Twitch in crisi, ancora licenziamenti di massa: «Non facciamo profitti»

Continuano ancora i licenziamenti di massa nel 2024, con Twitch che ha lasciato a casa 500 dipendenti: l'azienda non produce ancora utili.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il 2024 continua purtroppo il trend dei licenziamenti di massa: dopo il recente ridimensionamento di Discord, è notizia delle scorse ore che anche il noto servizio in streaming Twitch ha fatto altrettanto, dopo aver già licenziato buona parte dello staff già lo scorso anno.

Pochi giorni fa sono stati infatti licenziati ben 500 dipendenti di Twitch, confermando il periodo di grande crisi del servizio in streaming, costretto a tagliare ovunque possibile i costi per evitare perdite più ingenti.

L'ultimo segnale che qualcosa non stesse andando per il verso giusto era arrivato già lo scorso mese, quando era stata annunciata l'interruzione sul mercato sudcoreano, uno dei più attivi per i videogiochi competitivi, a causa di «costi proibitivi» dei server.

Come segnalato da Dexerto, il CEO Dan Clancy ha partecipato a un Q&A per chiarire i dubbi degli utenti, confermando ancora una volta che la situazione finanziaria in casa Twitch non è affatto rosea:

«Abbiamo una missione molto importante. È di vitale importanza che Twitch non rimanga qui soltanto oggi, o domani, ma anche tra 50 e 100 anni. [...] In sintesi, eravamo più grandi di quanto dovevamo essere per soddisfare le vostre necessità.

[...] Sarò franco: in questo momento non facciamo profitti».

Il CEO ha poi confermato che Twitch ha ancora abbastanza risorse per riuscire ad andare avanti, ma ha anche ammesso che il sito non riuscirà a investire nella stessa maniera degli anni passati, confermando la grande crisi dell'azienda.

Il supporto di Amazon — che possiede il servizio in streaming — potrebbe rivelarsi fondamentale per garantire la sua sopravvivenza, ma in questo momento la bolla del settore potrebbe essere clamorosamente scoppiata. E, come purtroppo spesso accade, a farne le spese sono state le persone che non c'entravano niente con questa gestione.

Vedremo se Twitch, ormai diventato punto di riferimento per i fan dei videogiochi di tutto il mondo, riuscirà a riprendersi definitivamente da questa crisi.

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