Recensione

EA Sports MMA

Avatar

a cura di Pregianza

Dall’alba dei tempi l’uomo si è dedicato alla scienza, alle arti e…alle mazzate. La storia degli esseri umani è costellata di guerre e ricca di personaggi piuttosto aggressivi. Non stupisce quindi che, nei millenni durante il quale ha popolato il pianeta terra, l’homo sapiens abbia perfezionato all’inverosimile l’arte dell’autodifesa, creando centinaia di stili e mosse spettacolari. Negli anni le arti marziali si sono diffuse sempre di più e molte sono divenute discipline sportive di una certa importanza, seguite e praticate in tutto il mondo. La naturale evoluzione dell’allegro proliferare delle “botte da orbi” ha portato alla nascita delle Mixed Martial Arts, ovvero l’utilizzo di vari stili di combattimento per poter coprire le debolezze insite nelle singole arti marziali e poter gestire qualunque situazione a mani nude. Le MMA non ci hanno impiegato molto a espandersi tra gli appassionati e ancor meno tempo a far nascere varie leghe sportive con incontri trasmessi in mezzo mondo. La lega più nota è la UFC, alla quale sono già stati dedicati vari giochi di buon successo. Ora però ci si è messa EA, i cui sviluppatori hanno pensato bene di creare a loro volta un titolo basato sulle arti marziali miste lasciando fuori la lega statunitense per concentrarsi sulle altre organizzazioni mondiali, EA Sports MMA.

Sdeng, Sbeng, Sdedeng, BAM, BAMMM!!!! Understood?Tra i campionissimi scelti per essere i volti di copertina del titolo ci sono Fedor Emilianenko (considerato da molti il più forte praticante della disciplina di sempre), Randy Couture (noto combattente americano che, pur facente parte della UFC, non ha mai firmato un’esclusiva per i giochi THQ) e tanti altri ammassi di muscoli in grado di stendere un toro con una testata. Il campione che però vi accompagnerà per la maggior parte della modalità carriera, facendovi da manager e allenatore, è Bas Rutten, noto, oltre che per la sua capacità di ridurre in polvere le ossa di un uomo a cazzotti, per il fatto di essere un tipo estremamente divertente e fuori di testa. Tutti i campioni presenti nel gioco hanno le fattezze e la voce dalla loro controparte reale, quindi la scelta di un personaggio carismatico come Bas nel ruolo di vostro sensei personale è quanto mai azzeccata. “El Guapo” organizzerà i vostri incontri, vi allenerà, vi spedirà ad addestrarvi in palestre specializzate in giro per il mondo, vi farà le congratulazioni dopo ogni vittoria e vi tirerà su il morale dopo ogni sconfitta, finché non diventerete il campione dei campioni.

Io sò puggile. E anche calciatore. E pure atterratore, strangolatore, spaccatore, mazziatore…Se avete giocato a Fight Night Round 4 il sistema di combattimenti di MMA vi sarà piuttosto familiare. Anche il nuovo titolo EA utilizza infatti il Total Strike Control, che permette ai giocatori di variare i colpi con l’utilizzo della levetta analogica destra. A seconda del movimento effettuato con la leva otterrete colpi di vario tipo: spostarla in diagonale permette di sferrare jab e diretti, per i ganci dovrete muoverla a mezzaluna e così via. In Fight Night però, i giocatori dovevano concentrarsi solo sui pugni, qui invece dovrete sferrare anche calci e colpi all’addome. Per mantenere i controlli intuitivi EA ha deciso di utilizzare i tasti dorsali del joypad che, in combinazione con la leva analogica, permettono di sferrare calci di vario tipo e pugni alle costole. Questo originale metodo dà grande liberta ai giocatori nella scelta delle mosse e rende il tutto notevolmente realistico. Tuttavia, il sistema è complesso e ci vuole un po’ di pratica per padroneggiarlo come si deve. La difficoltà media non diminuisce di certo quando si considera anche il combattimento a terra, che nelle arti marziali miste è fondamentale, e la presenza di una barra della resistenza. MMA utilizza un sistema di atterramenti e contromosse molto ben fatto: con la pressione di un pulsante è possibile avventarsi contro l’avversario e buttarlo a terra. Una volta sul pavimento premere nuovamente il tasto dell’atterramento permette di mettersi in una posizione più favorevole per effettuare eventuali mosse di sottomissione o stendere il nemico a pugni mentre non può muoversi. I cambi di posizione a terra e gli atterramenti possono però essere contrastati con la pressione del tasto di difesa al momento giusto. In particolare è interessante notare che, a terra, gli spostamenti avversari vengono indicati con la vibrazione del pad, semplificando la difesa senza renderla eccessivamente facile. Ogni contrasto, movimento e colpo consuma fatica sulla barra della resistenza, che si rigenera col tempo rimanendo inattivi o in guardia. Esagerate con gli attacchi e il vostro guerriero si muoverà sempre più lentamente e sarà più vulnerabile ai colpi. La resistenza ha un ruolo fondamentale anche nel sistema delle sottomissioni: si può infatti costringere il proprio avversario ad arrendersi utilizzando leve articolari o facendogli perdere conoscenza con mosse di soffocamento, una volta raggiunta una posizione che permetta di effettuarle. Fatta partire una leva, il gioco vi mostrerà l’articolazione del vostro avversario: a quel punto sarà possibile farlo arrendere premendo il tasto dedicato per fare forza sull’arto, mentre la vittima potrà difendersi ancora una volta con la pressione del tasto di difesa. Anche in questo caso non occorre premere a raffica, bensì è necessario utilizzare in modo furbo la propria forza fisica per non affaticarsi eccessivamente. Molto peculiare anche il sistema del soffocamento, rappresentato con un cerchio sul quale, muovendo la levetta analogica sinistra, dovrete trovare una zona colorata da bloccare per mettere KO l’avversario il più velocemente possibile. A tutto questo si aggiunge il Clinch, una presa ravvicinata che facilita il compito di colpire l’avversario o buttarlo a terra, in particolare se si riesce a spingerlo ai bordi del ring. MMA è un titolo molto strategico, ovvero non basta schiacciare casualmente i pulsanti per vincere: agli alti livelli dovrete ponderare ogni singola mossa per avere la meglio sul vostro sfidante. Il completissimo sistema di combattimento presenta tuttavia qualche difetto: il Total Strike Control è infatti alle volte leggermente impreciso quando si tratta di sferrare i colpi (anche se molto meno rispetto a quanto visto in Fight Night, fattore dovuto anche alla maggior lentezza degli attacchi). Se non dovesse piacervi, avrete comunque a disposizione un’opzione per utilizzare un sistema classico che utilizza i tasti per sferrare calci e pugni.

Tra lo sfidare Fedor e un grizzly scelgo il grizzly. Ho più chance di sopravvivereNella modalità Carriera, vero fulcro del gioco, potrete creare un vostro picchiatore personalizzato, modificarne le caratteristiche a piacere e utilzzarlo per raggiungere le vette del mondo della lotta. La personalizzazione è molto completa e permette di scegliere fisico, categoria di peso, colore della pelle, stile di combattimento principale e persino posizione di guardia, musiche e atteggiamenti del vostro alter ego. Peccato però che il volto non si possa modificare dettagliatamente: avrete a disposizione più di 50 volti premodellati tra cui scegliere (quasi tutti di notevole bruttezza peraltro, ma è pur sempre un gioco di combattimento). Fortunatamente c’è anche l’opzione Photo Game Face, tipica degli ultimi sportivi targati EA, che permette di dare le vostre fattezze al vostro guerriero con l’ausilio di una telecamerina per console o creando un profilo sul sito di Electronic Arts e caricando le foto necessarie. Il Photo Game Face è piuttosto preciso e il vostro alter ego virtuale sarà molto somigliante alle foto che deciderete di utilizzare. Vista la cura per il dettaglio profusa nel titolo, è comunque strano che non ci sia un opzione per modificare a piacere gli attributi del volto.Una volta creato il vostro omone cattivo potrete buttarvi a capofitto nel mondo di quelli che mangiano tigri a colazione. Bas Rutten vi allenerà, guidandovi attraverso un comodo tutorial indispensabile per apprendere le basi del gameplay, dopodichè potrete affrontare la vostra prima lega di combattimento. Dopo ogni incontro dovrete affrontare alcuni giorni d’allenamento che vi permetteranno di potenziare le statistiche del vostro guerriero tramite un numero notevole di minigiochi. E parliamo di un’enormità di statistiche divise per tipi di combattimento, dalla potenza dei pugni alla resistenza agli atterramenti. I minigiochi d’allenamento non sono particolarmente vari ma aumentano notevolmente di numero una volta cominciate le sessioni all’estero con alcuni dei maestri più famosi al mondo: si tratta di solito di prove a tempo dalla difficoltà crescente, durante le quali dovrete completare delle combo al sacco o resistere a vari tipi d’attacco durante sessioni di sparring. Gli allenamenti, se effettuati nel miglior modo possibile, migliorano di molto le vostre caratteristiche, ma quand’anche dovessero annoiarvi non temete, una volta effettuato l’esercizio potrete ripeterlo simulandolo, senza doverlo riaffrontare. Nelle palestre in giro per il pianeta potrete anche imparare svariate mosse speciali, con cui personalizzare ancor di più il vostro combattente: esse sono parecchie, ma potrete impararne solo sedici, quindi scegliete attentamente come volete che il vostro alter ego combatta. Per aumentare ulteriormente il realismo, dopo ogni combattimento un finto blogger descriverà le vostre imprese sul suo sito. Anche se non aggiunge molto al gioco si tratta di una buona idea.I primi incontri della vostra carriera saranno piuttosto facili ma, man mano che avrete la meglio sui vostri avversari, la difficoltà dei nemici salirà fino a compiere un vero e proprio balzo quando arriverete alla seconda lega professionistica. In particolare il problema si nota affrontando la campagna come peso massimo, categoria nella quale l’intelligenza artificiale tende a essere molto orientata verso il combattimento a terra e gli incontri possono finire con pochi colpi ben piazzati alla testa. Gli scontri infatti possono durare per tre interi round o concludersi in una ventina di secondi, proprio come nella realtà. Non c’è una sola barra d’energia, bensì varie barre che indicano la salute delle vostre gambe, del busto e della testa. Subire troppi colpi di fila potrà mandarvi a terra ed a quel punto non sarà facile resistere all’assalto dell’avversario. Per questo motivo la difesa e gli spostamenti sono importantissimi in EA Sports MMA: imparate a usarli bene o finirete al tappeto in un lampo. Lo scalino nella difficoltà si nota meno nelle categorie minori (nelle quali gli attacchi risultano meno potenti e i match tendono ad andare per le lunghe), ma può essere frustrante se puntate ad avere un esperto di arti marziali imbattuto. Abbiamo avuto modo di testare anche la promettente modalità multiplayer, che presenta alcune idee davvero originali. Online, partirete dalla cintura bianca e salirete di grado vincendo vari match, fino ad ottenere il diritto di partecipare a dei combattimenti ufficiali in cui il vincitore verrà premiato con una cintura da campione. La vera novità però risiede nella modalità Live Broadcast, in cui potrete affrontare un match che verrà in seguito messo online con tanto di telecronaca, e la possibilità di spedire ad EA degli hype video personali per ogni giocatore. Questi ultimi sono filmati in cui il giocatore sfida gli avversari per intimorirli: potrete prendere la cosa sul serio o cercare di stupire il vostro sfidante vestendovi da tricheco e poi uploadare la vostra opera sul sito EA Sports (senza volgarità ovviamente, o il video non verrà accettato). Il breve filmato apparirà prima di ogni vostro combattimento Live Broadcast. L’idea è davvero brillante e, se il gioco avrà successo online, sarà curioso scoprire le invenzioni della comunità.

20 secondi di caricamento per un pugno?Il comparto tecnico di EA Sports MMA è davvero notevole, con modelli tridimensionali degli atleti dettagliatissimi, texture di alto livello e persino rappresentazioni realistiche di ring e palestre. Anche le animazioni sono di livello notevole grazie al motion capture. I combattenti si muovono in modo naturale e contorcono il volto in una smorfia di dolore quando colpiti. Il gioco ha però un grosso difetto: i caricamenti. Sono frequenti, piuttosto lunghi e infastidiscono non poco. Un vero peccato, con un po’ di lavoro in più il gioco sarebbe stato tecnicamente impeccabile. Di alto livello anche il sonoro, con l’ottimo doppiaggio degli atleti e maestri virtuali da parte delle loro controparti reali e una colonna sonora varia e di qualità.

– Sistema di controllo complesso ma davvero ben fatto

– Modalità carriera ben strutturata

– Ottimo multiplayer con alcune idee davvero originali

– Bas Rutten

– Comparto tecnico notevole

– La sua complessità lo rende un gioco non per tutti

– Caricamenti lunghi e fin troppo frequenti

– Difficoltà altalenante nella modalità carriera

8.6

EA Sports MMA è un ottimo titolo che qualunque appassionato di arti marziali dovrebbe avere. Anche se non avete mai sentito parlare di arti marziali miste prima d’ora, dovreste dargli comunque un’occhiata. Il sistema di combattimento è estremamente complesso e potrebbe scoraggiare i più, ma risulta davvero gratificante se padroneggiato a dovere. La cura per il dettaglio è notevole, con atleti che si comportano perlopiù come le loro controparti reali. Anche il multiplayer presenta alcune idee davvero originali e ha molto potenziale. Peccato per alcune imperfezioni che rovinano l’esperienza: prevalentemente caricamenti lunghi e frequenti, una curva di difficoltà un po’ sbilanciata ed un’intelligenza artificiale troppo fissata sugli atterramenti nella categoria dei pesi massimi. Ciononostante, EA sa il fatto suo quando si tratta di giochi sportivi e MMA lo dimostra ancora una volta.

Voto Recensione di EA Sports MMA - Recensione


8.6