I videogiochi hanno consentito a questo ragazzo di sfidare il suo defunto padre

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

“I videogiochi istigano alla violenza”, “i videogiochi sono dannosi per la crescita delle nuove generazioni” eccetera eccetera eccetera: quante volte, da quando siete appassionati di questo medium, vi siete accorti che molte persone si concentravano principalmente sull’evidenziarne i potenziali aspetti negativi, piuttosto che i pregi? Quando vi sentirete di nuovo screditare per la vostra passione, potrete raccontare la storia che un ragazzo ha voluto rendere pubblica proprio oggi, rispondendo alla domanda “i videogiochi possono offrire un’esperienza spirituale?”. Il giovane in questione, infatti, ha confidato che suo padre morì quando lui aveva solo sei anni: sono passati dieci anni da allora, ed il ragazzo ricorda il suo genitore essere un appassionato videogiochi. Così, ha deciso di collegare e riaccendere la sua vecchia Xbox, inserendo il disco di uno dei titoli che lui e suo papà preferivano giocare insieme: RalliSport Challenge.Con sua sorpresa, facendo una partita, il ragazzo ha scoperto che il fantasma di suo padre era presente nei tracciati: come sapete, diversi giochi di corsa mantengono infatti la sagoma del miglior tempo sul tracciato, che potete sfidare mentre è intenta a replicare, di volta in volta, il percorso che l’ha portata al record.Grazie al fantasma, insomma, il ragazzo ha avuto la possibilità di sfidare suo padre ed i suoi tempi, nonostante la sua prematura dipartita: “ho giocato, giocato, giocato e giocato, fino a quando non mi sono accorto che ero quasi arrivato al livello che mi permetteva di batterlo. Un giorno, l’ho superato, sono riuscito a sorpassarlo e… mi sono fermato proprio davanti al traguardo, per assicurarmi che il fantasma non venisse cancellato.”Se c’è una cosa certa, è che il protagonista della vicenda e suo papà saranno per sempre uniti, in qualche modo, anche grazie alla loro passione per i videogiochi.