Morto Aaron Swartz, co-fondatore di Reddit

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a cura di NeoSquall

Questo è un triste fine settimana per il mondo informatico, perchè lo scorso venerdì 11 Gennaio, Aaron Swartz è stato trovato morto, apparentemente impiccato, nel suo appartamento di New York.Come riportato dal Reuters, a soli 26 anni Swartz ha contribuito in modo importante al progresso della Rete e ai diritti dei suoi utenti.Dopo aver collaborato, a soli 14 anni, allo sviluppo delle specifiche RSS 1.0, Swartz è stato tra i promotori, nel 2002, dell’iniziativa Creative Commons, una speciale licenza per le proprietà intellettuali che permette il libero uso e la distribuzione, espressamente gratuita, dei lavori creativi.Creatore della piattaforma wiki Infogami che, nel 2005 ha fuso con quella che sarebbe diventata Reddit, Swartz, attraverso il gruppo no-profit DemandProgress, da lui fondato, è stato uno tra i più convinti attivisti contro la pericolosa proposta di legge SOPA (Stop Online Piracy Act).Le lotte per la libertà d’informazione di questo giovane genio hanno purtroppo attirato l’attenzione, a tratti morbosa, dell’FBI e della giustizia americana.Come riportato dall’HuffingtonPost, nel 2009 il Federal Bureau ha indagato Swartz per aver elaborato uno script, con il quale ha scaricato un grosso numero di file dal database PACER di diversi tribunali americani. Dopo aver appurato che il giovane era regolarmente registrato e aveva pagato per il download degli atti ospitati su PACER, che sono stati quindi redistribuiti su un database gratuito, l’FBI ha lasciato perdere il caso ma non ha smesso di tenerlo d’occhio.L’ultimo guaio giudiziario è cominciato due anni fa, quando Swartz scaricò milioni di articoli accademici dal database online no-profit JSTOR, utilizzando un computer della biblioteca del MIT, utilizzando uno script che aggirava il limite di download imposto dal sito stesso. L’incidente causò lo spegnimento dei server JSTOR e il ban della biblioteca del MIT per alcuni giorni.Nonostante la non volontà di denunciare o comunque perseguitare Swartz per il fatto, l’avvocato Scott Garland, associato al procuratore Carmen Ortiz, ha accusato Swartz di ben 13 reati federali, che spaziano dal furto aggravato alla truffa aggravata.Secondo l’accusa, Swartz avrebbe “approntato uno schema per sottrarre a JSTOR un grande numero di articoli di giornale, per i quali sono stati investiti soldi per la raccolta, l’ottenimento dei diritti alla distribuzione e la digitalizzazione.” L’accusa finale, che sarebbe stata presentata al processo in avvio a fine anno, avrebbe visto Swartz “defraudare il MIT e JSTOR di diritti e proprietà”.Ovviamente queste accuse sono state pesantemente criticate dai maggiori esperti di diritto informatico, che hanno notato l’inconsistenza di un’accusa di furto di materiale di pubblico dominio, l’inesattezza di un’accusa di sottrazione perchè i file scaricati da JSTOR sono copie e il database mantiene sempre gli originali e tante altre magagne.Afflitto da diversi mesi dalla depressione (la prospettiva di essere condannati a 35 anni di reclusione e pagare 1 milione di dollari di multa non è molto bella, a quell’età), il suicidio di Swartz ha scioccato la Rete e ravvivato la polemica che accompagnava il caso JSTOR; una grande mente del mondo informatico moderno, dedicata alla difesa dei diritti di noi navigatori dell’Internet e dell’informazione libera, dal potenziale ancora tutto da scoprire, ha ceduto sotto al peso di una giustizia oppressiva e cieca.