Darkwind

Dopo la telecamera di Eye Toy e i microfoni di SingStar, la Sony lancia, in previsione del prossimo Natale, una nuova periferica pensata, questa volta, per farci scaldare un po’ i muscoli e, perché no, farci perdere qualche chiletto, dopo l’abbuffata di panettone e torroni.

GametrakIl Gametrak è un’innovativa periferica che permette di vivere i picchiaduro ad un livello superiore rispetto a quanto provato finora: infatti per colpire gli avversari e parare i loro colpi dovrete utilizzare le vostre stesse braccia!La periferica consiste in una pesante (proprio per evitare che venga accidentalmente spostata) base ed un pedale da posare a terra (collegata alla PS2 tramite porta Usb) e da due sensori (inseriti in un paio di comodi guanti aperti) da legare ai polsi e collegati alla base tramite comodi cavetti in nylon retrattili. A questo punto, dopo un rapido e semplice lavoro di calibratura, qualsiasi movimento dell’utente nel raggio di 3 metri cubi viene “letto” dalla periferica con un’accuratezza di 1 millimetro e senza il benché minimo ritardo.La periferica appare, allo stesso tempo, estremamente solida ma anche molto comoda e semplice da usare; l’estrema precisione di cui è capace è il frutto di anni di ricerche da parte di In2Games e supera di gran lunga quanto ottenuto finora con la tecnologia tilt o i raggi ad infrarossi.Inoltre benché la periferica venga ora venduta in bundle con un picchiaduro, in realtà le possibilità di applicazione della medesima sono numerose e per il futuro sono previste altre produzione come giochi di tennis o di golf, di ballo o di basket. L’unica pecca riscontrabile è che per fruire correttamente della periferica, occorre che il televisore sia collocato alla stessa altezza del giocatore, altrimenti bisognerà adattarsi a giocare con posture errate…

DarkwindDarkwind è il picchiaduro ad incontri con visuale in soggettiva venduto in bundle con la periferica Gametrak.Analizzato singolarmente risulta essere un prodotto piuttosto anonimo, sia a livello grafico (nonostante le pettorute avversarie) che di trama: il suo unico punto di forza, pertanto, è la compatibilità con la sua strana periferica. In effetti la risposta ai comandi è ottimale, il gioco è in grado di riconoscere il tipo di attacco portato (gancio, diretto…) e richiede tempismo, riflessi ed un minimo di gestualità nell’esecuzione dei colpi speciali e, soprattutto, delle parate, per effettuare le quali occorre portare celermente il proprio braccio a coprire uno o più indicatori che compaiono su schermo: in pratica tutto quello che c’è da fare può essere fatto con le due mani, abbinate alla pressione del piccolo pedalino in dotazione. La visuale, come detto, è soggettiva, quindi a schermo vedremo solo le nostre braccia oltre, naturalmente, all’avversario, sul volto del quale saranno via via visibili le conseguenze dei nostri pugni.Il gioco in se é piuttosto limitato, ma anche tremendamente divertente, specie per chi vuole liberarsi di qualche caloria in eccesso senza stare a morire sulle cyclette: giocare a Darkwind, infatti, stanca parecchio e non è rado trovarsi al termine di una lunga sessione di gioco madidi di sudore. Non per nulla al termine di ogni incontro oltre alle varie statistiche troveremo anche un calcolo delle calorie bruciate!