Quanto conta la GPU per il successo nei Battle Royale?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Attraverso un comunicato ufficiale, NVIDIA ci informa di uno studio eseguito sui Battle Royale, che prende in analisi quanto possa esserci una relazione tra una GPU performante e il proprio rapporto di uccisioni/morti nelle battaglie reali.

“In NVIDIA collaboriamo da anni con i professionisti di esport per sviluppare l’hardware più competitivo. Le nostre schede grafiche sono ottimizzate per un gameplay con frame rate elevato, che aiuta a migliorare la latenza e il tempo di reazione complessivo.

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Mentre è ben chiaro quanto le GPU e frame rate più elevati possano migliorare il tempo di reazione dei giocatori, eravamo interessati a scoprire come questo potesse tradursi in una maggiore competitività nei giochi battle royale per il giocatore medio. Abbiamo esaminato la media di uccisioni/morti del giocatore medio nei migliori giochi battle royale relativi alla loro GPU e stiamo condividendo i nostri risultati con la community” spiega NVIDIA nel suo comunicato.

“I dati supportano i trend che ci si aspetterebbe – ciò che il 99% dei giocatori professionisti sa – e cioè che i frame rate più elevati aiutano i tempi di reazione e le prestazioni competitive.

I dati indicano che i giocatori che giocano con GPU di fascia più alta con monitor ad alta frequenza di aggiornamento hanno un rapporto U/M significativamente più alto rispetto ai giocatori che giocano con GPU di fascia bassa con monitor a 60 Hz. Per i Battle Royale, 60 FPS e Hz non bastano più. Se si vuole essere competitivi in ​​questi giochi, si deve ottimizzare il sistema 144+ FPS e associarlo a un monitor ad alta frequenza di aggiornamento.”

Se siete interessati e volete approfondire l’argomento, vi raccomandiamo l’approfondimento completo sul sito ufficiale di NVIDIA.