Recensione

Anno: Crea un Nuovo Mondo

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a cura di Mauro.Cat

Anno: Crea un Nuovo Mondo è un titolo basato sulla colonizzazione di isole disabitate attraverso modalità simili a quelle viste nel classico Sim City. Questa caratteristica iniziale va a combinarsi in maniera sempre gradevole con alcuni elementi tipici degli strategici in tempo reale. Il titolo è sviluppato da Keen Games e prodotto da Ubisoft. Anno, noto come Dawn of Discovery negli Stati Uniti, raggiunge la console Nintendo un po’ in sordina, ma ad una prova attenta risulta indubbiamente un prodotto molto curato che meriterebbe di trovare spazio nella collezione di molti giocatori.L’inizio è molto rapido, sebbene per alcune console sia necessario un aggiornamento della macchina che potrebbe rubare qualche minuto, e ben presto ci si ritrova a dover selezionare la modalità preferita. La modalità Storia, guidata ed ideale all’inizio, si contrappone alla più longeva modalità Infinita. Le opzioni riguardano la scelta del personaggio da associare al salvataggio, il livello di difficoltà, tra tre disponibili, e la lingua. I testi sono parlati in inglese e sottotitolati in un buon italiano. In alcune rare occasioni si osserva qualche errore di battitura, ma in genere la traduzione appare adeguata. La prima fase di gioco include una sorta di tutorial, che in realtà si protrae per la durata dell’intera modalità Storia, ma che non risulta mai invadente.

La storia si ripeteCrea un nuovo mondo è ambientato nel 1404. Il regno di re George è stato colpito da carestia e siccità. L’unica soluzione per risolvere questa tragica situazione consiste nell’inviare i principi William ed Edward, a cercare nuovi territori da colonizzare allo scopo di trovare nuove risorse. La situazione appare fin da subito complicata. Edward, che non si mostra propriamente accomodante, vede nella guerra l’unica possibilità di sopravvivenza, mentre il più saggio William crede che l’esplorazione e la civilizzazione di nuovi territori siano la sola vera soluzione. Per fortuna prevale il buon senso e William accompagnato da una coraggiosa guida e da un buffo consigliere che soffre il mal di mare parte alla scoperta dell’ignoto. La prima scena, che apre la modalità Storia, narra a grandi linee questa vicenda. Questo è il primo di una serie di intermezzi che cominciano quando raggiunge un obiettivo determinante e sono narrati attraverso sequenze statiche piuttosto riuscite. I metodi di controllo sono due: uno basato sul solo Telecomando e l’altro con l’ausilio del Nunchuk. Le due configurazioni appaiono entrambe comode, anche se a nostro parere la seconda possibilità, che consente di far scorrere la schermata grazie allo stick analogico, appare perfettamente integrata e sfrutta alla perfezione anche il puntatore del telecomando. I comandi sono sempre molto chiari grazie alle esplicative icone su schermo. Dopo una canonica fase di adattamento si comincia a capire il funzionamento di tutti i simboli senza l’aiuto della sempre consultabile guida. Una nota di demerito va invece al manuale cartaceo che appare davvero troppo sbrigativo

Giorno dopo giorno La modalità storia è suddivisa in vari capitoli spezzettati in alcune piccole sezioni al termine delle quali è possibile salvare. Ogni fase è costruita intorno ad una vicenda che poco per volta prende sempre più forma e rappresenta una sorta di palestra per i momenti di gioco successivi. Le situazioni possono ovviamente ripetersi, ma il tutto riesce ad essere sempre piuttosto vario. La fase di colonizzazione dell’isola avviene in maniera molto simile a quella vista nel già citato e classico Sim City. Dopo aver creato le costruzioni principali a garantire la vita e le strade, si procede con case, chiese, locande, miniere, serre e molto altro ancora. Le variabili da tenere presente sono davvero molte, ma non confondono mai il giocatore e permettono di non rendere l’esperienza di gioco tediosa. I cittadini, le città e perfino le costruzioni possono cambiare di livello e migliorare. Ogni mutazione è legata come sempre al denaro che può diminuire o aumentare, con i giusti investimenti.Tutta la fase di costruzione risulta molto agevole grazie all’impeccabile sistema di controllo.Poco per volta si aggiungono tasselli ad un puzzle che prende vita poco per volta e che non sveliamo troppo per non rovinare le varie sorprese celate nell’avventura. Ai soliti problemi dei cittadini come freddo, fame etc., si aggiungono i tributi da pagare al re, gli specialisti da contattare, le mappe del tesoro e varie missioni secondarie che vanno dalla ricerca di un’isola fertile dove coltivare erbe alla coltivazione di un fiore raro. Cambiando capitolo, o missione, si colonizza una nuova isola e si ricomincia da capo con problematiche ogni volta differenti.Le mappe del tesoro, che vanno pagate a caro prezzo, permettono la ricerca dei tesori persi in mare ed una sorta di fuga, che ricorda da vicino i titoli di azione, dai temibili galeoni pirata.La storia del titolo, come quella reale del resto, si complica sempre di più fino a sfociare in vari accordi commerciali, in nuove scoperte tecnologiche o in terribili guerre.

Un tasso e un cammelloUn aspetto positivo del titolo è certamente l’impianto grafico senza sporcature. La visuale è sempre molto chiara ed è resa ancor più precisa grazie ad uno zoom, gestito dai tasti + e , che passa dal dettaglio massimo fino ad una cartina che permette anche spostamenti rapidi da un luogo all’altro.Avvicinando al massimo lo zoom ci si accorge dell’ottimo lavoro svolto dai programmatori e si colgono diversi dettagli. Molto interessanti appaiono i vari animali selvatici presenti. Si possono scorgere tassi, volpi, iene e molte altre creature che vi lasciamo il piacere di trovare.Le icone sopra le case, che indicano eventuali problematiche, e tutti i menu risultano sempre immediatamente riconoscibili anche quando gli elementi a disposizione aumentano notevolmente di numero.Il sonoro, tralasciando le musiche epiche e talvolta banali, ma mai fuori luogo, ha una funzione prevalentemente esplicativa che anche in questo caso appare molto chiara. Alcuni suoni sono associati alla costruzione, altri alla demolizione ed altri ancora alla scoperta di un tesoro per mare. Ben presto si impara ad associare le varie sonorità.La longevità della modalità storia è buona, ma non può competere per ovvie ragioni con la modalità Infinita. In questo caso, come si può intuire dal nome, si possono decidere alcune condizioni di gioco e proseguire praticamente all’infinito. Forse si sarebbero potuti aggiungere dei bivi nella modalità Storia in modo da rendere il tutto più rigiocabile, ma in genere non ci si può lamentare della gran quantità di cose da fare.La giocabilità come al solito è soggettiva. Il titolo appare davvero curato e, considerato il genere, non si può che apprezzare l’enorme sforzo dei programmatori nel tentativo di non cadere mai nella banalità. La risposta ai comandi è sempre ottima e, nonostante qualche inevitabile calo di ritmo, la presenza di obiettivi secondari, le isole nascoste e i tesori rappresentano un piacevole diversivo e rendono meno pesanti quelle fasi di crescita della popolazione che a volte rappresentano il limite del genere.Anno: Crea un Nuovo Mondo è pertanto una sorpresa che forse in pochi si aspettavano ed un titolo di strategia veramente curato e spassoso. Il gioco, pur non raggiungendo la profondità dei prodotti del genere su PC, appare più che dignitoso, molto divertente ed adatto a tutti, grazie ai tre livelli di difficoltà, senza mai scadere nella banalità.

– Molto vario

– Modalità storia avvincente

– Ottimo sistema di controllo

– A molti potrebbe non piacere il genere

– Rigiocabilità scarsa

8.0

Anno: Crea un Nuovo Mondo potrebbe trarre in inganno. Una campagna pubblicitaria in sordina e una confezione non proprio ammiccante potrebbero far confondere il titolo con i troppi prodotti a basso profilo pubblicati sulla console Nintendo.

La prova dell’avventura prodotta da Ubisoft scaccia immediatamente i dubbi. Anno appare fin dai primi momenti di gioco molto curato, avvincente, ricco di colpi di scena e di variabili intriganti. La modalità Storia, vera palestra per la più impegnativa modalità Infinita, grazie ai tre differenti livelli di difficoltà, si rivela piacevole e sempre stimolante. I continui cambi di isola e di prospettiva ci immergono in un nuovo mondo fatto di esplorazioni e scoperte più o meno piacevoli. Se non odiate fin dal profondo il genere e volete sfuggire ai pirati, conquistare affascinanti principesse, alzare le tasse, assumere esperti di giardinaggio, costruire metropoli e molto, molto altro ancora, buttatevi senza indugi nell’avventura di Anno: non ve ne pentirete.

Voto Recensione di Anno: Crea un Nuovo Mondo - Recensione


8