Una tassa “pirata”. Questo chiede la SABAM, l’associazione belga degli autori. La loro accusa è che gli ISP, tre in particolare, assistano passivamente al fenomeno, perché di fatto non danneggiati. E quindi la SABAM chiede il conto: il 3,4% di tassa sui canoni internet, così da restituire, mese dopo mese, il maltolto. Da anni l’UE, curiosamente con sede proprio in Belgio, ribadisce che invece gli ISP non abbiano responsabilità dirette. “Un postino non apre tutte le lettere, le consegna” – ha dichiarato un portavoce Belgacom, una delle aziende citate, che poi rincara parlando di tutti quei clienti che pur non scaricando pagheranno il 3% in più.