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Recensione

RPG Maker FES

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Avatar di Gianluca Arena

a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

Pubblicato il 01/07/2017 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

5

Di quando in quando, sul mercato videoludico, arrivano prodotti che non sono propriamente giochi, quanto piuttosto strumenti per dare sfogo alla fantasia del pubblico, permettendo ai giocatori più talentuosi (e pazienti) di realizzare qualcosa di magnifico.
RPG Maker FES si inserisce alla perfezione in questo filone, e, come i suoi predecessori, porta su 3DS una serie di strumenti utili a creare il JRPG a otto bit che avreste sempre voluto giocare e che nessuno ha mai pubblicato.
Ma troppa libertà, a volte, equivale a nessuna libertà.
Calcio sulle gengive
Dando una sbirciata al voto (lo sappiamo che lo fate, è inutile provare a fare i vaghi…), vi sarete resi conto che, al di là delle buone intenzioni del team di sviluppo, qualcosa è andato tremendamente storto con RPG Maker FES su 3DS, con una serie di problemi davvero difficilmente superabili, se non dopo un lungo e problematico lavoro di patch post lancio, al momento arduo da ipotizzare.
Per comodità e per semplicità, elencheremo inizialmente un quadruplo ordine di problemi del titolo, per poi snocciolarli uno ad uno nel prosieguo della recensione, esulando dalla consueta divisione tra parte narrativa, gameplay e comparto tecnico, che avrebbe poco senso in questo contesto.
I problemi citati poc’anzi riguardano, in rigoroso ordine di importanza, la totale mancanza di un tutorial, il prezzo a cui viene proposto il prodotto, la scarsissima varietà estetica tanto a livello di ambientazione quanto di personaggi e, in ultimo, l’assenza di un qualsiasi tipo di controllo qualità sui contenuti prodotti, sulla falsariga di quanto visto con la versione 3DS di Super Mario Maker, il cui buon successo potrebbe essere tra gli elementi che hanno spinto Nis America a rischiare.
Partiamo dall’impatto iniziale, paragonabile ad un ben assestato calcio sulle gengive: nessun tutorial a spiegare i primi passi, con il giocatore abbandonato a se stesso e alla sua voglia di scoprire (…o alla sua pazienza?).
I giochi dell’ultimo decennio, e anche qualcuno prima (hey!listen!), ci hanno abituato a tutorial estesi anche per titoli molto semplici, prendendo per mano il giocatore in maniera eccessiva e ansiosa, ma qui si eccede nell’altro senso, perché, con tutti gli strumenti a disposizione del giocatore, si corre il concreto rischio che i meno convinti mollino il colpo già dopo un’oretta e riportino al rivenditore RPG Maker FES.
La presenza della lingua italiana aiuta, certo, ma la masnada di menu e sottomenu, un’interfaccia pulita ma a volte poco intuitiva e la scomodità di scrivere con il pennino, utilizzando la tastiera virtuale sullo schermo inferiore di 3DS, sono tutti elementi da tenere in considerazione, e avrebbero necessitato di un’introduzione approfondita almeno alla prima apertura.
Esoso
Il prezzo a cui il titolo viene proposto in Italia (poco meno di quaranta euro, che optiate per il digitale o per la versione fisica) rappresenta un altro punto decisamente critico, e per due ragioni distinte.
La prima risiede nel fatto che la quantità di contenuti, che inizialmente sembra incredibile, si rivela, già all’alba della decina di ore, decisamente esigua, soprattutto per coloro che non avranno il tempo, la voglia o la connessione internet per scaricare la manciata di pacchetti aggiuntivi gratuiti disponibili su eShop.
Il range di avventure che è possibile creare è sorprendentemente limitato se rapportato al prezzo del programma, che, lo ricordiamo, è più elevato della controparte PC, decisamente più completa e user friendly grazie all’accoppiata mouse/tastiera.
Se la situazione migliora leggermente scaricando tutto ciò che è gratuito, per ampliare davvero l’esperienza creativa è necessario un ulteriore esborso, nell’ordine dei quindici euro abbondanti, per usufruire di pacchetti e texture aggiuntive.
Quest’ulteriore obolo porterebbe il totale della spesa a superare i cinquantacinque euro, una cifra che riteniamo spropositata rispetto all’offerta ludica di RPG Maker FES: non sarebbe stato più opportuno rendere tutti i contenuti aggiuntivi gratuiti visto il ritardo con cui il prodotto giunge in occidente rispetto al Giappone, o confezionare, magari, una “Definitive Edition”, in modo da comprimere i costi?
L’altro aspetto, da non sottovalutare, è che RPG Maker FES è accompagnato da un’applicazione gratuita scaricabile dallo store, che consente a chiunque di usufruire delle creazioni di altri giocatori senza sborsare un euro, rinunciando, ovviamente, al processo creativo: sebbene non tutte le creazioni presenti al momento di redigere questo pezzo valgano la pena (per usare un eufemismo), chi è interessato solamente a giocare, e crediamo di parlare della grande maggioranza dell’utenza 3DS, non ha incentivi a sborsare soldi per farlo.
In un certo senso, quindi, la generosità di NIS gli si ritorce contro, e sarebbe forse stato preferibile abbassare il costo dell’edizione completa, chiedendo, magari, cinque euro per quella “read only”, così da bilanciare maggiormente il fattore economico.
Palette swap
Chiudiamo questa impietosa disamina con altri due problemi, sicuramente meno impattanti sull’economia di gioco ma nondimeno fastidiosi.
Il primo, come anticipato, è rappresentato dall’impossibilità di importare foto presenti su 3DS (o, se c’è un modo, noi dopo quindici ore non lo abbiamo trovato…), che, a differenza della versione PC, limita fortemente la varietà estetica dei personaggi, con il risultato che i giochi di ruolo creati si somiglieranno un po’ tutti, preda del palette swap selvaggio e di uno spiacevole “effetto clone”.
Si potrebbe obiettare che chi giocava ai JRPG all’epoca degli otto bit non aveva grosse pretese, ma oggi, a sei mesi dal 2018 e con una marea di titoli indie sì pixellosi ma di ottima fattura, questa scusa regge a fatica.
Dopo aver constatato quanto fosse complicato e contro-intuitivo realizzare da noi un’avventura ruolistica, abbiamo provato a vedere cosa offrivano i server di gioco, e abbiamo notato, e qui veniamo all’ultima problematica di quelle elencate inizialmente, che non vi sono filtri di sorta per gestire la mole di prodotti, che comunque, al momento, è abbastanza scarna.
Questo, potenzialmente, potrebbe dire che il rischio di iniziare un gioco ideato da un altro utente solo per scoprire che è incompleto è reale: immaginiamo che un paio di patch possano mettere una pezza a questa incresciosa situazione, ma, attualmente, la cosa non può non essere sottolineata.
La qualità delle creazioni finora viste, peraltro, è mediamente molto bassa, e questo ci ricollega, idealmente, alla prima, e più grave pecca del prodotto, ovvero la summenzionata mancanza di un tutorial esaustivo: in pochissimi, per quanto dedicati, saranno in grado di sfornare creazioni meritevoli in poche settimane.

Creare in mobilità potrebbe rappresentare un sogno per molti

Nessun tutorial ad aiutare il giocatore

Decisamente troppo costoso in rapporto alla quantità di contenuti

Poca varietà visiva e tematica

Gestione discutibile delle creazioni dei giocatori sui server dedicati

5.0

RPG Maker FES è una versione costosa e pesantemente rimaneggiata di uno dei migliori tool per creare videogiochi senza troppe pretese.

Se il dubbio che la piattaforma ospite non sia delle più adatte è legittimo, sono però delle scelte di game design assurde ad affossare il prodotto, dalla mancanza di un tutorial che sarebbe servito come il pane ad un prezzo esagerato, soprattutto se rapportato ai contenuti inizialmente presenti sulla cartuccia.

Probabilmente il tempo sarà clemente con il prodotto, che non potrà che migliorare sia dal punto di vista della varietà di asset sia da quello della gestione del comparto online, ma, allo stato attuale delle cose, si fa davvero fatica a consigliarlo, se non ai giocatori con tanta pazienza, tanta dedizione e tanto tempo libero.

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