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GTA: Liberty City Stories e le pubblicità indimenticabili

It's time for Cluckin' Bell!

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a cura di Francesco Ursino

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Pensi a GTA, alla serie nel suo complesso, e le suggestioni sono le più numerose. In GTA IV poteva essere il bing bong dei navigatori delle auto, mentre in GTA V era Trevor con i suoi fratelli di scooter. I presunti rumor su GTA VI si sono rivelati falsi, ma questo non ci impedisce di fantasticare di nuove imprese criminali. Per questo ho pensato di sottolineare uno di quei particolari che rendono unici i giochi Rockstar, concentrandomi brevemente su un episodio della saga forse non così famoso, ma che aveva qualcosa da dire.

In questa puntata de il Dettaglio, allora, parlerò delle pubblicità delle radio di GTA, e in particolare di GTA: Liberty City Stories.

My only friend, through teenage nights

Come si costruisce un mondo di gioco credibile, vivo, aderente al tempo storico di cui si vuole parlare? Ci sono tanti modi, e GTA ce ne ha mostrati parecchi. I vestiti dei personaggi, l’architettura delle città, le classi sociali che popolano i bassifondi, perfino le auto. Uno dei mezzi per trasportare realmente i giocatori nella realtà di un periodo storico, però, è sicuramente la musica. E qui la saga di GTA rappresenta probabilmente uno dei punti più alti mai toccati nella storia dei videogiochi.

Non si scappa: la prima cosa che mi ricordo di GTA: III sono quelle assurde missioni a tempo che provavo a portare a termine ascoltando She’s on Fire. In GTA: Vice City sono le scorribande mentre ascoltavo Blondie, Kate Bush o i Quiet Riot. Allo stesso modo, i primi ricordi di GTA: San Andreas che mi vengono in mente includono qualche macchina scassata, le aree “rustiche” a sud di San Fierro e le canzoni country di K-Rose.

Ancora, in GTA IV una delle cose che mi piaceva di più era girare per il centro ascoltando New York Groove. E in GTA V, non c’era che l’imbarazzo della scelta. Tra le tante, però, prendere una bella barca con Michael, allontanarmi dalla riva con Cara Delevingne che mi parlava in accento londinese e Pure Shores che partiva in sottofondo aveva sempre il suo perché.

Ma visto che una delle ambizioni dei fratelli Houser è sempre stata quella di creare dei giochi che allo stesso tempo celebrassero e criticassero la cultura americana, ecco che la radio di GTA sono dominate non solo dalle canzoni, ma anche dall’anima del commercio, le pubblicità.

United we stand, together we fall

È interessante pensare alle pubblicità di GTA perché, in certi casi, le ricordo come e meglio delle canzoni stesse. Il fatto era anche da ricercare nel come le stazioni radio erano strutturate nei primi GTA. Meno varianti degli annunci dei DJ, in alcuni casi meno canzoni, e quindi maggiore ripetitività davano modo di ascoltare tante volte la stessa pubblicità.

È per questo che ricordo tantissimi jingle di GTA: Vice City – senza alcun dubbio li ricordate anche voi, sentiteli qua. Personalmente, il malefico intermezzo di Giggle Cream ci metterà settimane a uscirmi di testa dopo averlo risentito per scrivere questo speciale. E se qualcuno di voi se l’è dimenticato, eccovi il motivetto ancora più maligno di Cluckin’ Bell, direttamente da GTA: San Andreas.

Nei GTA più recenti il discorso si fa un po’ più fluido, ma in compenso alle pubblicità radiofoniche si sono aggiunte quelle televisive. Tra tutte, secondo me spicca il fantastico commercial di Bravado di GTA V. Anche l’innocente canzoncina di Pißwasser, ovviamente, ha il suo perché (qui trovate praticamente tutti gli spot televisivi di GTA V – la pubblicità Bravado parte per prima).

Ma visto che questa rubrica va alla ricerca dei particolari possibilmente non così evidenti, ho scelto di approfondire brevemente le pubblicità radiofoniche di GTA: Liberty City Stories, e adesso spiego perché.

Citizen united negating technology for life, and people safety

Quando GTA: Liberty City Stories esce su PSP, Rockstar è al centro di vicende extra-videoludiche non proprio piacevoli. Siamo nel 2005: lo scandalo Hot Coffee di GTA: San Andreas aveva ancora pieno slancio, e l’avvocato Jack Thompson procedeva spedito nella sua crociata contro i titoli della serie. Come se non bastasse, in quegli anni i casi di cronaca che coinvolgevano – per qualche motivo – GTA sembravano essere all’ordine del giorno, come in questo caso in Alabama.

Rockstar reagì in vari modi a queste accuse (non è questo il luogo per parlare di questo argomento), ma tra le molte iniziative lo sviluppatore adottò lo stesso rimedio di sempre: la satira. Nel gioco fa la sua comparsa la Citizen United Negating Technology For Life, And People Safety (lasciamo a voi il piacere di comprendere il significato della sigla, ammesso che non lo sappiate già).

Questa organizzazione si batteva contro i pericoli dell’internet e, nella visione di Rockstar, rappresentava una risposta al bigottismo che secondo lo sviluppatore permeava la società dell’epoca. Le pubblicità radiofoniche che segnalavano l’azione di CUNTFLAPS erano epiche. In una ci si interessava dell’annoso problema del porno mentre nell’altra, forse più sottile ma ancora migliore, si ammonivano i genitori dal lasciare i propri figli nelle mani dell’internet, ricco del “tipo sbagliato di informazioni” (e qui dovrebbero nascere mille discorsi su censura, controllo della privacy, sicurezza e ruolo sempre più incontrollato delle grandi aziende del web che vi risparmio).

Potete ascoltare i due commercial qui, insieme a tutti gli altri strilloni di una delle stazioni radio del gioco (la mia preferita), Lips 106. E per i più ingordi, ecco una collezione delle pubblicità dei vari GTA raccolti dall’utente di Youtube k24uk.

Rimarrei qui a parlare ore delle pubblicità di GTA, ma questa breve infarinata penso sia sufficiente a far capire quale ricchezza culturale, satirica e artistica costituisca questo dettaglio. E se i commercial dei titoli Rockstar sono sempre stati un modo per diversificare meglio il mondo di gioco, in alcuni casi hanno costituito anche una risposta a eventi che hanno riguardato in prima persona i fratelli Houser. Perché il jingle dei polli pieni di ormoni di Cluckin’ Bell faceva sogghignare ma, come diceva un Homer Simpson dei tempi d’oro, bisogna ricordarsi che molto spesso “fa ridere perché è vero”. E voi, che pubblicità dei vari GTA ricordate con più affetto?

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Commento

Rimarrei qui a parlare ore delle pubblicità di GTA, ma questa breve infarinata penso sia sufficiente a far capire quale ricchezza culturale, satirica e artistica costituisca questo dettaglio. E se i commercial dei titoli Rockstar sono sempre stati un modo per diversificare meglio il mondo di gioco, in alcuni casi hanno costituito anche una risposta a eventi che hanno riguardato in prima persona i fratelli Houser. Perché il jingle dei polli pieni di ormoni di Cluckin’ Bell faceva sogghignare ma, come diceva un Homer Simpson dei tempi d’oro, bisogna ricordarsi che molto spesso “fa ridere perché è vero”. E voi, che pubblicità dei vari GTA ricordate con più affetto?