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Recensione

Spirit Camera: Le Memorie Maledette

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Avatar di Fatum92

a cura di Fatum92

Pubblicato il 04/07/2012 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

5

Il 29 giugno 2012 è sicuramente una data che i fan di Project Zero ricorderanno, poiché luogo di un avvenimento a suo modo insolito e strano. Le stranezze, però, accadono molto più spesso di quanto si possa immaginare e l’uscita in contemporanea di ben due capitoli della serie horror, entrambi disponibili per le piattaforme Nintendo, è qui a dimostrarlo. Infatti, mentre in Giappone Fatal Frame conta già quattro episodi ufficiali, di cui l’ultimo pubblicato nel 2008, al mercato occidentale non resta che accontentarsi di una rivisitazione di Project Zero 2 in un’edizione per Nintendo Wii, accompagnata da un particolarissimo titolo pensato appositamente per sfruttare la realtà aumentata di Nintendo 3DS: Spirit Camera: Le Memorie Maledette.

Esperimento riuscito? Va immediatamente precisata una cosa: Spirit Camera non è una produzione comune e facilmente classificabile. Non rappresenta nemmeno qualcosa di realmente nuovo o mai visto, tuttavia la sua natura è indubbiamente particolare, tale da renderlo affascinante ed intrigante. Il fatto di essere completamente costruito attorno alla realtà aumentata potrebbe suscitare una forte curiosità da parte di un nutrito numero di giocatori che, nell’opera targata Tecmo, troverebbero un esperimento sotto molteplici aspetti estremamente interessante, ma, come molte volte accade in questi casi, solo parzialmente riuscito. Le dinamiche su cui si fonda, infatti, hanno spesso il sapore di una demo, più che di un prodotto completo. Se però se ne accettano gli ovvi limiti, ciò che rimane è un titolo originale e, a suo modo, divertente.Detto questo, la trama prevede il solito abuso dei cliché tipici dell’horror nipponico, con l’immancabile maledizione spiritica. Inoltre, un diario (presente in forma fisica nella confezione di gioco) ricalcherà un ruolo primario negli avvenimenti. Senza svelare nulla, l’intreccio, pur ispirato ad altri capitoli della serie, non si sviluppa in maniera particolarmente emozionante o appassionante (anche a causa della “compressione” dovuta all’esigua durata dell’avventura), presentando, invero, colpi di scena abbastanza deboli e tutto sommato prevedibili. Interessante, però, che il fruitore venga letteralmente immerso nel gioco come fosse un vero e proprio personaggio, a cui la protagonista della storia si rivolgerà spesso e volentieri. Ciò nonostante, il lavoro di “spronare” il giocatore a proseguire nella vicenda è maggiormente svolto dal gameplay: si ha voglia di scoprire quali idee gli sviluppatori abbiano escogitato per farci interagire con il libricino e, in generale, con il mondo reale e quello immaginario, ma anche qui, purtroppo, i problemi non mancano.

Un Nintendo 3DS, un diario, una stanza ben illuminata e il gioco è servito!Il titolo si divide in momenti in cui dovremo risolvere basilari enigmi tramite il diario, le cui pagine (di volta in volta diverse) reagiranno se sottoposte alla fotocamera della console/Camera Obscura, e altri frangenti dove il gioco ci guiderà in percorsi assolutamente lineari e privi di bivi. Vi sono, poi, le meccaniche legate ai combattimenti. Seguendo l’idea alla base della saga, per danneggiare gli spiriti dovremo scattargli delle foto col giusto tempismo. Il tutto, ovviamente, funziona con la RA di Nintendo 3DS. Ciò comporta alcuni inconvenienti: in sostanza il titolo richiede un ambiente sufficientemente illuminato e spazioso per essere goduto al meglio. Inutile dire come una cospicua fonte di luce comprometta sensibilmente l’atmosfera lugubre proposta dalla produzione, di per sé neanche malvagia. Questo, unito alla necessità di eseguire movimenti ampi, a 360 gradi, rende Spirit Camera: Le Memorie Maledette un prodotto poco portatile, utilizzabile principalmente tra le mura di casa. Chi è quindi abituato a sfruttare la mobilità di Nintendo 3DS potrebbe trovare eccessivamente limitante l’idea alla base del titolo, mentre tutti gli altri non dovrebbero incappare in grandi problemi, seppur durante la nostra prova sia insorta qualche magagna di carattere tecnico che ha dimostrato come la realtà aumentata sia ancora lontana dall’essere completamente affidabile. Le perplessità, però, non si fermano qui, poiché una certa ripetitività delle meccaniche ma, soprattutto, una longevità destabilizzante, vanificano molti degli sforzi del team.

Una semplice demo?Il difetto più grande di Spirit Camera: Le Memorie Maledette sta infatti nella sua brevissima durata. Sia chiaro: non mancano le trovate in grado di stupire e qualche enigma stimolante, scanditi ad un buon ritmo, tuttavia, quando dopo sole tre ore sopraggiungono i titoli di coda, si ha la sensazione che l’offerta complessiva non giustifichi il prezzo di vendita. A fronte di un esborso meno esigente, il giudizio sarebbe stato certamente più positivo. Oltre alla storia, il titolo propone anche qualche irrilevante minigioco e incita il giocatore a ricominciare la trama promettendo una maggior difficoltà e nuovi dettagli sulla vicenda, ma l’effetto novità ormai esaurito e la linearità di fondo ammazzano la rigiocabilità.Tecnicamente Spirit Camera mette in mostra modelli poligonali ed effetti buoni, mentre il 3D appare praticamente ininfluente.

– Originale

– Alcune idee ben implementate

– Longevità ridicola

– Rigiocabilità molto bassa

– Rapporto qualità prezzo

– Poco portatile

5.0

Spirit Camera: Le Memorie Maledette è uno di quei titoli per cui il voto numerico si dimostra assolutamente relativo. L’idea alla base, sviluppata sulla realtà aumentata, è originale e divertente, ma fin troppo limitante e sotto diversi aspetti persino controproducente. Inoltre, l’imbarazzante longevità, di appena qualche ora, alimenta l’impressione di trovarsi in presenza di una demo tecnica. Considerando la ripetitività delle meccaniche, siamo d’accordo che una durata maggiore avrebbe rischiato di stancare eccessivamente il giocatore, ma proprio per questo motivo risulta impossibile giustificare il prezzo attuale del prodotto.

Da recuperare a pochi euro se siete grandissimi fan della saga o se morite dalla curiosità di sperimentare un gioco interamente creato sulla realtà aumentata di Nintendo 3DS.

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