James McTeigue: intervista su film e videogiochi

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a cura di Alexru88

Per chi non lo sapesse, James McTeigue è un regista australiano, arrivato alla notorietà con V per vendetta, suo debutto alla regia cinematografica. GameIndustry lo ha intervistato, sul filone della discussione film-videogame sollevata non molto tempo fa dal leader di Valve Gabe Newell e JJ Abrams, regista di Star Trek (2009), al DICE Summit 2013. Ebbene, anche McTeigue sostiene che i videogiochi abbiano bisogno di una regia più forte (e forse di un regista “vero” ndr), che non faccia disperdere gli sviluppatori in minuzie talvolta inutili. Quando il giornalista puntualizza come Hollywood non sia mai riuscita a creare un film di gran successo basandosi su un videogioco, James ha risposto limitandosi a sostenere che la maggior parte dei giochi non hanno abbastanza elementi per un film: “Non c’è ragione per fare un film di Call of Duty. Se vuoi fare un film sul Signore degli anelli, ti basi sul libro, non sul videogioco”. Ritiene comunque giochi quali Assassin’s Creed più adatti ad un porting cinematografico. Inoltre, c’è il problema del marketing: come si può cavalcare l’onda di una IP videoludica, quando un film e un videogioco hanno tempi di gestazione così diversi (in media per un film 18 mesi)? Da questo tema sollevato si comprende che in linea ideale, per McTeigue, sarebbe opportuno realizzare un film in concomitanza con lo sviluppo del gioco stesso.

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