Kojima stava per lasciare Konami ai tempi di Metal Gear Solid 2, ma c'è un perché

Kojima ha rivelato la situazione di stress e disagio che circondava l'imminente uscita di Metal Gear Solid 2, lanciato su PS2 nel 2001.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Sono passati ben 21 anni dall’uscita di Metal Gear Solid 2 Sons of Liberty, uno dei capitoli più belli della saga, sebbene a quanto pare Hideo Kojima è stato a un passo dall'abbandonare Konami.

Così come gli altri episodi della saga (che trovate su Amazon), l’avventura di Snake e Raiden è ancora oggi molto amata, specie per i suoi contenuti.

E se qualcuno è convinto di aver scovato un possibile buco di trama all’interno del secondo capitolo, è anche vero che la trama principale è ricca - anzi, ricchissima - di sfaccettature e chiavi di lettura sociopolitiche.

Come riportato anche da The Gamer, infatti, Hideo Kojima stava per rinunciare al lancio di Metal Gear Solid 2 dopo i drammatici eventi dell'11 settembre 2001.

Attenzione: da ora seguono spoiler sul secondo capitolo della saga di Metal Gear Solid.

Proseguite quindi a vostro rischio e pericolo, solo se avete portato a termine il gioco in questione.

In origine, il gioco avrebbe dovuto avere un finale molto più drammatico, prima di essere cancellato a causa di circostanze derivanti da eventi reali.

Il finale originale di MGS2 prevedeva infatti lo schianto di una petroliera su Manhattan, ma il creatore del gioco decise di eliminare questa scena in seguito agli eventi dell'11 settembre 2001, quando il World Trade Center fu distrutto da un attacco terroristico.

Questi eventi hanno avuto un grande impatto su Kojima e in una recente intervista ha raccontato più dettagliatamente come lo hanno segnato nel profondo.

Parlando con IGN, Kojima ha rivelato la situazione di stress e disagio che circondava l'imminente uscita di Metal Gear Solid 2, lanciato su PlayStation 2 nel novembre 2001. L'uscita del gioco era prevista per quell'autunno, ma in seguito all'11 settembre il finale del gioco dovette essere rapidamente modificato.

Il clamore e la pressione erano motivo di grande preoccupazione per Kojima, che all'epoca lavorava per Konami, tanto da fargli quasi abbandonare il progetto.

A ripensarci è stata una conversazione tra lo sviluppatore e il presidente e fondatore della società nipponica, Kagemasa Kozuki.

«Mentre pensavo a cosa fare, sono andato a parlare con il signor Kozuki della possibilità di lasciare l'azienda», racconta Kojima nell'intervista. «È stato allora che mi ha detto: 'Quando questo gioco uscirà e la società ne parlerà, parlerà di te, il suo creatore, e di me, la persona che lo ha venduto. Dubito che diranno qualcosa su qualcun altro. Che cosa farà? Sono pronto a qualsiasi cosa accada».

«Quando ho sentito fino a che punto [Kozuki] era disposto a spingersi, ho preso la ferma decisione di pubblicarlo insieme. Il resto è storia», ha dichiarato Kojima.

Restando in tema, sembra che tutta la boss fight contro Fatman in MGS2 sia un unico, grande tributo a un altro gioco leggendario degli anni '80.

Ma non solo: di recente lo stesso Kojima ha parlato di tale Dead Cell, un boss che era previsto in Metal Gear Solid 2 ma è stato poi sostituito da Vamp per motivi produttivi.