander brilli per la sua cosmesi, comunque più che adatta allo scopo e in linea con la concorrenza.Il reparto audio può fregiarsi di un accompagnamento sonoro a mio avviso ottimo, con musiche orchestrate degne di quelle del telefilm originale, mentre gli effetti sonori non vanno oltre i classici laser e i tonfi a sottolineare le fasi d’attacco. Il parlato, completamente in inglese così come i sottotitoli è decisamente buono e può fregiarsi di doppiatori d’eccezione come gli interpreti della serie televisiva (fra cui Patrick Stewart nei panni del Capitano Picard). Ciò che però più conta in un titolo strategico è il gameplay, se poi il titolo in questione reca impresso un marchio celebre come quello di Star Trek allora bisogna fare una doverosa precisazione: probabilmente i fan della saga appassionati di strategici in tempo reale acquisteranno questo gioco a occhi chiusi, pur di rivivere le situazioni viste in tv o al cinema a fianco di alcuni dei personaggi più carismatici della serie.Il problema per chi, come il sottoscritto, non è mai stato un fan di Star Trek è quello di perdersi centinaia di citazioni e di vedere così dimezzato il fattore coinvolgimento che altrimenti si attesta su livelli altissimi. Dando per scontato che vi piacciano i titoli strategici, troverete senz’altro parecchi spunti d’interesse in Bridge Commander e riuscire a venire a capo delle missioni base proposte (senza contare i futuri mission pack aggiuntivi e mod che sono certo non tarderanno ad arrivare) richiede ogni risorsa del vostro cervello. Il livello di difficoltà generale è mediamente elevato già al livello First Officer (il più basso fra i tre presenti) e l’impossibilità di salvare la partita in qualsiasi istante, ma solo al termine di una missione, oltre a fornire un’ulteriore motivo di sfida potrebbe rivelarsi fastidioso per i giocatori meno abili e pazienti. In alternativa alla modalità single player Star Trek Bridge Commander propone una modalità multiplayer fino a 8 giocatori che vi consentirà di cimentarvi via internet o LAN in furiosi deathmatch, capture the flag e altre varianti a squadre degli stessi. In definitiva Star Trek Bridge Commander è un titolo che pur con le sue indiscusse qualità potrebbe risultare fin troppo ostico al giocatore casuale o a chi non ha troppo tempo da dedicargli. Nel caso non vi riconosceste in questa categoria allora avete trovato il gioco con cui trascorrere le prossime nottate insonni. Se poi siete dei fan di Star Trek allora non ci sono scuse. Coraggio allora cosa aspettate? Il futuro della Federazione dipende da voi!

HARDWARE

Requisiti Minimi:– Microsoft(R) Windows(R) 95 (OSR-2)/98/ME/2000/XP OS– Pentium(R) II 300 MHz CPU (raccomandato Pentium II 450) o processore Athlon(R)– 64MB Ram (128 MB RAM con Windows 2000/XP) – Acceleratore 3D con 8 MB Video RAM (16Mb raccomandati)– 650 MB di spazio su disco rigido– CD-ROM a quadrupla velocità o superiore– DirectX 8.0a (incluse su CD)– 28k modem o superiore– Gioco via Internet (TCP/IP) e LAN (TCP/IP e IPX) supportato

MULTIPLAYER

Star Trek Bridge Commander supporta la modalità multiplayer fino a 8 giocatori tramite Rete Locale (LAN) o via Internet.

E’ Star Trek

Vario e ben strutturato

Ottimo accompagnamento sonoro

Potrebbe non piacere a tutti

Gameplay fin troppo complesso

Ritmo di gioco lento

Impossibilità di salvare in qualsiasi istante

7.5

Uno strategico complesso e al tempo stesso avvincente adatto a chi in un gioco cerca una sfida continua e duratura nel tempo. I detrattori della saga di Star Trek lo considereranno un titolo come tanti altri. Personalmente non essendo un fan della serie ho trovato la meccanica di gioco a volte troppo pesante e lenta, questo a causa dell’elevato numero di cose da fare. Perseverando comunque le soddisfazioni non tarderanno ad arrivare

Voto Recensione di Star Trek Bridge Commander - Recensione


7.5