Il Verdetto di SpazioGames
Ironia, autocritica ed un pizzico di bonaria cattiveria: questi sono stati i diktat su cui i Vicious Cycle decisero di basarsi per dar vita ad Eat Lead: the return of Matt Hazard. Nel titolo distribuito da D3 Publisher la scelta era quella di dissacrare il mondo dei videogiochi intessendo nei vari livelli delle parodie piuttosto grottesche di buona parte delle icone digitali adorate da tutti quanti, un “nobile” intento rovinato però da evidenti lacune sia dal punto di vista grafico che di gameplay. Nonostante l’insuccesso il team di sviluppo ha deciso di non arrendersi, rilanciando anzi la sfida alle più blasonate software house realizzando un seguito ufficiale: Matt Hazard: Blood Bath & Beyond, distribuito questa volta tramite il circuito digital delivery Xbox Live Arcade al prezzo di ben 1200 Microsoft Points.
Le prue e le poppe della regina pirataLa folle atmosfera che respireremo nel gioco traspare sin da subito attraverso la breve introduzione narrata tramite un sistema di finestre preso di peso da Metal Gear Solid: a sei mesi di distanza dall’uscita di Eat Lead (disponibile ora in tutti i cestoni delle offerte…) il nostro eroe sarà alle prese nuovamente con il cattivissimo generale Neutronov il quale, dopo esser miracolosamente scampato alla morte durante il precedente conflitto con Matt, è riuscito ad infiltrarsi nei server della Marathon Megasoft (la fittizia software house produttrice dei giochi con protagonista Hazard) con l’unico scopo di distruggere per sempre il nostro eroe tornando nel passato e cancellando tutto il codice di programmazione del primissimo videogame di Matt Hazard. Il ritorno ai tempi d’oro (ed il complice taglio di fondi da parte dei Marathon) catapulteranno il nostro eroe in un mondo bidimensionale oramai dimenticato: Blood Bath & Beyond attinge infatti a piene mani dagli arcade sparatutto di epoca 8-16 bit, quando poligoni e deathmatch a squadre erano solo un sogno proibito di pubblico e programmatori. Scorribande furiose attraverso gli otto livelli di gioco (alla cui fine ci attenderà il più classico dei boss), power up da raccogliere sotto forma di casse, vite extra e persino un assurdo bonus stage chiamato Ragdoll Pachinko (in cui dovremo lanciare nell’infernale macchina mangiasoldi giapponese delle sagome inerti del nostro eroe) sono tutti i clichè provenienti dai vari Contra, Metal Slug e compagni e che ritroveremo con estremo piacere in Matt Hazard. Non mancheranno ovviamente le varie citazioni/prese in giro nei confronti di altri colleghi videoludici iniziando dal già citato Metal Gear Solid e passando per Super Mario Bros, Mirror’s Edge e persino Okami ed i Pokemon. L’atmosfera che permea il gioco sarà dunque quella di una goliardica sfida, in cui le risate per le appena citate prese in giro si fonderanno alla frenesia degli scontri per la nostra sopravvivenza. A supporto dell’appena descritto gameplay avremo un sistema di controllo generalmente ottimo, con una mappatura dei tasti intuitiva (con l’unica nota stonata del grilletto sinistro, utilizzato non per far fuoco ma per indirizzare i proiettili verso il fondale, in puro stile Cabal) ed una sempre pronta risposta alle nostre sollecitazioni. Discreta infine la rigiocabilità: se dal mero punto di vista delle ore di gioco è possibile completare gli otto livelli in poco più di due ore, il livello di sfida decisamente più elevato rispetto agli attuali standard (e decisamente più in linea con il già citato Contra) e la possibilità di giocare l’intera avventura con un nostro amico tramite la modalità cooperativa locale sono fattori in grado di farci tornare più e più volte nel colorato e bidimensionale mondo di Mr Hazard.
Il colore del sangue? Rosso!Sotto l’aspetto prettamente tecnico il titolo sviluppato da Vicious Cycle si presenta con un aspetto grafico e sonoro più che discreto: la perdita di una dimensione ha sicuramente giovato al mondo di Matt Hazard, il quale si muoverà attraverso livelli ben caratterizzati sia per stile (tutta da vedere la sezione dedicata ad Okami) che per quantità di dettagli e palette di colori utilizzata, sgargiante e ricca di sfumature. Oltre a ciò segnaliamo anche lo smodato uso del ragdoll (utilizzato per enfatizzare la dipartita sia dei nemici che del nostro eroe) ed alcuni discreti effetti di luce. Sugli stessi livelli si attesta il comparto sonoro, con delle musiche ritmate ed orchestrate decisamente orecchiabili e, soprattutto, i commenti del nostro loquace eroe, il quale sottolineerà con una buona varietà di battute il suo incedere nel gioco.
– Realizzazione tecnica più che discreta
– Ironia sempre alta
– Divertente e impegnativo..
– …Alcune volte un po’ troppo impegnativo
– Prezzo un po’ troppo elevato
7.0
Tirando le somme, Matt Hazard: Blood Bath & Beyond si è rivelato come un discreto gioco Digital Delivery, oltre che come un deciso miglioramento rispetto al prequel Eat Lead. La scelta di strutturare il titolo su due dimensioni, unita ad una realizzazione tecnica decisamente gradevole, fanno del titolo Vicous Cycle un gioco appetibile, rovinato solo da un paio di sezioni decisamente ostiche (ci riferiamo alla fase in cui dovrete guidare la navicella nello spazio) e, soprattutto, da un costo un po’ troppo eccessivo per un “semplice” titolo Xbox Live Arcade. Consigliamo l’acquisto a tutti i romantici nostalgici in cerca di quel mondo che non c’è più e a coloro che amano un livello di sfida decisamente sopra la media.