Zach Cregger, regista al cinema in questi giorni con Weapons, è stato scelto per dirigere il nuovo adattamento cinematografico di Resident Evil, ma chi si aspettava un ritorno alle origini con Leon S. Kennedy o Jill Valentine resterà deluso.
L’autore ha chiarito fin da subito che la sua versione non sarà una trasposizione diretta di nessuno dei capitoli iconici della saga (che trovate su Amazon), bensì una storia originale ambientata nello stesso universo narrativo.
Cregger ha ribadito di essere un grande ammiratore dei videogiochi e di voler realizzare un’opera “obbediente alla lore” della serie, rispettando le regole e l’atmosfera stabilite da Capcom.
Tuttavia, non racconterà le vicende di personaggi storici, convinto che quelle appartengano già ai giochi. «Non racconterò la storia di Leon, perché è già raccontata nei videogiochi. I fan ce l’hanno già», ha detto senza mezzi termini, aggiungendo che chi vorrà vivere quelle avventure potrà farlo direttamente pad alla mano.
Le sue parole coincidono con indiscrezioni che parlano di un protagonista inedito, un po’ come avvenne con Alice, interpretata da Milla Jovovich, nella serie di film degli anni 2000.
Una scelta che inevitabilmente alimenta il confronto con quelle pellicole, spesso accusate di essersi allontanate troppo dal materiale originale. Cregger sembra però deciso a difendere la sua impostazione, puntando su un racconto inedito che possa incuriosire nuovi spettatori, anche a costo di sacrificare l’immediatezza del riconoscimento da parte degli appassionati storici.
Questa direzione creativa si inserisce in una tendenza sempre più diffusa nelle trasposizioni videoludiche: evitare di riprodurre fedelmente le storie già note per preferire narrazioni alternative nello stesso contesto.
È una strategia che può risultare efficace per ampliare il pubblico, ma che porta con sé il rischio di alienare chi desidera vedere sullo schermo i protagonisti che ha conosciuto attraverso il pad.
Il nuovo Resident Evil invece sembra voler seguire la strada opposta, e sarà il tempo a dire se questa scelta lo condannerà all’ennesima accoglienza tiepida o se riuscirà a sorprendere un fandom che, almeno per ora, appare più diffidente che entusiasta.