Recensione

Pro Cycling Manager 2010

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a cura di Francesco Ursino

Correva il 2001: il buon “Oscarito” Freire vinceva a Lisbona il suo secondo mondiale e lo studio francese Cyanide pubblicava il suo primo prodotto dedicato al ciclismo: Cycling Manager. Col passare degli anni questa serie si è saputa rinnovare, oltre che nel nome (con l’aggiunta del prefisso Pro nel 2005) anche nelle dinamiche di gioco e nella grafica, trovando l’affetto ed il riscontro degli appassionati. Ecco quindi che quest’anno la serie si ripropone come ogni estate. Fra un bagno a mare ed un’occhiatina alle tappe del Tour de France, dunque, anche per questa volta i patiti del ciclismo avranno la possibilità di emulare le gesta dei loro idoli su PC.Quest’anno, peraltro, la serie arriva al suo decimo capitolo, motivo in più per aspettarsi dal prodotto uno step evolutivo decisamente importante dal punto di vista grafico e delle dinamiche di gioco. Queste previsioni saranno state rispettate?

“Il ciclismo è uno sport antiestetico, ingrossa le cosce. Meglio il biliardo” Andiamo con ordine: Pro Cycling Manager 2010, gioco ufficiale del Tour de France, è un titolo che permetterà al giocatore di vestire i panni di un direttore generale di una squadra di ciclismo professionista, ed in quanto tale sarà responsabile delle finanze, della ricerca di nuovi talenti e sponsor e, soprattutto, della gestione in tempo reale della squadra durante le varie corse.Non solo, da due edizioni ormai il titolo Cyanide dedica agli appassionati anche una sezione per la corsa su pista, con sei discipline disponibili (Volata, Keirin, Gara ad eliminazione, Corsa a punti, Scratch, 200 metri a cronometro). Va da sé che il titolo dà l’opportunità di giocare una gara singola (sia in strada che su pista), una grande classica (come la Milano – San Remo o la Parigi – Roubaix) ed un’intera stagione, ma il fulcro del gioco, almeno in single player, è caratterizzato senza dubbio dalla modalità Carriera.Alla guida della nostra squadra del cuore (da scegliere tra le 65 presenti, non tutte con licenze ufficiali, oppure creata da zero con i propri corridori preferiti) dovremo gestire a 360 gradi tutte le sfaccettature della vita di un direttore generale, vincendo gare e firmando contratti con gli sponsor nel corso di più stagioni.

“Bisogna partire a tutta, aumentare a metà e crescere nel finale. Facile, no?” (Davide Cassani)Soffermandoci sulla parte gestionale del titolo, la prima cosa da sottolineare è che questa è probabilmente la sezione che meno è si è evoluta e per questo i veterani della serie ritroveranno tutte le opzioni che caratterizzavano i titoli precedenti; oltre alla gestione degli allenamenti, quindi (grazie alla quale si potranno impostare picchi di forma in corrispondenza di alcune gare definite), ci si dovrà occupare in secondo luogo anche dei contratti dei ciclisti e di tutte le altre incombenze gestionali. I menù e le finestre sono gli stessi dei capitoli precedenti, ed anche i nuovi giocatori non avranno difficoltà ad abituarsi.La novità più interessante in questo ambito riguarda la simulazione testuale delle varie tappe, chiamata nel gioco Simulazione dettagliata, contrapposta alla classica Simulazione rapida ed alla Gara 3D.Con la prima modalità elencata il giocatore avrà l’opportunità di istruire i corridori sul ruolo da tenere durante la tappa (per esempio gregario, velocista o leader) e soprattutto sul comportamento che questi ultimi dovranno tenere in gara; si avrà l’opportunità di scegliere il punto preciso della tappa dove far partire un attacco, oppure indicare ai velocisti di scattare per i traguardi intermedi per la classifica a punti, o ancora ordinare ai gregari di proteggere il leader, e cosi via. Finita questa fase di briefing comincerà la simulazione testuale, dove scorreranno su schermo le informazioni relative alla gara ed al plotone. In generale questa modalità, che ricorda i primi Football Manager interamente testuali, funziona abbastanza bene e rende intriganti anche quelle tappe che magari nei capitoli precedenti non destavano interesse (magari perché non si disponeva di ciclisti all’altezza nella propria squadra), sebbene manchi l’importante possibilità di impartire istruzioni “al volo” durante la corsa. In ogni caso, la risposta dei ciclisti agli ordini prefissati è più che buona, e quindi anche questa modalità può dare qualche soddisfazione.Con la Simulazione rapida, invece, si potrà soltanto dare ordini ai ciclisti (sostanzialmente come nella fase iniziale della simulazione dettagliata) e dare inizio alla simulazione, che presenterà subito i risultati finali, saltando quindi la fase della descrizione testuale della gara.Certo è però che il fulcro del gioco è rappresentato dalla Gara 3D: gli utenti già avvezzi al titolo Cyanide ritroveranno praticamente subito il ritmo di corsa, anche perché l’interfaccia di gara si è ripresentata praticamente immutata dal capitolo precedente; saranno presenti quindi le indicazioni su posizione, nome, battito cardiaco, disponibilità di borracce e le classiche barre: una identifica il livello di energia del ciclista, un’altra lo sforzo a breve (per gli scatti improvvisi) e lungo termine.Un cambiamento di riguardo è rappresentato dalla telecamera, che ora è più dinamica e si sposterà in automatico in alcune situazioni, come per esempio durante le curve: un cambiamento che potrà spaesare gli appassionati di lungo corso, ma che risulta, a lungo andare, funzionale e ben implementato.Per quanto riguarda la dinamiche di gioco, invece, anche in questo senso ben poche sembrano essere le novità. La sensazione è che la potenza degli attacchi sia stata diminuita, e che si sia data più importanza all’andatura regolare dei ciclisti, mentre sono ancora assenti alcune dinamiche riguardanti il gruppo, cosa questa che da sempre rende l’esperienza di gioco incentrata più sul singolo corridore che su tutta la squadra.A supporto di ciò, bisogna dire che è molto difficile gestire i treni nelle concitate fasi delle volate, ma questo è un problema legato più che altro alla scala ridotta (1:10) delle tappe: in sostanza la volata comincia ad un chilometro (a volte qualcosa in più) dal traguardo, ed è difficile gestire i corridori tutti insieme. Vi è una certa tendenza, poi, da parte dei corridori controllati dall’IA, a tenere comportamenti poco veritieri in alcune situazioni, per esempio scattando all’inizio di una tappa pianeggiante anche se membri di una squadra con un ottimo velocista. Infine, la probabilità che le fughe vadano in porto sembra essere aumentata, seppur di poco.E’ opportuno dire però che è presente anche qualche miglioramento nella gestione delle situazioni collettive: non sarà raro trovare per esempio intere squadre (o parte di esse) praticamente ferme a fine plotone per aspettare il proprio leader, attardatosi magari per una caduta.La sensazione finale, però, almeno per quanto riguarda la simulazione in 3D, è che il gioco sia stato sviluppato in modo un poco approssimativo; a livello di IA sono presenti quasi tutti i difetti (ma anche i pregi) delle passate edizioni ma quello che preoccupa maggiormente è il livello qualitativo della programmazione vera e propria: il gioco presenta alcuni bug abbastanza evidenti, come crash improvvisi durante la fase di caricamento gara o alla fine della stessa e soprattutto la ripetizione della stessa tappa (con nome diverso ma con la stessa lunghezza ed altimetria, tanto per intenderci) in diversi giri differenti; per esempio è possibile trovare una tappa del Giro della Calabria identica per planimetria e distanza ad una del Tour dell’Australia.Per fortuna il supporto degli sviluppatori sembra essere tempestivo, ed alcuni problemi di stabilità sono stati già risolti: certo è che rilasciare ben tre patch (almeno fino al momento in cui scriviamo) nei primi venti giorni di vita di un prodotto nuovo di pacca non sembra essere un segno proprio ottimo.

“Quando la strada sale non ti puoi nascondere” (Eddie Merckx )Veniamo alla parte grafica: senza ombra di dubbio è questa la sezione che più ha beneficiato degli sforzi degli sviluppatori. Fin dalle prime immagini trapelate su internet ci si era potuti rendere conto dell’ottimo lavoro svolto su tutti gli elementi più importanti della rappresentazione 3D delle corse. Scendendo nel dettaglio, se da un lato la riproduzione dei movimenti e dei corpi dei ciclisti risulta essere una leggera evoluzione del buon lavoro svolto nei capitoli precedenti (anche se permane ancora la odiosa compenetrazione dei poligoni) dall’altro merita un plauso la rappresentazione delle varie tipologie di ambienti presenti, che vanno da montagne scoscese ed innevate, passando per foreste rigogliose ed assolate zone costiere, fino ad arrivare ai terribili “muri” in pavè della Vallonia.La rappresentazione della vegetazione è senza dubbio la migliore mai apparsa in tutta la serie, ed anche la riproduzione di ombre e condizioni atmosferiche sono ad ottimi livelli.In particolare, le condizioni climatiche variabili durante la gara portano ad una varietà, almeno sotto il profilo grafico, davvero notevole; da sottolineare anche la coerenza con cui avvengono cambiamenti climatici: molte volte ci si ritroverà ad affrontare le rampe di una montagna accompagnati da un bel sole per poi scollinare sotto un acquazzone o peggio ancora una nevicata, e tutto questo si rifletterà sulle condizioni della strada, che si bagnerà o asciugherà a seconda dei casi.Ancora, è stata finalmente modificata in modo convincente la sede stradale, che ora si allarga durante le curve e si stringe fino a diventare strettissima nei tratti in pavé o nelle salite a pendenze elevate: tutto questo non giova solo alla grafica, ma anche alla tattica durante le tappe, in quanto un corridore rimasto in fondo al gruppo troverà molte più difficoltà che in passato nel riguadagnare le posizioni di testa.Sono stati aggiunti anche effetti grafici per migliorare l’aspetto complessivo del gioco: in sostanza si potrà scegliere tra tre palette cromatiche per quanto riguarda la rappresentazione 3D della corsa (passando da una luminosità elevata ad un contrasto più marcato, per esempio) e si avrà a disposizione la scelta fra quattro livelli di anti-aliasing o il motion blur; quest’ultimo effetto dona al gioco una sfocatura da movimento di buon livello, sebbene possa risultare eccessivamente pesante per i PC più datati.Per quanto riguarda il sonoro, invece, la situazione è rimasta immutata da un anno a questa parte: sempre gli stessi effetti, la stessa telecronaca (purtroppo non in italiano) e le stesse musiche di sottofondo (sebbene si possano aggiungere le proprie canzoni copiando i file in una cartella del gioco).Da sottolineare poi la presenza, ormai consueta, degli editor per le tappe e le rose delle squadre. Il primo, in particolare, si è dimostrato versatile e facile da utilizzare, e questo non fa che aumentare la longevità di un prodotto che, sotto questo aspetto, si attesta comunque su buoni livelli.

HARDWARE

Sebbene dotato di un buon livello di scalabilità, Pro Cycling Manager 2010
non è un titolo che può girare al meglio su ogni computer.Si potrà giocare con tutti i dettagli al minimo ma la grafica ne risulterà parecchio peggiorata e, almeno visto il lavoro svolto dagli sviluppatori quest’anno, sarebbe un peccato.

Requisiti MinimiS/O: Windows XP SP2/Vista SP1/Windows 7Processore: Pentium4 2.2GHZ/AthlonXP 2800+Memoria Ram: 1024 MB (XP)/2048 MB (Vista/7)Scheda video: 128 MB 100% directX 9 e shaders 2.0 compatibile (nvidia geforce 6600/ati radeon X700 o superiore)Spazio su hard disk: 6 GB

Requisiti Consigliati:S/O: Windows XP SP2/Vista SP1/Windows 7Processore: AMD/Intel DUAL-CORE 2.6GHZMemoria Ram: 2048 MB (XP/Vista/7)Scheda video: 512 MB 100% directX e shaders 3.0 compatibile (nvidia geforce 8600GT/ati radeon X1900 o superiore)Una connessione ad internet per il multiplayer

MULTIPLAYER

E’ possibile sfidare i propri amici sia in multiplayer che in LAN; per quanto riguarda la prima opzione, il gioco si appoggia al servizio Game Center (sviluppato dalla stessa Cyanide). Interessante sottolineare che, oltre alle classiche tappe singole sia in pista che su strada, il gioco permette di correre una intera stagione su internet: l’unica differenza con la modalità in singolo è che le squadre saranno guidate da giocatori umani e non dall’IA del gioco.

– Grafica ad ottimi livelli

– Tante squadre disponibili

– Buon mix tra parte gestionale e simulativa

– Potente editor per le tappe

– Presenti alcuni bug

– Pesante sui PC più datati

– Gameplay senza particolari variazioni rispetto ai titoli precedenti

6.9

Considerandolo nella sua totalità, Pro Cycling Manager 2010 sembra essere una mezza occasione mancata: sotto una grafica davvero performante e molto particolareggiata infatti c’è ancora il fulcro del gioco degli scorsi anni che, pur con i suoi tanti pregi, è ancora lontano dall’essere perfetto.

Persiste la fastidiosa compenetrazione dei poligoni, ed in più il gioco è accompagnato da bug persistenti ed errori a volte clamorosi (come le tappe ripetute in giri diversi). Da non sottovalutare neanche le richieste hardware, che possono risultare troppo esose per alcuni giocatori.

C’è da dire, in ultima analisi, che il prodotto conserva intatta la sua vocazione simulativa e manageriale che farà piacere sia a quanti lo proveranno per la prima volta sia agli affezionati. Insomma, per i novizi ed i poco esperti di ciclismo Pro Cycling Manager 2010 sarà un prodotto da prendere con calma e pazienza. Rappresenta un acquisto praticamente obbligato invece, vista anche la penuria di titoli dedicati al tema, per gli affezionati ed appassionati di ciclismo su Pc.

Voto Recensione di Pro Cycling Manager 2010 - Recensione


6.9