Secondo quanto recentemente confermato da Tim Cook in persona, Apple avrebbe intenzione di spostare parte della produzione dei Mac dalla Cina agli Stati Uniti a partire dal prossimo anno. L’investimento da parte dell’azienda sarà di 100 milioni di dollari e le motivazioni di tale spinta verso gli USA sembrano essere molteplici. Cook si è detto particolarmente interessato alla creazione di nuovi posti di lavoro nel proprio Paese, nel quale Apple dà già lavoro a oltre 600.000 dipendenti. Ha inoltre aggiunto che il motivo per cui per adesso si preferisce produrre in Cina non è solo legato ai costi inferiori della manodopera, ma soprattutto alle competenze del personale, in Asia molto più preparato verso quelle che sono le moderne tecniche produttive. In Cina il lavoratore viene inquadrato e preparato per un certo tipo di attività, cosa che negli USA non avviene. Cook si augura che questo cambiamento nella politica dell’azienda possa portare a migliorare la qualità e la preparazione degli operai statunitensi. Secondo numerosi rumor però, tutta questa manovra non sarebbe spinta da motivazioni tanto nobili o patriottiche, quanto piuttosto dagli eccessivi costi di trasporto che Apple è costretta a pagare per importare i propri prodotti dalla Cina.