Red Dead Redemption 2, Roger Clark sulle IA: «inevitabile»

Roger Clark ha condiviso le sue opinioni sull'uso dell'intelligenza artificiale nel campo della recitazione dei videogiochi, ritenendola "inevitabile".

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Il doppiatore del protagonista di Red Dead Redemption 2, Arthur Morgan, ossia Roger Clark, ha condiviso le sue opinioni sull'uso dell'intelligenza artificiale nel campo della recitazione dei videogiochi e ritiene che sia "inevitabile" che l'IA sostituisca alcuni attori. 

Il western Rockstar (che trovate su Amazon a prezzo basso) è infatti contraddistinto da una qualità attoriale e recitativa non da poco.

Del resto, l'avventura di Arthur è ancora un gioco ancora "potente" anche dal punto di vista delle vendite.

Ora, dopo che è emerso che Clark riprenderà il ruolo di Arthur Morgan per un audiolibro che esamina la storia americana, l'attore ha speso due parole sulla diffusione delle tanto amate/odiate IA.

In una nuova intervista rilasciata a IGN US (via GamesRadar), Clark ha dichiarato che, sebbene ritenga che «il pubblico e i clienti abbiano ancora un po' più di rispetto e considerazione per le performance umane», alla fine è indiscutibile che «l'IA sia qui per restare».

Inoltre, pur ritenendo che l'IA possa essere utilizzata come strumento e in modi che «probabilmente aiuteranno questo settore», non è ancora del tutto entusiasta del suo utilizzo. 

«Il mio problema è quando viene usata per copiare ciò che è già stato fatto in precedenza. Se non si può assumere Troy Baker e ci si affida a un programma di intelligenza artificiale per fargli dire quello che si vuole dire, lo trovo incredibilmente immorale», ha detto Clark.

«Ma ci sono molte, moltissime applicazioni per l'IA che so che possono aiutare questo settore e probabilmente lo faranno. Mi addolora dirlo, ma credo che sia una verità inevitabile. Per motivi egoistici, voglio solo continuare a lavorare».

Clark ha poi osservato che, sebbene l'IA sia in costante miglioramento, in fin dei conti sta ancora ricreando le informazioni che le sono state fornite e riciclando ciò che è stato fatto in precedenza.

Ha aggiunto che "l'aspetto umano" che gli attori reali portano intrinsecamente con sé è ancora un fattore "prezioso" che può essere in grado di «portare un po' più di gravità alla narrazione rispetto a quando si sa che questo è solo generato casualmente da qualche programma intelligente di IA».

L'uso dell'IA per replicare le voci è un argomento molto controverso per una serie di ragioni.

A gennaio, il sindacato americano SAG-AFTRA ha annunciato un accordo con un'azienda produttrice di voce artificiale, spiegando che gli attori potranno creare in modo sicuro e concedere in licenza una replica digitale della loro voce da utilizzare nei videogiochi e nei progetti di media interattivi. 

Mesi fa anche Shuhei Yoshida di PlayStation ha espresso il suo punto di vista sull'uso delle intelligenze artificiali nello sviluppo dei videogiochi.