Gli sviluppatori di Battlefield Studios hanno annunciato una serie di modifiche sostanziali al sistema di progressione di Battlefield 6 (qui la nostra recensione), rispondendo alle numerose critiche della community riguardo ai tempi eccessivamente lunghi necessari per sbloccare equipaggiamenti e personalizzazioni. Le modifiche, che entreranno in vigore entro la prossima settimana, puntano a rendere l'esperienza di gioco più gratificante senza però eliminare il senso di conquista legato ai traguardi raggiunti. L'intervento rappresenta una svolta significativa per un titolo che, nonostante il successo commerciale straordinario, ha mostrato alcune criticità nel bilanciamento della progressione.
Il primo intervento riguarda il sistema di esperienza, con un incremento del 10% dei punti ottenibili al completamento di ogni partita. Ma l'aggiustamento più consistente tocca il bonus giornaliero, che vedrà un aumento del 40% degli XP ottenibili. Una mossa che dimostra come gli sviluppatori abbiano compreso la necessità di premiare maggiormente i giocatori più assidui, quelli che si collegano quotidianamente per sessioni di gioco regolari.
Particolarmente interessante è la revisione della curva di progressione per gli accessori delle armi. Il team di sviluppo ha ridotto drasticamente i requisiti di esperienza necessari per sbloccare i primi venti livelli di personalizzazione dell'equipaggiamento bellico. Secondo le stime ufficiali, i giocatori potranno ottenere gli accessori più utili con una velocità quasi doppia rispetto alla configurazione attuale, un cambiamento che dovrebbe rendere meno frustrante l'approccio iniziale al gioco.
Un altro punto dolente emerso dai feedback della community riguardava le cosiddette "assignments", missioni speciali che sbloccano contenuti estetici e di gameplay ma richiedevano livelli di carriera troppo elevati. La soglia di accesso viene ora significativamente abbassata: gli incarichi che prima richiedevano il rango 20, 23 e 26 saranno ora disponibili rispettivamente ai ranghi 10, 15 e 20. Gli sviluppatori hanno però ammesso candidamente che il problema non si limita solo alla disponibilità di queste sfide, ma anche alla loro difficoltà intrinseca, promettendo ulteriori interventi che richiederanno però più tempo per essere sviluppati e testati adeguatamente.
Un capitolo a parte merita la questione dei server Portal, funzionalità che permette ai giocatori di creare esperienze personalizzate con regole proprie. Il sistema è finito sotto la lente d'ingrandimento per un problema inaspettato: troppi server erano stati configurati esclusivamente per "farmare" punti esperienza in modo artificiale, spesso attraverso partite contro bot che permettevano di gonfiare le statistiche e ottenere riconoscimenti speciali senza particolare impegno. Questo fenomeno ha saturato la capacità dei server disponibili, rendendo difficoltoso per i giocatori genuini creare e trovare esperienze multiplayer autentiche.
La risposta degli sviluppatori a questa situazione sarà duplice: da un lato verranno introdotti meccanismi per scoraggiare la creazione di server dedicati esclusivamente al farming, dall'altro si punterà a valorizzare le esperienze di gioco condivise tra amici, sia in modalità personalizzate che in quelle verificate ufficialmente. L'obiettivo dichiarato è restituire i server Portal alla loro funzione originaria, quella di offrire varietà e creatività al gameplay piuttosto che rappresentare una scorciatoia per la progressione.