Recensione

Lucidity

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a cura di AP

Il Verdetto di SpazioGames

6.5

Quando si parla di platform la mente corre rapida verso una tipologia di giochi in cui il protagonista, sotto il controllo del giocatore, saltava per i livelli grazie alle sue abilità. LucasArts ha deciso di cambiare le carte in tavola con Lucidity, titolo distribuito su Xbox Live che vi vedrà aiutare una piccola bimba lungo il suo viaggio nel regno dei sogni. Solo che questa volta non sarà esattamente come ve lo aspettate…

Una guida per SofiLa storia che fa da sfondo alle avventura della piccola Sofi è piuttosto semplice: dopo aver letto un libro di fiabe della buona notte, la dolce bambina si addormenta ed entra in un mondo fatto di sogni. Quello che differenzia questo platform da tanti altri suoi simili è la componente puzzle che si insinua prepotentemente all’interno delle meccaniche di gioco. Il giocatore infatti non avrà mai il controllo diretto della protagonista, bensì dovrà farle attraversare i livelli sistemando oggetti utili al superamento degli ostacoli durante il suo inarrestabile incedere. In pratica ogni livello inizierà con Sofi che appare dal lato sinistro dello schermo e continuerà a camminare verso destra fino alla cassetta delle lettere che sancisce la fine dello stage. Tra questi due punti dovrete piazzare travi di legno per superare baratri, fionde per catapultarla in avanti, ventilatori per farla salire orizzontalmente, scale e addirittura bombe per distruggere i nemici, parti di scenario o per farla saltare in alto. Il problema sarà dovuto al fatto che, come nei migliori puzzle game, i pezzi che dovrete usare non saranno decisi da voi ma dalla CPU che pescherà tra le cose che avrete trovato (all’inizio la tipologia di questi strumenti sarà molto limitata, facilitandovi il compito). Essi verranno mossi tramite lo stick analogico e verranno posizionati tramite il pulsante A. Avrete però la possibilità di mettere da parte uno strumento da usare nel momento opportuno attraverso il tasto B. Se a ciò si unisce una schiera di nemici che per la maggior parte delle volte potrete solo evitare e un numero variabile di libellule da raccogliere durante i livelli, utili sia per ripristinare l’energia perduta, sia per sbloccare livelli bonus, potrete facilmente capire che il gioco in se non è affatto una passeggiata.Se però arrivare alla fine di uno stage non rappresenta quasi mai un grande problema, la raccolta delle tante libellule sparse per il livello sapranno far sudare anche il più paziente dei giocatori. Esse saranno spessissimo localizzate nelle parti più alte del livello e saranno raggiungibili solo creando combo capaci di far avanzare Sofi verso punti apparentemente inaccessibili. Potreste aver bisogno di una fionda che lanci la bimba sopra ad un ventilatore, che a sua volta la mandi sopra ad un’altra fionda in grado di lanciarla verso una parte di scenario che avrete fatto esplodere con una bomba. Se questi passaggi fossero attuabili tramite il semplice ragionamento ci si troverebbe a ideare soluzioni stravaganti e divertenti, ma così purtroppo ci si ritrova a dover sistemare rapidamente gli strumenti utili all’azione sperando che questi ci vengano elargiti dalla CPU al momento giusto, pena il fallimento dell’azione e la perdita di moltissime libellule che diventano irraggiungibili a causa della continua marcia di Sofi.

Un libro da guardareSe il gameplay avrebbe avuto bisogno di alcuni accorgimenti in più per rendere godibile questo gioco, di certo non si può aver nulla da dire riguardo il comparto grafico e tecnico che accompagna Lucidity sulle nostre console. Fin dalla schermata d’avvio potrete ammirare delle bellissime illustrazioni che sembrano davvero uscir fuori da un libro per bambini. Una volta entrati nel primo livello di gioco poi potrete apprezzare la cura dei particolari con cui sono stati scelti i colori tenui per rappresentare un mondo onirico davvero convincente. Sofi è davvero deliziosa e le sue animazioni appaiono fluide e adatte ad una bimba della sua età. I nemici sono spesso rappresentati come funghi che camminano, rane ed insetti incapaci di provocare paura ma animati con dovizia di particolari. Di pari passo con la grafica va il sonoro, composto da musiche di sottofondo molto delicate e adattissime al mondo di gioco in cui ci si ritrova. Anche gli effetti sonori si incastrano alla perfezione nel disegno finale creando un titolo davvero valido da vedere e da sentire.Purtroppo il gameplay non riesce a tenere il passo del comparto tecnico, proponendo dinamiche spesso troppo frenetiche e imprecise. Di questo ne risente ovviamente anche la longevità, incapace di garantire il tasso di rigiocabilità che probabilmente i programmatori avevano in mente. Molte libellule rimaste nei livelli probabilmente rimarranno al loro posto senza mai vedere la vostra Sofi raggiungerle. Questo oltre ai difetti già elencati, è da imputare al fatto che una volta ripreso un livello già finito, questo riproporrà nella sua struttura anche le libellule già catturate, rendendo necessario il suo completamento raccogliendo tutti gli insetti in una sola volta.

– Tecnicamente valido

– Non il solito platform

– Gameplay troppo rigido

– Rigiocabilità limitata

– Richiede molta pazienza

6.5

Lucidity è un gioco dalla doppia faccia. Se il comparto grafico e sonoro potrebbe avvicinare i più giovani alla produzione LucasArts, il gameplay dimostra una rigidità davvero limitante. Una maggiore cura nella concezione dei livelli e nell’ibrido incrocio tra puzzle e platform avrebbero reso sicuramente più appetibile questo prodotto che invece si distingue unicamente per un comparto tecnico ispirato e d’atmosfera. Consigliato quindi ai giocatori che vogliono un gioco piuttosto originale e che al tempo stesso sono forniti di una pazienza davvero notevole

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