Anche oggi, grazie a Borderlands 3, Epic Games Store si è assicurato la sua esclusiva PC quotidiana.
Lo store, come ormai sapete bene, è oggetto di critiche da più parti, sia per il coinvolgimento di Tencent nel creatore di Fortnite e la presunta cessione di dati sensibili alla Cina, sia per l’acerbità del launcher rispetto al client di Steam.
In ogni caso, le reiterate polemiche non sembrano impressionare più di tanto Epic Games, che ha dichiarato per bocca del fondatore e CEO Tim Sweeney di essere intenzionata a proseguire sulla strada che porta ad accordi di esclusività per la propria piattaforma.
Alla GDC 2019, Epic aveva fatto sapere che avrebbe lavorato per evitare che si ripetano casi come quello di Metro Exodus, che è stato di fatto rimosso da Steam dopo l’annuncio dell’accordo ed è rimasto a disposizione sulla piattaforma di Valve solo per chi lo avesse preordinato (la situazione non cambierà prima di un anno).
“Abbiamo avuto tante discussioni su questo dopo la GDC. Epic è aperta a continuare a firmare accordi di finanziamento ed esclusività con sviluppatori e publisher che lo desiderino a prescindere dai loro precedenti piani o annunci riguardanti Steam”, ha spiegato Sweeney.
“Ciò ha spinto ad ulteriori discussioni in Epic, che hanno portato alla comprensione del fatto che queste decisioni devono spettare a sviluppatori e publisher, ed Epic non direbbe loro di no solo per via di dichiarazioni già fatte su Steam”.
Insomma, tutt’altro che una dichiarazione di pace nei confronti del competitor, e soprattutto l’apertura ad altre circostanze imbarazzanti come quella di Metro Exodus. Che speriamo non ricapitino ma, a questo punto, sono ancora possibili.
We've had a lot of discussions about this since GDC. Epic is open to continuing to sign funding / exclusivity deals with willing developers and publishers regardless of their previous plans or announcements around Steam.
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) April 1, 2019
This prompted further discussions at Epic, leading to the realization that these calls must be up to developers and publishers, and Epic wouldn’t tell them “no” on account of existing statements made about Steam.
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) April 1, 2019