Bungie combatte i cheater di Destiny 2... ma viene accusata di hacking

Destiny 2 è stato invaso dai cheater, come succede a molti giochi online, e Bungie viene accusata di hacking nel tentativo di combatterli.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Destiny 2 non è immune ai cheater ovviamente, e Bungie sta facendo di tutto per cercare di limitare l'uso di software di ogni tipo nel gioco.

L'amato looter shooter di Bungie, che potete recuperare su Amazon, ha subito una notevole rivoluzione negli ultimi tempi.

Oltre a diventare free to play, Destiny 2 è arrivato anche su Epic Games Store e, per festeggiare, ha fatto un regalo a tutti i giocatori.

Per non parlare dell'acquisizione del team di sviluppo da parte di PlayStation, che ancora non ha reso chiaro quale sarà il futuro del gioco in termini di esclusività.

E nel tentativo di combattere i cheater, Bungie si è trovata sfortunatamente ad essere accusata di hacking... da parte di un cheater.

Come riporta PC Gamer, lo sviluppatore ha intrapreso una battaglia contro AimJunkies, contro il quale ha iniziato una battaglia legale a colpi di copyright.

Un giudice di Seattle aveva respinto le affermazioni di violazione a maggio, concordando con AimJunkies che il suo software era una creazione originale. Bungie ha avuto l'opportunità di modificare il suo reclamo, cosa che ha fatto poche settimane dopo.

Ora AimJunkies è tornato non solo con una risposta, ma anche con un'intera controffensiva che non sembra buona per lo sviluppatore di Destiny 2.

Pare che Bungie abbia infatti violato il PC del produttore di cheat James May, setacciando file non autorizzati "in diverse occasioni" in due anni per costruire prove per la sua causa iniziale.

I software anti-cheat hanno infatti la possibilità di poter accedere ai PC dei giocatori per poter monitrare file sospetti. Ma il contratto firmato da May non contemplava questa possibilità.

La situazione non è semplicissima per Bungie, quindi, che ora deve districarsi da un'accusa potenzialmente molto pericolosa.

A proposito di hacking, il caso del furto di dati di GTA 6 ha fatto discutere moltissimo nelle ultime ore, con il responsabile che potrebbe essere già nel mirino dell'FBI.

Activision ha fatto invece una pulizia di giocatori che usavano cheat in Call of Duty, procedendo al ban di circa 500mila account.