Microsoft come Sony? Possibile l'aumento dei prezzi per i giochi Xbox

Il CFO di Xbox apre alla possibilità di aumenti in futuro

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a cura di Paolo Sirio

Microsoft potrebbe presto seguire la strada scelta da Sony in materia di pricing, diventando così il secondo produttore di console ad aumentare i prezzi dei giochi provenienti dai suoi team interni.

Finora, la casa di Redmond non aveva preso posizione al riguardo, dirottando l'attenzione dei consumatori - complice il fatto che al lancio di Xbox Series X|S non ci sono stati grandi tripla-A usciti dagli Xbox Game Studios - sulla convenienza dell'abbonamento a Xbox Game Pass.

Tuttavia, il CFO di Xbox Tim Stuart ha aperto alla possibilità di un aumento, passando dagli attuali $60 a $70 e quindi da €70 a €80 per il mercato europeo, nel corso di un intervento alla conferenza di Jefferies Interactive Entertainment.

«Penso che non faremo ancora annunci specifici sul pricing dei first-party, quindi lo faremo a tempo debito», ha suggerito Stuart.

«I prezzi non sono saliti in - cosa, un paio di generazioni ormai, quindi non è inaspettato vedere quello che sta succedendo.

I costi per la creazione dei contenuti sono aumentati. E questi publisher e content creator, inclusi noi stessi, vogliono assicurarsi che stiano ottenendo i giusti profili di margine, i giusti profili di entrate per quello che richiede costruire questi nuovi, magnifici, incredibili giochi».

È un concetto molto simile rispetto a quello espresso in origine da 2K Games, quando NBA 2K21 fu il primo titolo a proporre un aumento di prezzo.

Per quanto comprensibile sia la posizione dei player dell'industria, è ovvio che quest'ultima sia destinata a far discutere, con persino analisti che li stanno accusando di avidità.

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