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Cosa dovrebbe giocare (e non) un fan di Harry Potter in attesa di Hogwarts Legacy?

Vi guidiamo alla ricerca del titolo adatto a voi nell'attesa di Hogwarts Legacy, il prossimo videogioco a tema Harry Potter

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a cura di Nicolò Bicego

Redattore

L’esistenza di un nuovo titolo dedicato al mondo di Hogwarts è finalmente divenuta realtà, con la presentazione di Hogwarts Legacy durante l'evento PS5. Per il momento, però, l’uscita del gioco pare al momento collocata in un tanto generico quanto lontano 2021, salvo rinvii. Tutto questo parlare di magia e stregoneria non vi ha forse messo voglia di tornare in prima persona ad Hogwarts, dopo averla vissuta nei romanzi? Se così fosse, non temete: ci abbiamo pensato noi.

Ci siamo fatti un bel viaggio nel passato, selezionando i migliori (ma anche qualcuno tra i peggiori) titoli mai usciti tra quelli dedicati all’universo del maghetto più famoso del mondo. Se vi stavate quindi chiedendo cosa potreste giocare nell’attesa di questo nuovo, misterioso titolo, abbiamo la nostra risposta da offrirvi.

Cosa giocare in attesa di Hogwarts Mystery

Harry Potter e la Camera dei Segreti

Andando in ordine cronologico, Harry Potter e la Camera dei Segreti, uscito il 15 novembre 2002 su PlayStation 2, Xbox e Gamecube, è il primo gioco di Harry Potter a meritarsi un posto su questa lista. Il gioco uscì anche su PlayStation, PC, Game Boy Color e Game Boy Advance, ma sebbene anche alcune di queste versioni fossero effettivamente meritevoli, era ovvio all’epoca ed è ovvio ancora oggi che la versione principale fosse quella destinata alle home console di “nuova generazione”.

Pur mantenendo la struttura a livelli del precedente capitolo, Harry Potter e la Camera dei Segreti consentiva finalmente ai giocatori una maggiore libertà di esplorazione del castello di Hogwarts e dei suoi segreti. Nella versione PlayStation 2 era persino possibile utilizzare la Nimbus 2000 per volare ed atterrare ovunque si volesse (nelle versioni GameCube e Xbox i punti di atterraggio erano invece limitati).

Il gameplay del titolo è stato talvolta paragonato a quello dei The Legend of Zelda; effettivamente, bastano pochi minuti per capire che sicuramente la celeberrima saga Nintendo è stata una fonte di ispirazione per gli sviluppatori di Eurocom. Si tratta di un adventure piuttosto classico, che non inventa nulla ma che riesce a soddisfare tutti i requisiti che un titolo del genere di curata fattura dovrebbe avere: una buona libertà di esplorazione – incentivata da collezionabili vari – abilità che migliorano il nostro personaggio – permettendoci di visitare aree prima chiuse – e così via.

A livello di storia, il gioco segue gli eventi del libro, più che del film, alternando episodi presi direttamente dalle pagine di J.K. Rowling ad intermezzi completamente originali. Il tono della storia è piuttosto leggero, dunque se siete amanti dell’atmosfera spensierata (almeno in confronto a ciò che verrà dopo) dei primi due capitoli della saga, questo è il gioco che dovreste cercare di recuperare.

Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban

Con il terzo capitolo della saga, le atmosfere cominciano a farsi più cupe, e si comincia a percepire che in gioco non c’è soltanto la vita di un giovane studente, ma il destino del mondo intero. Queste tinte dark sono fin da subito percepibili anche nel gioco, uscito il 29 maggio 2004 su PlayStation 2, Xbox e Gamecube.

Il prigioniero di Azkaban eredita sostanzialmente la struttura da action-adventure dei capitoli precedenti, ma la formula viene leggermente rivista. Innanzitutto, diventa più evidente la struttura a missioni dell’avventura, pur rimanendo comunque garantita una certa libertà di esplorazione di Hogwarts e dei suoi dintorni; inoltre, il gioco presenta molte più fasi action rispetto ai predecessori, a scapito delle fasi di puzzle che, seppur presenti, sono adesso vistosamente ridotte.

Un’altra novità viene dalla possibilità di controllare Ron e Hermione, mentre nei titoli precedenti era possibile controllare il solo Harry. Ciascun personaggio è dotato di un suo set di mosse e di abilità peculiari, che lo rendono indispensabile in alcune missioni.  Sono presenti anche sessioni di volo sull’Ippogrifo, che da un certo punto in poi sarà liberamente cavalcabile all’esterno di Hogwarts.

Tirando le somme, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban non si discosta di molto dal suo predecessore, e preferire l’uno o l’altro dipende in larga misura da quale sia il vostro libro preferito, tanto per atmosfera quanto per eventi narrati. Un vero fan della saga, comunque, troverà sicuramente pane per i suoi denti in entrambi i capitoli.

Harry Potter e l’Ordine della Fenice

Facciamo un salto in avanti di tre anni, al 29 giugno 2007. Saltiamo anche il pessimo Harry Potter e il Calice di Fuoco, titolo fin troppo mediocre per essere ricordato. Troviamo quindi Harry Potter e l’Ordine della Fenice, uscito su Xbox 360, PlayStation 3, Wii e PlayStation 2.

Il gioco è in apparenza molto simile ai primi tre capitoli della serie, con una struttura a missioni che si alterna a fasi di esplorazione libera del mondo di Hogwarts. La grande differenza sta nel fatto che questa volta ci viene consentita una libertà di movimento mai vista prima d’ora: Hogwarts è esplorabile in ogni suo singolo anfratto, e questo è forse il primo gioco in cui ci possiamo sentire davvero studenti della scuola di magia e stregoneria più famosa del mondo – un concetto che speriamo di trovare all'ennesima potenza anche nel futuro Hogwarts Legacy.

Parole d’ordine da imparare, passaggi segreti da scoprire, decine di collezionabili da raccogliere; il gioco è pieno zeppo di motivi per scordarsi della storia principale e perdersi tra gli ingarbugliati corridoi del castello. Nel fare questo, si dimentica di essere anche un buon adattamento del libro e del film da cui è tratto: da questo punto di vista, si tratta di uno dei titoli più deboli della serie, visto che tralascia fin troppi dettagli della storia originale. Dando per scontato, però, che un fan già conosca bene la storia di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, questo difetto può essere tranquillamente accettato – visto il quantitativo di fan service presente all’interno del gioco.

Certo, non è uno dei titoli più belli da vedere: le tinte sbiadite rendono evidente la sua appartenenza ai primi anni della settima generazione di console. Eppure, nonostante i difetti, vi consigliamo davvero di dargli una chance: se c’è un gioco da cui vorremmo che prendessero ispirazione per il futuro titolo di Harry Potter, è sicuramente questo.

Harry Potter e il Principe Mezzosangue

Passano altri due anni, ed il 3 luglio 2009 Harry Potter e il Principe Mezzosangue esce su Xbox 360, PlayStation 3, Wii e PlayStation 2. Per la verità, potremmo dire di questo capitolo le stesse cose che abbiamo detto del precedente; i due giochi sono molto simili, con il Principe Mezzosangue che costituisce una sorta di revisione ed ampliamento del suo predecessore. Aumentano infatti le cose da fare, con diversi minigiochi, tra cui il Quidditch o i duelli tra maghi; aumentano anche le zone di Hogwarts da esplorare, seppure la mappa di gioco rimanga in larga parte quella del precedente capitolo.

Probabilmente, il Principe Mezzosangue meriterebbe il titolo di miglior adattamento della saga, perché prende una formula già ampiamente rodata e la migliora ancora una volta. I capitoli successivi (lo vedrete a breve) avrebbero abbandonato questa tipologia di gioco, virando su ben altri generi, dunque questo titolo costituisce sostanzialmente il culmine della serie. Peccato che sia diventato stranamente raro, specialmente in alcune delle sue versioni. Sia chiaro, non parliamo di un prodotto da collezionisti dal valore di centinaia di euro; semplicemente, dovrete cercare un po’ per trovarlo.

LEGO Harry Potter

LEGO Harry Potter è l’unico titolo della nostra lista facilmente reperibile, essendo arrivato anche su PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch grazie alla Collection che racchiude i due titoli usciti separatamente durante la scorsa generazione (Years 1-4 e Years 1-5). Non ci sono differenze tali tra i giochi da doverli trattare separatamente.

Se avete giocato anche un solo titolo della serie LEGO, conoscete già la formula: si tratta di platform-action fortemente votati all’esplorazione e alla raccolta di collezionabili, che mescolano il materiale di riferimento con la comicità no-sense tipica dell’universo LEGO. Se siete in cerca di un adattamento fedele della serie, dunque, qui non troverete ciò che fa per voi – ma se siete aperti ad una versione completamente diversa della serie che tanto amate, potrete trovare qui di che divertirvi, soprattutto grazie alla possibilità di giocare in compagnia di un amico.

Tra gli altri punti di forza del gioco, ci sono sicuramente gli innumerevoli personaggi disponibili, una chicca di ogni gioco targato LEGO. Anche la ricostruzione di Hogwarts è davvero ben fatta, con numerosi segreti da scoprire nelle fasi di esplorazione libera che fanno da intermezzo ai livelli della storia. Certo, la migliore riproduzione di Hogwarts rimane comunque quella di Harry Potter e il Principe Mezzosangue, ma si tratta comunque di una buona resa anche in questo caso.

Cosa NON giocare in attesa di Hogwarts Mystery

Harry Potter e i Doni della Morte, Parte 1 e Parte 2

Vi è mai capitato di giocare a Gears of War e di pensare “cavolo, sarebbe la tipologia di gioco perfetta per un nuovo titolo di Harry Potter!”? No? Be’, neanche a noi è capitato, a dire il vero. Evidentemente, però, qualcuno ad EA deve averlo pensato, perché questi due titoli, pubblicati rispettivamente il 19 novembre 2010 e il 15 luglio 2011, sono proprio un incrocio tra la celebre serie targata Microsoft ed il mondo dei maghi. Ovviamente, le possibilità che questo matrimonio finisse bene erano davvero minime.

Ed infatti entrambi i giochi vennero recepiti negativamente, tanto dalla critica quanto dal pubblico. In difesa di EA, possiamo dire che la storia dei film era effettivamente molto più orientata all’azione, vista l’imminente battaglia finale, e dunque sarebbe stato difficile proporre un titolo fortemente incentrato sull’esplorazione come i precedenti. Ciò non toglie che non siamo proprio sicuri che quella scelta da EA fosse la migliore strada per procedere. Qualora voleste davvero farvi del male, sia in quanto giocatori che in quanto fan di Harry Potter, vi consigliamo in particolar modo il primo dei due titoli, sicuramente il peggiore.

Harry Potter: Hogwarts Mystery

Poteva forse mancare questo titolo dal nostro elenco? No, e infatti eccolo qui. Ma non aspettatevi di sentirci spendere un’altra parola su questo scempio. Gli abbiamo già dedicato una recensione non troppo tempo fa, per cui vi rimandiamo a quell’articolo qualora decideste di capire perché Hogwarts Mystery è un titolo da evitare a tutti i costi.

Se non conoscete la saga e volete tuffarvi nel mondo di Harry Potter, potete recuperare la saga a prezzi convenienti, anche in eBook, su Amazon. Se, invece, preferite concentrarvi sui film, del film da cui è tratto.

Commento

Abbiamo selezionato per voi una carrellata di titoli, ciascuno meritevole per motivi differenti. La risposta più semplice sarebbe dirvi che Harry Potter e il Principe Mezzosangue, nella sua versione Xbox 360 e Playstation 3, è il miglior adattamento videoludico finora realizzato di Harry Potter; ma la verità è che ogni titolo su questa lista merita l'acquisto per un motivo o per un altro, a seconda di quello che cercate da un adattamento videoludico di questo magico mondo. Quali sono state le vostre esperienze con questi titoli, se ne avete? C'è qualche gioco che, secondo voi, avremmo dovuto inserire? Fatecelo sapere nei commenti.