Il papà di Game Boy svela perché lasciò Nintendo e no, il motivo non è Virtual Boy

Avatar

a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Gunpei Yokoi
fu il papà di Nintendo Game Boy, ma non solo: lo stesso ideatore firmò anche il visore VR che ricordiamo come Nintendo Virtual Boy, che per svariati motivi, all’epoca dell’uscita nel 1995, non riuscì ad imporsi sul mercato.Yokoi lasciò Nintendo poco tempo dopo e, nell’immaginario comune, il motivo fu proprio lo scarso successo del suo Virtual Boy. La verità, invece, è diversa.

I motivi della addio di Gunpei Yokoi

Tragicamente scomparso in un incidente stradale nel 1997, Yokoi aveva lasciato Nintendo nel 1996, all’età di 55 anni ed un anno dopo il debutto disastroso di Virtual Boy.All’epoca, nel 1996, un magazine giapponese noto come Bungeishunju raccolse le dichiarazioni di Yokoi circa il suo divorzio da Nintendo. Le sue righe sono state recentemente ripubblicate online e ve le traduciamo anche sulle nostre pagine. «Ho lasciato Nintendo dopo oltre trent’anni» aveva scritto Yokoi, «Dopo essermi laureato all’Università, ho passato tutto il mio tempo presso Nintendo, a lavorare su oggetti per giocati. Arrivato a 55 anni, ho pensato che avrei dovuto cercarmi un lavoro che mi consentisse maggiore libertà d’espressione per le mie idee.»I motivi del divorzio, insomma, sarebbero da ricercarsi nella ricerca di maggior libertà espressiva, e non nell’insuccesso di Virtual Boy. Una motivazione che Yokoi ha ulteriormente approfondito: «il giorno prima che andassi in pensione da Nintendo, Nikkei (giornale giapponese, ndr) fece un approfondimento su di me» ha spiegato, ricordando che il giornale in questione scrisse che proprio il flop di Virtual Boy fosse dietro l’addio a Nintendo. «In realtà non mi sono affatto dimesso per ‘prendermi la responsabilità del fallimento di Virtual Boy’.»«Già da prima di allora, avevo già pensato che allo scattare del cinquantacinquesimo anno di età avrei voluto diventare indipendente. Per dirla in un altro modo, sono arrivato con idee di tutta una vita ma continuavo a realizzare oggetti da gioco. È perché dovevo continuare a portare avanti la filosofia corporativi di Nintendo del ‘creare oggetti da gioco di nicchia’, che mi sono dimesso. Questo è l’unico motivo.»Purtroppo, essendo morto circa un anno dopo il suo addio a Nintendo, Yokoi non ha avuto il tempo che sperava per esprimere le sue idee creative.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.