Il dibattito sul futuro delle console di nuova generazione si sta accendendo proprio mentre l'industria videoludica si interroga su quale direzione debba prendere l'evoluzione tecnologica. Shuhei Yoshida, storico dirigente PlayStation, ha lanciato un messaggio chiaro durante un'intervista al podcast Friends Per Second: Sony non può permettersi di replicare la stessa strategia adottata finora, quella che punta esclusivamente sull'incremento della potenza grafica. Il rischio, secondo l'ex executive, è quello di rivolgersi a una nicchia sempre più ristretta di appassionati.
Yoshida, che ora lavora come consulente freelance per studi indipendenti, ha spiegato di non riuscire più a distinguere chiaramente le differenze qualitative offerte dalle tecnologie più avanzate. Il ray tracing, i frame rate più elevati e le altre migliorie tecniche sono ormai percepibili solo attraverso confronti diretti, segno che il salto qualitativo tra generazioni si sta assottigliando in modo considerevole. Questo fenomeno dei rendimenti decrescenti rappresenta una sfida fondamentale per chi progetta la prossima PlayStation, attesa secondo le voci di corridoio per il 2027.
La questione non riguarda solo le capacità tecniche delle macchine, ma il modo stesso in cui vengono concepite le esperienze di gioco. L'ex dirigente ha sottolineato come la PlayStation 5 rappresenti già un sistema eccezionale sotto il profilo qualitativo, citando l'adozione dell'SSD come una vera e propria rivoluzione. Secondo lui, questa scelta tecnologica ha migliorato praticamente ogni titolo disponibile sulla console, dimostrando che l'innovazione non deve necessariamente passare attraverso la mera potenza di calcolo.
Yoshida ha espresso fiducia nel nuovo corso manageriale di Sony, guidato da Hideaki Nishino e Hermen Hulst. A differenza della vecchia guardia, questi dirigenti appartengono a una generazione più giovane e potrebbero essere meno vincolati dalle strategie tradizionali del marchio. Nishino, in particolare, ha 46 anni e potrebbe portare una visione più disruptiva rispetto ai predecessori che hanno sempre fatto parte della prima generazione di manager PlayStation. Questa ventata di freschezza potrebbe tradursi in scelte innovative che rompono con il passato.
Un esempio concreto di questa capacità di innovare, secondo Yoshida, è rappresentato dal PlayStation Portal. L'ex executive ha ammesso di essere stato inizialmente scettico riguardo al dispositivo per il gioco in streaming remoto, ma dopo averlo provato ne ha compreso appieno il valore e l'appeal. Questa esperienza gli ha dimostrato come il team guidato da Mark Cerny sia particolarmente brillante nel progettare sistemi che le persone possono davvero apprezzare, anche quando l'idea iniziale può sembrare poco convincente sulla carta.