Call of Duty: Ghosts - Infinity Ward ha puntato sull'aspetto emotivo

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a cura di Alexru88

Mark Rubin, produttore esecutivo di Infinity Ward, ha parlato del prossimo Call of Duty: Ghost, capitolo forse tra i più scherniti da parte dei detrattori della serie, vista la “curiosa” presenza del cane. Ma era chiaro fin dal principio che non sarebbe bastato aggiungere un quadrupede per rinfrescare il franchise e, difatti, le novità non si fermano certo al miglior amico dell’uomo:”Noi abbiamo dovuto lavorare molto più duramente rispetto al passato e in realtà non abbiamo puntato così tanto sul cane: era stato mostrato solo in un trailer, ma internet lo ha fatto sembrare così… La gente ama i cani e si sono già affezionati: è incredibile quanti messaggi riceviamo del tipo ‘E se il cane muore?’ e io penso, caspita sono già coinvolti emotivamente.Noi stiamo proprio cercando di spingere in quel senso, prestando attenzione ai personaggi e alle loro parti emotive, oltre all’impatto con il mondo circostante.“La sceneggiatura del gioco è stata curata da uno scrittore di Hollywood, ma scrivere un film non è certo uguale a un videogame: “[…] Pensaci. Se prendi in considerazione un gioco, o anche il nostro, e lo mettessi in un film, avresti il protagonista che non parla, con il telespettatore che non lo ha mai nemmeno visto in faccia. Lui (Stephen Gaghan ndr) ha apprezzato la sfida, e si è impegnato su tutti i fronti; c’è una certa disconnessione tra il cinema e i videogame, hanno due lingue diverse, e nel passato non sempre hanno comunicato molto bene tra loro. Ma credo che stia cambiando.