Lo sviluppatore svedese MachineGames ha deciso di festeggiare il proprio quindicesimo anniversario con un regalo inaspettato per tutti gli appassionati dell'archeologo più famoso del cinema.
L'ultimo aggiornamento per Indiana Jones e l'antico cerchio (qui la nostra recensione) introduce infatti una serie di novità che potrebbero convincere molti giocatori a intraprendere una seconda avventura nelle sabbie dell'Egitto e tra i templi perduti. La modalità New Game+, una delle funzionalità più richieste dalla community, rappresenta il cuore pulsante di questo update che è disponibile da oggi su tutte le piattaforme.
L'aggiornamento non si limita alle meccaniche di gioco, ma strizza l'occhio ai cultori della saga cinematografica con l'introduzione del costume del Cairo. Questa variante estetica si ispira direttamente al look senza giacca che Harrison Ford sfoggiava ne I predatori dell'arca perduta, il primo e indimenticabile capitolo della saga uscito nel 1981.
La modalità New Game+ permette ai giocatori di conservare elementi cruciali della propria progressione precedente: i libri dell'avventura, i punti avventura non utilizzati, la valuta di gioco e le boccette di medicina. Ma la vera sorpresa attende chi avrà la pazienza di completare nuovamente l'intera campagna.
Chi deciderà di portare a termine una seconda volta l'avventura principale verrà ricompensato con un finale completamente nuovo, visibile dopo i titoli di coda. Questa aggiunta rappresenta un incentivo concreto per chi aveva già esplorato ogni angolo del gioco, offrendo contenuti narrativi inediti che arricchiscono ulteriormente l'esperienza complessiva.
L'accessibilità riceve un'importante spinta grazie alle nuove opzioni linguistiche che consentono di combinare liberamente le lingue dell'audio e dei sottotitoli. Questa flessibilità risulta particolarmente utile per i giocatori italiani che potrebbero preferire l'audio originale inglese mantenendo i sottotitoli nella propria lingua madre.
Oltre alle novità più impattanti, l'update risolve una lunga serie di problematiche tecniche che avevano afflitto alcuni giocatori. Le correzioni spaziano dai glitch dell'animazione dei nemici durante i combattimenti corpo a corpo, fino ai problemi di clipping della telecamera durante le sequenze di finishing move. Particolare attenzione è stata dedicata ai bug specifici delle diverse ambientazioni: dal Peru all'Iraq, passando per Gizeh e Sukhothai.