Keiichiro Toyama, direttore creativo di Japan Studio, ha recentemente parlato del nuovo The Last Guardian soffermandosi in particolare sullo stile lavorativo di Ueda, ecco le sue dichiarazioni:“Ricordo quando giravano voci che Shadow of the Colossus, allora conosciuto con il nome in codice “NICO”, non fosse altro che una serie di scontri con boss splendidamente realizzati. Tuttavia, alla sua uscita, tutti hanno scoperto un mondo unico che sfidava ogni aspettativa. Era incredibile.Quando ho ucciso per la prima volta un colosso, ho provato una sensazione del tutto nuova. Ma quel brivido era accompagnato da un senso di orrore e di consapevolezza dell’atrocità che avevo appena commesso, come se il peso di un peccato mortale pesasse sulle mie spalle.Penso anche che un elemento chiave nel lavoro di Ueda sia la dicotomia tra maschio e femmina. Questo elemento è ovvio in Ico, ma anche in Shadow of the Colossus. Io credo che i colossi siano entità simili a dee della terra. Inoltre, questi simboli del raccolto sono uccisi per riportare in vita una singola donna. Credo che, alla luce di queste dicotomie così drammatiche, Shadow of the Colossus possa essere definito un vero e proprio mito nato nell’epoca moderna.”