Google Stadia potrebbe predire gli input per superare la latenza

Entro due anni, secondo uno degli ingegneri, Stadia potrebbe avere una latenza inferiore al tradizionale gaming in locale

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Una delle grandi paure del gaming in remoto e in cloud risiede nella latenza. La risposta dei giochi ai nostri input sarà in tempo reale? E se non lo fosse, l’esperienza non ne uscirebbe compromessa? A rispondere a queste domande è Madj Bakar, vice presidente per l’ingegneria del progetto Stadia di Google, che si è detto non solo fiducioso, ma anche sicuro che nel giro di due anni la piattaforma avrà prestazioni anche più immediate del tradizionale gaming in locale.

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Interpellato da EDGE, Bakar ha spiegato che «in definitiva, pensiamo che nel giro di un anno o di due anni, avremo dei giochi che gireranno più velocemente e più prontamente in cloud rispetto a quanto fanno in locale, a prescindere da quanto sia potente l’hardware che state utilizzando in locale».

Bakar ha anche fatto riferimento al possibile utilizzo della latenza negativa, che potrebbe consentire a Stadia di predire gli input del gioco, oltre che di modificare il frame rate per ridurre il ritardo tra l’input e il momento in cui viene mostrato su schermo.

Scopriremo cosa avrà da offrire in concreto Google Stadia a novembre, quando l’ambiziosa piattaforma in cloud firmata dal gigante di Mountain View arriverà ufficialmente. Se volete saperne di più, vi rimandiamo alla nostra scheda dedicata.

Fonte: VGC