Recensione

Kingdom Under Fire

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a cura di Marco

Fino al momento in cui non mi è arrivato questo titolo, credevo che il più bel gioco, o serie, che trattasse le vicende d’Orchi ed Umani fosse Warcraft…mi sbagliavo. Non sto affermando che Warcraft non è bello, semplicemente, durante l’attesa del terzo capitolo, KUF è l’unico titolo che ha saputo dare, come gli sviluppatori della Blizzard, il giusto tono a mondi fantasy inerenti le brutte creature verdi e gli umani. Il titolo in questione non si limita a fornire solamente i classici algoritmi del gioco di strategia, ma aggiunge, in qualche missione, la modalità Gioco di Ruolo, dando al giocatore la possibilità di sviluppare i propri eroi, mantenendo il livello raggiunto anche nella missione successiva.La procedura d’installazione è automatizzata, come al solito seguite le indicazioni e arriverete al termine del processo. Qui mi preme ricordarvi che la dimensione di questo prodotto sul vostro Hard disk può essere notevole se deciderete di includere audio e filmati, perciò fate una scelta attenta. Il filmato introduttivo, come tutti gli altri utilizza la già nota tecnologia dei RAD GAME TOOLS, e potrete osservarlo dopo avere deciso che esercito comandare. Chiaramente narra la storia delle cause di conflitto tra orchi ed umani, mostrando i primi come razziatori delle terre conosciute. La limpidezza del filmato è ottima, le immagini sono chiare quanto basta per concedere all’utente la possibilità di osservare tutti i minimi particolari. Il livello di sonoro si divide in parlato e musica. Il primo risulta chiaro e vario, il secondo è su un livello superiore. Le musiche del filmato introduttivo (meglio definirle fonte sonora di ambiente) sono realistiche e rappresentano bene il momento cruento dell’invasione. Per ciò che concerne il sincronismo tra immagini e sonoro, e tra parlato e movimenti dei personaggi il livello è qualitativamente elevato. Nel complesso il filmato è godibile e la sua durata sufficientemente stimolante per il giocatore che sta per intraprendere una nuova partita.

Grafica: Il livello grafico del gioco sarà diviso in due parti, quella relativa al RTS e quella del RPG. Le due modalità presentano due risoluzioni video differenti, la prima 800×600 e la seconda 640×480, ed è anche per questa ragione che il commento grafico deve essere separato. Allora il gioco strategico ha un livello grafico che gradirei dividere in tre parti: il dettaglio delle strutture, quello dei personaggi, gli effetti speciali. Il livello di particolari che caratterizza le strutture è vario, alcune sono giustamente scarne e altre barocche, nel loro insieme questi due differenti valori rendono la schermata assolutamente non pesante da leggere, e trattandosi di un prodotto che richiede ore di impegno, è un fattore rilevante. I personaggi sono decisamente definiti, in termini di colori e particolari, e anche di movimenti, non eccessivamente numerosi e quindi apprezzabili. La gerarchia orchesca e quella umana si assomigliano e quindi i servi sono semplici nella grafica e rozzi nei movimenti, i nobili, i preti, i vampiri e gli ufficiali sono decisamente più vicini ai valori opposti, si muovono elegantemente (per quanto può essere elegante un orco), possono lanciare magie, costano di più, e possono essere eroi unici. Per ciò che riguarda gli effetti speciali alcuni screenshots sono evocativi, quello che vi dico è che i fuochi (e gli altri effetti) che vedete sono digitalizzati, e il motore di gioco li gestisce su un piano differente, dando un maggiore livello di realismo e concedendo maggiori soddisfazioni all’utente. Nella modalità RPG, per godere appieno il livello di dettaglio dei personaggi di cui parlavo prima, la risoluzione grafica è stata abbassata, ma vi assicuro che non è un fattore di difetto. Il motore di gioco è identico, così come lo sono il livello di dettaglio e di movimento dei personaggi, l’unica cosa che cambia è che le missioni in RPG sono interne a strutture e quindi il livello di particolari dei fondali aumenta notevolmente, così come incrementa radicalmente il livello di gestione delle luci. Per ultimo rimangono da commentare i fondali…le textures sono varie, non pesanti da inchiodare lo scrolling del gioco, completano un quadro già bello. I ritratti di tutti i personaggi sono animati e potrete rendervene conto osservando il menu di destra. Guardate attentamente i dialoghi perché contengono informazioni preziose.

Sonoro: Il livello è alto per ciò che concerne i dialoghi le musiche e tutto il resto. Ma quello che con la recensione non riesco a comunicarvi è l’alto livello qualitativo dei dialoghi, nitidi e chiari, l’effetto di concerto tra musiche e suoni, imponenti le prime e indispensabili i secondi. Insomma un livello sonoro che rende la partita davvero piacevole, godrete nello sterminare gli umani o cercando di difendervi dagli orchi, vi divertirete ad ascoltare le molteplici frasi che pronunciano i vari personaggi e rimarrete estasiati seguendo i dialoghi, tutti rigorosamente parlati. Rimane solamente da ricordare che la lingua del prodotto è inglese, ma tranquillizzatevi perché ogni dialogo è anche seguito dai relativi titoli perciò nessuna informazione andrà perduta.

Giocabilità: La modalità di gioco è duplice, il motore di gioco è unico per entrambe le modalità. Il modello strategico può essere ricondotto a giochi simili nel genere, quello di ruolo richiama titoli come Baldur’s Gate: il personaggio è dotato di una scheda personale, i punti esperienza si accumulano e aumentano le capacità (ma non possono essere gestiti direttamente dal giocatore) e gli oggetti che possono essere raccolti entrano a fare parte dell’inventario e possono variare le caratteristiche del personaggio. I mostri che si incontrano sono vari e rappresentano un buon campionario della cultura fantasy. L’accesso al gioco è semplice e può essere reso ancora più facile seguendo il tutorial, la difficoltà del gioco è elevata anche al livello più basso, ma non risulta impossibile. Se volete potrete anche accedere alla modalità multigiocatore. Tutti questi fattori concorrono ad aumentare la longevità del prodotto.

Attrattività: Ore e ore di intrattenimento vi sono assicurate dalla doppia missione che vi aspetta: o difendere gli umani o distruggerli guidando le forze degli orchi e degli orchetti; inoltre, oltre alla modalità rts, avrete missioni di gioco modello rpg.Se, poi, siete così maniaci da volere cambiare il gioco a vostro piacimento, esiste anche un editor di campagne.

HARDWARE

Processore: P400 Mhz, Sistema operativo: 98/ME/2000, RAM: 64 Mb, Hard disk: 900 Mb, Cd Rom: 8x, Scheda video: 2Mb Directx

MULTIPLAYER

Non presente.

Bella la costruzione del gioco mista fra rpg e rts!

Qualche particolare grafico poteva forse essere curato meglio.

8.5

KUF deve essere preso in considerazione perché è bello, fatto bene ed è un prodotto pionieristico, racchiude al suo interno modalità di gioco che si completano a vicenda e contribuiscono a rendere il prodotto unico nel suo genere. Comperatelo e non rimarrete delusi!

Voto Recensione di Kingdom Under Fire - Recensione


8.5