Sony Interactive Entertainment è finita ufficialmente al centro di una class action nei Paesi Bassi.
La Mass Damage & Consumer Foundation ha infatti presentato oggi una citazione legale contro il colosso giapponese, accusandolo di abuso di posizione dominante nel mercato console.
Secondo l’organizzazione, Sony avrebbe imposto per oltre dieci anni un regime monopolistico sul mercato digitale di giochi e contenuti per PlayStation, danneggiando consumatori e sviluppatori, e causando un sovrapprezzo sistematico per almeno 1,7 milioni di giocatori olandesi.
Alla base della causa c’è una denuncia precisa: Sony, proprietaria esclusiva del PlayStation Store, impedisce l’accesso ad altri store digitali sulla sua piattaforma, costringendo gli utenti a passare esclusivamente per il suo negozio digitale.
Questo sistema, descritto come un vero e proprio “giardino recintato” (walled garden), blocca ogni forma di concorrenza e lascia agli utenti nessuna alternativa, nemmeno per l’acquisto di contenuti digitali.
Secondo la presidente della fondazione Lucia Melcherts, «dalla generazione PS5, molti giocatori si trovano spinti verso modelli digital-only, che non leggono dischi fisici ma obbligano all’acquisto via Store. Il problema è che questi giochi digitali costano in media il 47% in più rispetto alle loro versioni su disco, nonostante abbiano costi di distribuzione molto inferiori per Sony.»
L’accusa parla apertamente di una “Sony tax”, cioè un sovrapprezzo artificiale creato proprio dal monopolio digitale del PlayStation Store. Un caso emblematico sarebbe avvenuto ad aprile 2025, quando Sony ha aumentato in modo considerevole i prezzi della console PS5 e dell’abbonamento PS Plus (che trovate su Amazon) in molti paesi, senza fornire miglioramenti o contropartite.
Secondo la fondazione, questo comportamento è sintomo di un potere incontrastato che Sony può esercitare sulla sua base utenti.
Le stime economiche sono pesanti: i danni totali causati ai consumatori olandesi sarebbero pari a circa 435 milioni di euro dal 2013, con margini di guadagno per Sony più che doppi sui giochi digitali rispetto a quelli fisici.
Se la causa dovesse avere successo, si aprirebbe uno scenario del tutto nuovo per l’ecosistema PlayStation e per il futuro del mercato digitale dei videogiochi.