Nintendo 64 sconfitta da PlayStation perché i giapponesi vogliono giocare da soli a giochi deprimenti

Il curioso punto di vista dell'ex presidente di Nintendo, Hiroshi Yamauchi, all'epoca

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Era il 1996 quando Nintendo 64 fece la sua comparsa ufficiale sul mercato videoludico, scontrandosi testa a testa con PlayStation, la console di casa Sony che aveva esordito nel 1994 in Giappone. La piattaforma iniziatrice della generazione PlayStation riuscì a piazzare, nel suo ciclo vitale, circa 102 milioni di unità, mentre N64 si “accontentò” di qualcosa in meno di 33 milioni – nonostante giochi di fama imperitura, come Super Mario 64The Legend of Zelda: Ocarina of Time.

Il sito Nintendo Life è tornato sulla concorrenza dell’epoca e, rispolverando una rivista di quegli anni, ha pubblicato un virgolettato di Hiroshi Yamauchi, all’epoca presidente della grande N, che ai microfoni di Nikkei spiegò che «PlayStation ha avuto più successo di Nintendo 64 perché i giocatori giapponesi amano stare da soli nelle loro camere a giocare videogiochi deprimenti.»

nintendo 64

Si tratta sicuramente di un’etichetta un po’ restrittiva per la ludoteca di PlayStation, anche se il tutto evidenzia come Nintendo – come tutt’oggi fa – abbia sempre tentato di porre l’accento sulla socialità del videogiocare, sulla possibilità di condividere l’esperienza di gioco.

Classe 1927, Yamauchi-san è stato presidente di Nintendo dal 1949 al 2002. Scomparve nel 2013 in seguito a una malattia, rimanendo l’ultimo degli Yamauchi (suo bisnonno fondò la grande N) a coprire la carica di presidente, lasciata poi a Satoru Iwata.

Come vi sembrano le dichiarazioni dell’allora presidente? Pensate che in effetti i giochi della prima PlayStation fossero molto seri (al punto da essere definiti “deprimenti”) rispetto a quelli di Nintendo 64?

Fonte: NintendoLife