Recensione

Double Fine Happy Action Theater

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a cura di Slice

Il Verdetto di SpazioGames

7.5

A volte giudicare alcuni titoli diventa un compito veramente ostico, non tanto per le necessarie competenze tecniche o per la difficoltà nello spiegare all’utenza un gameplay complesso, quanto piuttosto perchè, crescendo, non si riesce più a cogliere il significato del divertimento puro e genuino. Scovarlo all’interno di titoli apparentemente semplici e piatti diventata quindi un compito estremamente arduo, rischiando di cadere in banali equivoci, proprio come potrebbe capitare a chi si trova davanti per la prima volta Double Fine Happy Action Theater.

Tornare bambini…Se andiamo a sviscerare la carriera di Tim Schafer, rischiamo di imbatterci in titoli che hanno fatto la storia di questa industria come Monkey Island, Full Throttle, Grim Fandango ed il mai troppo apprezzato Psychonauts. Da diverso tempo il geniale sviluppatore ha deciso di puntare fortemente sul mercato digital delivery e, per sua stessa ammissione, sull’esplorazione in termini di gameplay del sensore di movimento di Microsoft.Ecco quindi che in sordina, si presenta tra gli arcade acquistabili questo titolo che all’impatto sembra indecifrabile.Happy Action Theater (accorciato per comodità) altri non è che un susseguirsi di mini giochi, uno completamente differente dall’altro, che ci immergono in diverse scenografie e situazioni. Il titolo del gioco non è casuale dato che proprio come in un teatro, una sorta di regista – palesemente ispirato agli albori dell’industria cinematografica – ci cambierà ciclicamente le location e di conseguenza i movimenti da eseguire all’interno della stessa. Come sottolineato all’inizio della nostra recensione l’ultimo progetto di Schafer sembra essere indirizzato verso un pubblico estremamente giovane che non ha bisogno di meccaniche di gioco complicate, che non sente la necessità di battere tempi o raggiungere punteggi astronomici quanto piuttosto vuole semplicemente giocare e divertirsi nel modo più immediato possibile. Trovarsi in una scenografia completamente innevata a lanciarsi palle di neve o a costruire un pupazzo di neve, immedesimarsi per pochi secondi in un mostro gigante che al suo passaggio distrugge palazzi e grattacieli, piuttosto che diventare il re o la regina di una pista da ballo con altri personaggi che ci lasciano le luci della ribalta per mettere in mostra tutte le nostre mosse migliori, sono situazioni che difficilmente un adulto o un hardcore gamer possono capire, ma che diventano estremamente efficaci e divertenti se passano nelle mani di un bambino. A rendere ancora più intrigante questo progetto contribuisce l’alta interazione che ogni scenario riesce a mettere a disposizione del ragazzino, andando così a stuzzicare anche la curiosità nello scoprire ogni singolo elemento dello scenografia.

Un’esperienza sensorialeI minigiochi presenti all’interno dell’offerta sono poco meno di una ventina e oltre alla modalità random, è possibile attraverso il menù di gioco selezionarne uno in particolare e giocarlo ad oltranza senza alcun limite di tempo.Altro punto sicuramente interessante è la possibilità di avere su schermo ben sei persone contemporaneamente, aumentando così in maniera decisamente concreta l’interazione all’interno dei diversi livelli di gioco e portando a situazioni non solo ancor più coinvolgenti ma anche altamente esilaranti, che riusciranno a far strappare più di una risata ai più grandi. Proprio sotto questo aspetto il titolo riesce nell’impresa di coinvolgere grazie alla sua immediatezza anche genitori, fratelli più grandi o amici che non esiteranno, vedendo gli altri giocare, a lanciarsi all’interno di queste location ai limiti della follia. 

Graficamente il titolo usa diversi stili in base al tipo di minigame. Si passa da scelte grafiche semi-realistiche, ad altre distorte e deformed arrivando a situazioni che richiamano i vecchi titoli 8-bit. Assolutamente divertenti e in alcuni casi addirittura ancora coinvolgenti, soprattuto nei livelli in cui ci viene richiesto di ballare, le musiche che accompagneranno le nostre gesta affiancate da una campionatura dei suoni che in alcuni momenti di gioco, come quelli del vulcano o sott’acqua riescono ad immergere ancora di più il bambino nel contesto, lasciando libera la sua immaginazione di elaborare storie fantastiche.Proprio con questo discorso concludiamo lo nostra recensione. Giudicare Double Fine Happy Action Theater è un’impresa alquanto ardua perché, in quanto adulto, molta della magia che il titolo riesce a sprigionare risiede proprio nell’interazione che riesce a stabilire con il pubblico più piccolo. Ad ogni modo, si potrebbero dire un sacco di cose su questo gioco, dilungarci sull’utilità o meno di un prodotto del genere, ma quello che conta alla fine è riuscire a far divertire e in questo Tim Schafer, al di là di ogni commento, sembra sia riuscito a fare centro per l’ennesima volta.

– Diverte dai 0 ai 99 anni, se si riesce a comprenderne la filosofia

– Stimola la fantasia

– Immediato come pochi altri

– Forse qualche mini gioco in più non avrebbe guastato

– Alla lunga potrebbe diventare ripetitivo

7.5

Double Fine happy Action Theater è un prodotto unico nel panorama dei titoli scaricabili per console casalinghe e, sfruttando le caratteristiche del Kinect, riesce a ricreare su schermo situazioni che tutti noi da bambini, almeno una volta, abbiamo sognato o immaginato di vivere. la possibilità di avere su schermo ben sei persone rende questo prodotto estremamente coinvolgente non solo per i più piccoli ma per tutta la famiglia. Consigliato.

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