Mentre l'industria dei videogiochi continua a interrogarsi sui destini incerti dei titoli live service, Sony mantiene una posizione di cauto ottimismo riguardo a Marathon, il progetto di rilancio dello shooter multiplayer di Bungie.
Durante l'ultima chiamata trimestrale agli investitori, la casa giapponese ha ribadito la propria fiducia nel vedere il gioco sugli scaffali entro marzo 2026, nonostante le turbolenze che hanno caratterizzato lo sviluppo negli ultimi mesi.
Le dichiarazioni arrivano in un momento particolarmente delicato per il publisher, che deve fare i conti con il clamoroso flop di Concord e una strategia live service ancora in fase di assestamento.
Lin Tao, direttrice finanziaria di Sony, ha chiarito attraverso un interprete che Marathon è stato incluso nelle previsioni finanziarie dell’anno fiscale corrente, pur precisando che non si tratta di un impegno ufficiale.
«Stiamo apportando modifiche durante lo sviluppo e, in base ai progressi, crediamo di poter comunicare in autunno quando saremo in grado di lanciare il gioco.»
Ha spiegato durante la conference call.
La cautela nelle parole di Tao riflette un approccio più prudente dopo le lezioni apprese con Concord, lo shooter che è riuscito a esistere pubblicamente per appena un paio di settimane prima di essere ritirato dal mercato.
Tuttavia, la dirigente ha voluto rassicurare gli investitori specificando che:
«Stiamo risolvendo i problemi, quindi crediamo che questo lancio avverrà.»
Dietro le quinte, si sta consumando una trasformazione significativa all'interno di Bungie. Lo studio che ha dato vita a Halo e Destiny sta attraversando una fase di ristrutturazione profonda, con centinaia di licenziamenti avvenuti la scorsa estate e il trasferimento di altri dipendenti in un nuovo studio interno a Sony.
Tao ha descritto questo processo come un’evoluzione naturale: quando Sony acquisì Bungie nel 2022, lo studio godeva di un "ambiente molto indipendente", ma ora «questa indipendenza si sta alleggerendo e Bungie si sta spostando verso un ruolo che sta diventando sempre più parte di PlayStation Studios».
Questa integrazione forzata potrebbe rappresentare una svolta decisiva per Marathon, che ha già affrontato diverse difficoltà durante lo sviluppo.
Il gioco aveva mostrato segnali incoraggianti durante i test alpha chiusi, in particolare per quanto riguarda la direzione artistica, ma successivamente è emerso che aveva fatto uso non autorizzato di artwork altrui, portando a un rinvio a tempo indeterminato.
Nonostante le battute d’arresto, Sony continua a puntare con decisione sui giochi live service, che nell’ultimo trimestre finanziario hanno rappresentato circa il 40% dei ricavi del software first-party.
Tao ha sottolineato come questo settore fosse "quasi inesistente per PlayStation Studios" solo cinque anni fa, mentre oggi l’azienda può contare su titoli come Helldivers 2, MLB The Show, Gran Turismo 7 e Destiny 2 di Bungie, che "contribuiscono a vendite e profitti in modo stabile".
Tuttavia, la dirigente ha ammesso che la trasformazione non sta procedendo completamente senza intoppi. Su base annuale, la percentuale scende infatti tra il 20-30%, evidenziando come il percorso verso i servizi live sia ancora in fase di consolidamento.
Questa strategia ha subito ulteriori battute d’arresto con la recente cancellazione di due progetti live service presso Sony Bend e Bluepoint, quest’ultimo presumibilmente legato a un nuovo God of War.
L’esperienza di Concord ha lasciato cicatrici profonde nelle strategie di Sony, ma l’azienda sembra determinata a non ripetere gli stessi errori con Marathon. La valutazione del progetto rimarrà invariata fino a quando non ci saranno segnali concreti di una possibile cancellazione, scenario che al momento non viene contemplato dalla dirigenza.
La sfida per Sony sarà quella di bilanciare le aspettative degli investitori con le reali possibilità di successo in un mercato dei live service sempre più competitivo e saturo.
Marathon rappresenta un banco di prova cruciale per dimostrare che l’investimento miliardario in Bungie può ancora dare frutti concreti, trasformando un franchise dormiente in un nuovo pilastro dell’ecosistema PlayStation.