Molyneux agli altri developer: datevi al free-to-play

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

L’eccentrico Peter Molyneux, acclamato autore di diversi videogiochi di successo, come Fable e Dungeon Keeper, non ha dubbi: free-to-play è meglio. Dopo un lungo periodo all’interno dell’industria di prim’ordine, il developer ha deciso di fondare una sua software house, 22 Cans, che si sta dedicando principalmente a titoli mobile, come Godus e Curiosity.Intervistato da GameInformer, Molyneux ha detto la sua sulla recente svolta di Dungeon Keeper, passato al free-to-play: “credo che, visualmente, fosse Dungeon Keeper. […] Hanno scelto di cambiare il cuore del gioco, che era il multiplayer. In qualche modo, hanno deciso di sostituirlo con il free-to-play” ha spiegato. Una filosofia che, tuttavia, non sembra affatto dispiacere al papà di Fable: “penso che se sempre più designer si dessero al free-to-play, allora il free-to-play diventerebbe via via sempre migliore. Ma, ora come ora, non ci sono molti veri game designer che lavorano con questi giochi […] Mi piacerebbe moltissimo che altri designer provassero a dedicarsi ai free-to-play, così da riuscire a rendere brillante questo approccio.”“Il free-to-play dovrebbe essere la cosa migliore per la comunità di videogiocatori, dal momento che l’idea che un PR possa convincermi a prenotare un gioco che non ho mai provato, e spenderci $50, dovrebbe essere considerato il modo peggiore di spendere denaro sui videogame – o almeno il più rischioso. L’industria dei videogiochi dovrebbe amare i free-to-play. Ciò che i giocatori devono fare è convincere i designer a dedicarsi a questo tipo di giochi. Ma ci sono molti che dicono che se ci lavori, non stai davvero creando videogiochi” ha riflettuto Molyneux.