EA pronta alla rivoluzione: registrato un brevetto per creare giochi "personalizzati"

Il nuovo brevetto di EA permetterebbe di creare contenuti personalizzati in base al nostro stile di gioco.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Sembra che EA stia preparando il primo step per l'evoluzione dei videogiochi nei prossimi anni: nelle scorse ore il colosso videoludico ha infatti registrato un brevetto davvero ambizioso, che potrebbe cambiare il modo in cui concepiamo i titoli di ultima generazione.

La casa di FIFA 22 (che potete acquistare in offerta su Amazon) potrebbe infatti creare dei veri e propri contenuti personalizzati in base al giocatore che ne usufruisce, analizzando approfonditamente il suo stile di gioco.

Come riportato da eXputer (via VGC) il brevetto si intitola «Persona Driven Dynamic Content Framework» e, come intuibile dal nome, si riferisce a contenuti dinamici generati automaticamente in base a un'analisi sullo stile di gioco degli utenti.

Questa potenziale idea innovativa è stata registrata già nel mese di marzo, ma è stata resa pubblica soltanto durante questo mese: EA ha anche segnalato diversi esempi su come potrebbe essere potenzialmente applicato in futuro.

In un diagramma viene infatti spiegato che i giocatori possono essere identificati in diverse categorie, per esempio come collezionisti, giocatori competitivi o che preferiscono l'esplorazione.

Dopo aver determinato la personalità dell'utente, il sistema assocerebbe tali dati in automatico al giocatore proponendo contenuti disegnati specificamente per stuzzicare i suoi interessi, o suggerire altri giochi simili a quelli che sono i suoi gusti.

Ma la rivoluzione più innovativa riguarderebbe la possibile realizzazione di contenuti generati proceduralmente in base ai propri gusti: questo consentirebbe a tutti gli effetti di usufruire di «giochi personalizzati» e potenzialmente differenti dalle esperienze provati da altri fan.

L'idea di EA è sicuramente estremamente ambiziosa, ma come spesso accade con i brevetti non possiamo sapere se sarà effettivamente messa in pratica o se resterà un semplice sogno nel cassetto: naturalmente, se dovessero arrivare ulteriori novità sul futuro dei giochi «custom», vi informeremo tempestivamente sulle nostre pagine.

Ricordiamo che recentemente il publisher è finito nella bufera per aver preso in giro i giochi single player e chi li gioca con un tweet: un tentativo di fare una battuta andato decisamente male.

Una vicenda che ha scatenato le reazioni dell'industria videoludica, come Xbox che ha preso in giro a sua volta il publisher, ma che ha causato diversi malumori anche all'interno della stessa azienda.