Recensione

LocoRoco Remastered

Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Questo è il periodo che ricorderemo tra i più prolifici in termini di revival, reboot e remake di proprietà intellettuali Sony. Escludendo il ritorno di God of War durante la fine dell’anno (forse), abbiamo avuto il piacere di rigiocare un’altra volta a Parappa the Rapper e, tra poco, la possibilità di rimetterci nei panni di Crash Bandicoot con la remastered della trilogia del titolo cult di Sony.Rimanendo nella sfera dei platform c’è un titolo che, nel 2006, fu molto importante per il genere. Si tratta di LocoRoco, un platform concepito e costruito intorno a una console che, nel suo ecosistema, aveva bisogno di titoli del genere in un periodo in cui (ancora più di adesso forse) Nintendo dominava il mercato mobile. A distanza di tempo, LocoRoco Remastered riporta quella esperienza su PlayStation 4, in tutta la sua semplice grandezza.

Gira che ti rigiraPer chi ha giocato LocoRoco all’epoca su PSP, questa remastered non offre nulla di nuovo. Si tratta di un porting nudo e crudo, infatti, dove l’unica aggiunta è ovviamente l’alta risoluzione di PlayStation 4, anche in 4K per chi possiede PS4 Pro.Per tutti gli altri, LocoRoco Remastered è un’esperienza divertentissima ed originale, soprattutto se non avete mai bazzicato troppo in quel di Nintendo ed avete fame di platform, colori e gameplay puro. La premessa è molto semplice: il mondo è minacciato dai Moja Corps, creature aliene malvage e gelatinose, e spetta agli altrettanto gelatinosi e tondi LocoRoco salvare la situazione. Semplice il pretesto narrativo, come semplici i requisiti per giocare: con i dorsali si gira la terra verso sinistra e destra facendo rotolare così il nostro protagonista, premendoli entrambi invece i LocoRoco saltano al rilascio dei tasti. Il movimento può essere effettuato anche tramite i sensori di movimento del DualShock 4, con un lieve scossone per effettuare il salto, ma dopo l’effetto sorpresa iniziale, il leggero input lag e la poca sensibilità vi faranno tornare in fretta alla pressione dei pulsanti.Anche perché LocoRoco Remastered, sotto una patina di carineria e bontà, nasconde un’anima abbastanza infida da platform puro. I livelli di LocoRoco, infatti, sono semplici da portare a termine, ma come ogni buon appassionato del genere sa, giocare così un platform vuol dire non approfondirlo come si deve. Ogni stage è colmo di collezionabili, passaggi segreti, elementi che si sbloccano solo all’accumulo di un tot di LocoRoco, e strade alternative che richiedono ben più di una partita per essere scoperti. I LocoRoco infatti, oltre a rotolare e saltare, possono scomporsi e ricomporsi a piacimento con la pressione del tasto cerchio. La dimensione e la forma del nostro avatar è fondamentale. Se in versione paffuta (mangiando frutti per la mappa e accumulando LocoRoco) il blob è più pesante e può rompere piccoli muri, scivolare più velocemente grazie al suo peso, colpire i nemici e tanto altro, quando è scomposto in tanti piccoli globi può infilarsi nei pertugi più stretti, dividersi, e raccogliere più in fretta i collezionabili in aree ampie, ma vengono mangiati dai nemici in poco tempo se abbandonati a sé stessi.La fisica, insomma, è l’elemento fondante dei livelli di LocoRoco Remastered, e grazie ad essa è possibile superare le tante situazioni proposte nel gioco, frutto di un level design davvero sopraffino. Difficilmente capita di trovarsi di fronte a due situazioni del tutto uguali in LocoRoco, e questo, insieme alla immensa rigiocabilità, rendono questo titolo un platform da cui è difficile staccarsi.

Bello e simpaticoGiocare a LocoRoco Remastered, in questo momento storico del mercato, è inaspettatamente appagante a partire dalla divertentissima schermata principale. In primis per l’estetica curatissima, una vera boccata d’aria fresca nel 2006 e ancora di più oggi. Il comparto grafico sa essere coloratissimo, simpatico e fanciullesco, ma anche oscuro e più spento nei livelli più tetri e angusti. La colonna sonora, allo stesso modo, è deliziosa. L’accompagnamento musicale del gioco è composto da temi tremendamente orecchiabili che vanno dal pop alla new age, rilassanti e ritmati quando serve, che spesso vengono canticchiati dagli stessi LocoRoco mentre vengono sbalzati da una parte all’altra.La dimensione perfetta dei platform si raggiunge quando riescono ad essere prodotti per più tipi di giocatori, e LocoRoco ci riesce pienamente. Si può giocare tranquillamente andando avanti per i livelli, godendosi le tante soluzioni di gameplay, i momenti più divertenti tra scivoli e serpentine incredibili, rimbalzi velocissimi e scenari coloratissimi. Oppure ci si può dannare l’anima cercando ogni collezionabile, provando a scoprire e raggiungere ogni pertugio segreto e cimentandosi in acrobazie virtuose per ottenere il tempismo necessario a raggiungere una porzione di mappa che inizialmente credevamo irraggiungibile.Tra i collezionabili ci sono anche un centinaio (ed oltre) di elementi per abbellire la Loco House, una casa da costruire e decorare con cui un singolo LocoRoco può interagire come fosse una pallina in una di quelle macchine dal movimento programmato. E se proprio non vi bastasse ci sono anche tre minigiochi che, seppur non memorabili, arricchiscono l’offerta e sono un ottimo passatempo.

– Estetica straordinaria

– Gameplay e level design sopraffini

– Altissima rigiocabilità

– Colonna sonora pregevole

– Se avete il cuore di pietra potreste non affezionarvi al gioco

– Senza la caccia ai collezionabili la sfida non è elevatissima

8.5

LocoRoco era un capolavoro e lo è anche oggi. Se vi siete persi questo gioiellino di platform, l’acquisto di LocoRoco Remastered è quasi obbligato, pur consci del fatto che si tratta di un porting senza troppi fronzoli. Tuttavia giocare su un TV a LocoRoco è ovviamente più appagante che su una PSP, oltre al fatto che il gameplay ed il level design del titolo non sono affatto invecchiati. Vi deve piacere il genere però, perché LocoRoco va esplorato e giocato a fondo per essere apprezzato a pieno.

Voto Recensione di LocoRoco Remastered - Recensione


8.5