A distanza di anni dalla sua uscita, Red Dead Redemption 2 continua a essere considerato uno dei videogiochi più belli mai realizzati.
Ma nonostante l’incredibile qualità grafica ancora attuale, Roger Clark, l’attore che ha prestato volto e voce ad Arthur Morgan, è convinto che il gioco (che trovate su Amazon) potrebbe ricevere un remake o remaster in futuro.
In un’intervista con TheGamer, Clark ha riflettuto sul fatto che, sebbene RDR2 sia tecnicamente ancora impressionante, la tecnologia videoludica sta avanzando rapidamente, e ciò che oggi appare spettacolare potrebbe sembrare datato tra dieci anni:
«Penso che stia già iniziando ad accadere», ha detto Clark. «I giochi classici, quelli che hanno avuto successo e che mantengono ancora oggi una base di fan solida, vengono rimasterizzati più che mai. I dati non scompaiono, ma la tecnologia per raffinarli continua a migliorare».
Rockstar ha già dimostrato interesse verso la tendenza dei remaster: dal primo Red Dead Redemption fino alle versioni rinnovate dei classici GTA. Per Clark, quindi, un ritorno in versione moderna del capolavoro western non è da escludere:
«Non credo che possiamo escludere un remake o remaster di Red Dead Redemption 2 in futuro. Le storie sono ciò che fa tornare i giocatori, e finché ci sarà interesse, continueranno a vivere in nuove versioni».
Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’esplosione di remaster e remake: da Resident Evil 2 a The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered. Anche titoli più recenti come The Last of Us: Parte II o Horizon: Zero Dawn hanno ricevuto versioni aggiornate, sollevando dubbi sulla reale necessità di tali operazioni.
Pensare a un remake di Red Dead Redemption 2 oggi può sembrare superfluo. Ma la storia recente ci insegna che l’evoluzione tecnologica — e il mercato — non fanno sconti nemmeno ai capolavori.
Se un giorno potremo rivivere la tragedia di Arthur Morgan con una resa visiva ancora più realistica, magari in realtà virtuale o con nuove tecnologie immersive, sarà difficile resistere alla tentazione. Per ora, però, ce lo godiamo così com’è: uno dei picchi artistici della storia del videogioco. E sia mai che a fine anno possa ricevere il tanto agognato aggiornamento next-gen.