Assassin's Creed, il creatore aveva in mente un finale davvero "spaziale"

Una conclusione non proprio impeccabile

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a cura di Francesco Bellacicco

Redattore

La saga di Assassin's Creed non ha bisogno di presentazioni approfondite, e il fermento che circonda di ogni uscita (con le dovute differenze) parla praticamente da sé.

Si tratta di una serie tanto longeva quanto vincente, che può attualmente contare su dodici capitoli principali (di cui l'ultimo è Valhalla) e numerosi spin-off.

Le recenti gesta di Eivor hanno appassionato tantissimi giocatori ma anche i due episodi precedenti, Origins e Odyssey, si difendono ancora piuttosto bene, e il secondo è ancora più splendido in 8K con tanto di ray tracing.

Tornando a Valhalla, è da poco disponibile una nuova patch che ha il merito di risolvere un fastidioso bug su PS5 relativo ai salvataggi, argomento sempre piuttosto delicato.

Il franchise è stato creato da Patrice Désilets, che ha lavorato anche sul secondo capitolo e su Broterhood per poi lasciare Ubisoft prima della conclusione del primo arco narrativo.

In un'intervista del 2017 riemersa su Reddit (dove ha suscitato un certo interesse nei fan), è proprio il creatore della saga a parlare di quelli che erano i piani originali per portare a conclusione la storia.

La trama scritta da Desilés prevedeva la fine del mondo nel 2012, come viene accennato in alcuni episodi della serie. Il game designer aveva intenzione di basarsi sulla profezia del calendario Maya e introdurre un cataclisma causato da un'eruzione solare (via GameRant).

Desmond sarebbe comunque riuscito a sopravvivere insieme a Lucy fuggendo a bordo di un veicolo spaziale. Una volta in salvo, i due personaggi avrebbero dovuto usare l'Animus per «imparare come diventare degli esseri umani perfetti» e creare una nuova società a partire dalle fondamenta, diventando a tutti gli effetti dei nuovi Adamo ed Eva.

Dopo l'addio a Ubisoft, datato 2010, la visione di Desiléts non si è mai concretizzata e la storia di Desmond ha proseguito in tutt'altra direzione. Il creatore di Assassin's Creed aveva in mente anche altri finali, ma questo è stato definito la sua «prima visione» di come la saga avrebbe dovuto concludersi.

Se da una parte è vero che la storia di Desmond ha finito col raccogliere parecchie critiche da parte dei giocatori, è anche vero che l'idea di Desiléts avrebbe portato alla fine definitiva del franchise, difficile da immaginare come una sorta di space opera.

L'ultimo capitolo della serie è stato molto apprezzato e proseguirà la sua corsa con un vero e proprio Anno Due, ma sapevate che Eivor ha rischiato di perdere una caratteristica feature?

Mentre Valhalla continua a riscuotere un certo successo, l'ex director è al lavoro su un titolo molto atteso presso EA Motive insieme ad altri ex Ubisoft che lo accompagneranno in questa nuova avventura.

Tra rivelazioni e addii, c'è spazio anche per un vero e proprio pezzo di storia che se ne va dopo ben sedici anni: si tratta dello storico art director Raphael Lacoste.

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