Il Verdetto di SpazioGames
Quello degli MMORPG è un genere tipicamente correlato all’utenza PC, dove si trova il titolo sovrano di questa categoria, World of Warcraft. Fra i tanti competitor più o meno di successo, bisogna di certo spezzare una lancia a favore di Dofus, ottima free to play creato degli sviluppatori francesi Ankama Studios. Con il nome di DOFUS: Battles, non ci troviamo però di fronte a una pura trasposizione del brand su dispositivi mobile (impresa peraltro recentemente compiuta da GameLoft), bensì a uno spin off che mantiene la natura strategica del titolo originale.
Un drago e dodici eroiIn DOFUS: Battles vi ritroverete nei panni di un manipolo di eroi pronti a difendere il Mondo dei Dodici da una minaccia che ha il nome di Jeff Stobbs, il cattivo di turno desideroso di impossessarsi del potere tramite un curioso modo di suscitare il caos: tramite alcuni dispositivi, Stobbs vuole fare impazzire la fauna del Mondo dei Dodici, con lo scopo di suscitare il caos ed il panico. Il giocatore si ritroverà (ovviamente) dalla parte dei buoni, prescelti delle dodici divinità con lo scopo di arginare la minaccia animale e neutralizzare Jeff. Per supportare gli eroi, gli Dei invieranno anche Animakhaal, un buffo e baffuto drago con la peculiare capacità di clonare i personaggi tramite l’utilizzo dei cristalli dell’anima. La trama quindi è molto semplice e non fa che da complemento al cuore strategico di DOFUS: Battles, benché sia allo stesso tempo narrata con deliziosi fumetti e con una buona dose di umorismo.
Ti mischio il gdr con la strategiaCome abbiamo detto, DOFUS: Battles si presenta come uno strategico in puro stile Tower Defense, benché allo stesso tempo presenti delle massicce caratteristiche tipiche dei GDR. Chiunque abbia già giocato a Dofus online troverà decisamente familiari i personaggi proposti in Battles: gli eroi apparterranno infatti alle stesse classi disponibili nella controparte MMORPG. I vostri impavidi personaggi potranno essere classificati in due gruppi di sei componenti ciascuno: i primi saranno dedicati all’infliggere i danni, mentre gli altri 6 si concentreranno sui buff degli alleati e il nerfing degli avversari.Ecco quindi una breve descrizione delle unità a vostra disposizione, – I discepoli del dio Iop incarnano il tipico guerriero da mischia con elevati valori di difesa e attacco, benchè essi siano ovviamente limitati allo scontro corpo a corpo.– I figli di Cra sono i classici arcieri: un grande raggio d’azione, ma lunghe pause fra una freccia e l’altra.– I prescelti di Pandawa prendono il ruolo dei Maghi, in grado di danneggiare più nemici allo stesso tempo con attacchi a area d’effetto.– I discepoli di Osamodas sono invece degli evocatori in grado di coprire più zone del campo di battaglia con le loro summon.– Simili ai ladri, i guerrieri di Sram attaccano il nemico con delle lame avvelenate che infliggeranno danno diluito nel tempo.– I discepoli di Sacrier sono invece dei berserker che, pur non potendo utilizzare alcun’arma hanno un’innata abilità di Drain per ogni attacco in corpo a corpo.
Le unità di supporto contano invece su:– I discepoli di Eniripisa, che svolgono il ruolo di guaritori.– Il dio Xelor garantisce ai suoi adepti la capacità di rallentare i nemici sul campo di battaglia.– Altre capacità di summon vanno agli adoratori di Sadida, i quali hanno la capacità di evocare delle bambole molto resistenti che rallenteranno l’incedere dei nemici.– I prescelti di Mishel possono invece creare una barriera protettiva per tutti gli alleati.– Pienamenti volti al supporto sono i canuti adepti di Enutrof, in grado di migliorare la drop rate dei nemici.– Chiudono il panorama i preselti di Ecaflip, in grado di aumentare le probabilità di colpo critico per tutti gli alleati.
Anche se non si raggiunge il numero impressionante di ‘difese’ utilizzabili in altri titoli come Piante contro Zombi, i dodici eroi a vostra disposizione sono in grado di dare vita a elaborate strategie di difesa, incrementate esponenzialmente dalla possibilità di equipaggiare ciascuno con un set fino a otto oggetti: durante le vostre numerose battaglie infatti potrete ottenere items di ogni genere e questo loot potrà essere utilizzato, assieme a tutti gli pezzi d’equipaggiamento che deciderete di acquistare nell’immancabile negozio, per potenziare i vostri eroi.Detto questo, la schermata di gioco si presenta con il campo di battaglia suddiviso in una griglia a quadri, ognuno dei quali potrà essere occupato da uno dei vostri eroi. Questi ultimi potranno essere piazzati al prezzo di un cristallo dell’anima, risorsa che vi verrà concessa in quantità limitate all’inizio di ogni battaglia: ogni avversario che sconfiggerete lascerà a terra dei frammenti che potrete raccogliere, così da formare altri cristalli e rimpinguare le vostre difese. Queste ultime avranno lo scopo di proteggere il drago Animakhaal, che dovrà essere a tutti i costi salvato da ogni genere di minaccia che emergerà dall’altro lato del terreno di gioco; basterà infatti che soltanto uno dei numerosi mostri riesca a passare le vostre difese perché siate costretti a ricominciare il quadro dall’inizio, il che setta la difficoltà di DOFUS: Battles decisamente verso l’alto. Allo stesso tempo però il livello di sfida può essere gestito tramite un’attenta pianificazione della battaglia: alternativamente, potreste puntare sul potenziamento del vostro party tramite del buon vecchio grinding che vi permetterà di spazzare via i vostri avversari con la forza bruta piuttosto che con l’acume tattico.In genere le battaglie sono caratterizzate da differenti serie di ondate, al termine di ognuna delle quali potrete scegliere come riorganizzare le difese: ogni eroe potrà essere riconvertito in cristalli, in un ammontare direttamente proporzionale alla salute rimastagli, oppure, più semplicemente, potrete spostarli all’interno di un’area determinata dal punteggio nella statistica movimento, riorganizzando così le vostre linee difensive. L’offerta ludica viene completata da tre differenti minigiochi che hanno fondamentalmente lo scopo di rompere un po’ con la formula di gamepay principale e allo stesso tempo di farvi guadagnare qualche moneta da spendere per rinnovare l’equipaggiamento del vostro team.
No retina no party?Dal punto di vista grafico, DOFUS: Battles si presenta come una gioia per gli occhi. I modelli dei personaggi così come dei nemici sono pieni di colore e dettaglio, ben animati e al tempo stesso azzeccati nel design: lupi mannari imbronciati si alternano a guerrieri dalle chiome arancioni, approdando a buffe palle di pelo simili a montoni. Detto questo, dobbiamo altresì segnalare due piccole sbavature nella produzione Ankama Studios: in primo luogo, l’assenza del supporto al retina display fa storcere un po’ il naso, benché il gioco risulti assolutamente piacevole alla vista. In secondo luogo, la totale assenza di qualsivoglia cambiamento estetico dei vostri eroi in seguito a un cambio di equipaggiamento non può che dispiacere di fronte alla cura riposta nella realizzazione dei modelli dei dodici diversi guerrieri che vi ritroverete a gestire.Infine, durante i circa trenta livelli di gioco che dovrete affrontare verrete accompagnati da una colonna sonora simpatica che sposa appieno il mondo fantasy-umoristico di DOFUS: Battles, con delle melodie che non vi verranno a noia durante la decina di ore necessaria a completare il titolo Ankama Studios.
– Dodici unità differenti
– Ottime possibilità di personalizzazione
– Impegnativo
– Buon ibrido fra tower defense e rpg
– Manca il supporto al Retina display
– Prezzo un po’alto
– Mancata localizzazione in italiano
8.5
DOFUS: Battles si presenta come uno strategico per iPhone, benché allo stesso tempo attinga a piene mani dalle dinamiche tipiche dei giochi di ruolo, in particolare relativamente alle grandi possibilità di personalizzazione del party: il risultato è un ibrido che funziona, è funziona bene, coadiuvato anche dal livello di sfida superiore alla media. Sono davvero poche le sbavature del titolo Ankama Studios: al di là del mancato supporto al retina display, forse il punto più debole di DOFUS: Battles è il prezzo di 2,39€, troppo alto rispetto alla media dei titoli ludici presenti su AppStore. Detto questo, è però doveroso dire che il gioco vale quel che costa, e merita più di un’occhiata da parte degli amanti della strategia.