Era il 23 giugno del 2015 quando Batman: Arkham Knight faceva il suo debutto su PlayStation 4, Xbox One e PC.
La promessa era di chiudere in bellezza l’ambiziosa trilogia di Rocksteady Studios dedicata al Cavaliere Oscuro (che trovate su Amazon).
Oggi, esattamente dieci anni dopo, ci ritroviamo a celebrare quello che è stato non solo un punto di svolta per il franchise videoludico dell'Uomo Pipistrello, ma anche una delle esperienze action-adventure più iconiche della scorsa generazione.
Per chi c’era fin dal principio, Arkham Knight fu un vero e proprio evento. Dopo l’ottimo Arkham Asylum e lo strepitoso Arkham City, il terzo (e ultimo) capitolo dello studio britannico alzava ancora una volta l’asticella, portando l’intera Gotham City tra le mani dei giocatori.
Una Gotham viva, pulsante, avvolta nella pioggia incessante e immersa in un’atmosfera gotica/noir che, ancora oggi, sa come rapire al primo sguardo.
A dieci anni di distanza, Batman: Arkham Knight rimane un gioco controverso per alcuni aspetti (il debutto su PC fu a dir poco disastroso, con problemi tecnici così gravi da costringere Warner Bros. a rimuoverlo temporaneamente dallo store), ma anche incredibilmente influente.
Il suo combat system libero e fluido è diventato un punto di riferimento, imitato da decine di altri titoli negli anni a venire. Il design della città, la qualità del doppiaggio, le cutscene cinematografiche e le spettacolari fasi stealth hanno alzato l’asticella delle produzioni AAA.
E poi c’era lei: la Batmobile. A lungo richiesta dai fan e introdotta in grande stile in Arkham Knight, la celebre vettura ha diviso la community, diventando protagonista di lunghe sezioni di gioco (forse anche troppe) tra inseguimenti e puzzle ambientali. Ma, nonostante tutto, è diventata un’icona inscindibile dell’identità di questo capitolo.
La narrativa, incentrata su un Batman spinto al limite, costretto ad affrontare fantasmi del passato (letteralmente) e a combattere un nemico che conosce ogni sua mossa, raggiunge picchi di rara intensità.
Rocksteady, che dopo Arkham Knight si è presa una lunga pausa (con il recente Suicide Squad: Kill the Justice League che ha fatto più danni che altro), non ha più toccato le corde narrative e ludiche di questa epica conclusione.
E mentre i fan continuano a sperare in un ritorno in grande stile del Crociato Incappucciato, magari con un Batman Beyond o un reboot next-gen degno del nome, Arkham Knight rimane lì, come un monumento incrollabile a ciò che può essere un videogioco quando c'è una visione forte e un team di talento a darle vita.