Iron Aces 2
a cura di Invernomuto
IntroVolare…. Il sogno di ogni uomo, potersi librare a centinaia di metri d’altezza e osservare la vita sotto un’altro punto di vista, un sogno ricorrente da più di 2000 anni. Ci provò Leonardo, con una sorta di aliante ma i risultati furono deludenti. Fino a quando nel 1903 i fratelli Wright, inventarono il primo aereo a elica, con soddisfacenti risultati che portarono l’umanità ad una nuova conoscenza.Oggi l’aereo è uno dei veicoli più importanti, sia per il trasporto (attraversando gli oceani nel giro di 2gg), sia per quanto riguarda le guerre, uno stato senza aviazione è sconfitto in partenza.Alla fine della 2 guerra mondiale, dopo il 1945 l’aviazione poté contare uno sviluppo senza precedenti con la nascita dello Shinden e il Mustang P-51, tecnologicamente molto più avanzati dei loro cugini ad elica. Nel 1950 l’umanità passo ad altra epoca, ovvero quella dei Jet con la nascita del MIG-15. Il resto è storia……
E’ d’obbligo mettere subito in chiaro una cosa… Iron Aces2 non è un simulatore, bensì un gustosissimo gioco Arcade. Se siete in grado di divertirvi nonostante il vostro Spitfire non vada in stallo dopo aver compiuto una candela, allora questo gioco fa per voi.
“P4Tom a torre di controllo inizio il decollo” IA2 vi metterà a disposizione ben 34 aerei di differenti epoche (passando dallo Spitfire al più recente Harrier) senza proporvi una vera e propria campagna, bensì missioni brevi (un totale di 35) presentate tramite un Briefing lungo ed esaustivo, che vi metterà al corrente dei vostri obbiettivi.I vostri compiti varieranno dalla distruzione di postazioni antiaeree, a conflitti aerei (la maggior parte delle volte in inferiorità numerica di 3 a 1) e difendere bombardieri alleati.Anche se queste missioni non brillano in quanto a originalità, arriva il multiplayer a salvare la situazione proponendo una sfida molto particolare. Sarete in grado di affrontare un altro amico, mettendo in competizione velivoli di differenti epoche (favoloso poter sfidare uno Spitfire con un F/A-18) portando la longevità di questo prodotto a livelli molto buoni.
“Tom1 a Tom3 non riesco a levarmi dalla coda questo maledetto MIG”Anche se IA2 è un prodotto tipicamente Arcade, dimostra una buona consapevolezza di quello che è, ovvero un gioco d’aerei. Durante il volo sarete in grado di applicare alcune tra le più conosciute manovre come il beccheggio, il rollio, la candela, la virata o l’imbardata (manovra utilissima per disingaggiarsi da un nemico). Il quadro comandi varia al variare dell’aereo e risultano tutti molto semplice e di facile utilizzo, come il quadrante della velocità o dell’altezza da terra, il numero di munizioni e il LOCK per i missili (presente solo nei velivoli più recenti). Il gioco può contare su 3 livelli di difficoltà, il cambiamento della visuale, un Rank per potersi confrontare con se stessi e una guida passo passo per pilotare l’aereo dei propri sogni.
“Mig Lokkato mi preparo a fare fuoco”Per quanto riguarda la grafica IA2 è inferiore a molti suoi colleghi di ultima uscita, dimostrando una poca considerazione che invece meriterebbe questo reparto. Paesaggi spogli fanno da padrone, esplosioni non sempre perfette e qualche pixel di troppo minano la sufficienza. Per quel che riguarda il cielo invece possiamo notare un buon dettaglio delle nuvole in movimento e un buon effetto Flarelance del sole. Il vero punto focale del gioco comunque riguarda la definizione degli aerei e qui niente da obbiettare, riproduzioni più o meno perfette e una buona caratterizzazione.Il reparto Audio, vince la sfida della sufficienza con buoni effetti per quanto riguarda le esplosioni, il parlato dei piloti è realistico e il rumore delle armi è molto suggestivo
-Modalità multiplayer favolosa.
-Ricca scelta di aerei.
-Realizzazione grafia deludente.
-Lineare
6.5
“Mig abbattuto, roger mi dirigo verso casa”
Tirando le somme Iron Aces 2 non è il migliore gioco d’aerei nel mercato, ma neppure il peggiore.
Pregevole la modalità multiplayer (una buona innovazione rispetto ai concorrenti), questo però non basta per farlo uscire dalla mediocrità. Peccato veramente, perché se la realizzazione grafica fosse stata più curata, ci saremo trovati tra le mani un piccolo gioiello.
Sarà per la prossima volta.