Caso Rapp: sviluppatore si rifiuta di pubblicare su console Nintendo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Vi abbiamo parlato proprio ieri del caso Alison Rapp, la dipendente che è stata licenziata da Nintendo: la motivazione ufficiale è quella che vorrebbe la Rapp aver avuto in segreto un secondo lavoro, ma la ragazza ritiene invece di essere stata penalizzata in seguito alle accuse che l’hanno inondata sui social dopo alcuni tweet in cui diceva la sua sulla pedofilia. Ve ne abbiamo parlato abbondantemente ieri. La questione, nelle ultime ore, ha avuto qualche svolta, e Rapp ha avuto l’appoggio di alcuni sviluppatori: tramite il suo profilo Twitter, ad esempio, Brandon Sheffield ha fatto sapere di non essere più intenzionato a far uscire il suo gioco sulle piattaforme Nintendo – né attuali né future. A suo avviso, infatti, la Rapp è stata licenziata solo perché attaccata dagli esponenti del cosiddetto Gamer Gate. Ecco il suo tweet:

In un altro tweet, lo stesso Sheffield ha anche pubblicato un lungo post in cui ha spiegato le sue motivazioni, e che rimanda ad un post su Gamasutra:

La presa di posizione gli è valsa la stima dello sviluppatore Rami Ismail:

Con lui anche la sviluppatrice Brianna Wu
, che si schiera quindi a sua volta contro la posizione presa da Nintendo, sottolineando che quando ci si dichiara contro le molestie bisognerebbe poi dimostrarlo con i fatti – in riferimento al comunicato della grande N di cui vi abbiamo parlato nella notizia già linkata. Ecco i suoi tweet:

Vedremo se anche altri sviluppatori decideranno di prendere posizione e, sopratutto, se Nintendo si interesserà e commenterà nuovamente la questione.

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