Spazio Tech: il valore legale del profilo Facebook e la rivoluzione di Spotify

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Seconda uscita per Spazio Tech, la nostra nuova rubrica tutta dedicata alle notizie più calde della settimana arrivate dal mondo mobile e dal mondo dei social. Anche questa volta, gli argomenti non sono mancati, dalla gaffe dell’attrice Gal Gadot nella sua sponsorizzazione per Huawei ai lavori di Apple per la VR e la AR, passando anche per la rivoluzione di Spotify per gli utenti che lo utilizzano gratuitamente.

Vediamo tutto, un argomento per volta.

iPhone X sta rallentando, ma chi lo ha comprato si dichiara soddisfatto

Sono questi i dati che emergono dal mercato di iPhone X: secondo i numeri, il top di gamma della Mela sta avendo vendite più lente rispetto alle previsioni della casa di Cupertino sul suo successo, ma chi ha deciso di acquistarlo sarebbe molto soddisfatto del suo investimento. A riferirlo è uno studio operato dal sito Creative Strategies, secondo il quale il 97% degli early adopters dello smartphone si dichiara soddisfatto del suo acquisto.
Questi ultimi hanno apprezzato in particolar modo il design, la reattività e la fotocamera dello smartphone, mentre non è alle stelle la soddisfazione per l’assistente vocale Siri: solo il 20% degli intervistati, infatti, si è detto soddisfatto dal suo utilizzo.
Ovviamente, bisogna tenere conto del fatto che lo studio ha coinvolto un campione di 1.746 residenti nei soli Stati Uniti: sarebbe quindi interessante scoprire se il loro pensiero coincide anche con gli utenti europei. In tal caso, Apple potrebbe dirsi estremamente soddisfatta del risultato raggiunto con il suo iPhone X.

L’inciampo di Wonder Woman: pubblicizza Huawei, ma twittando da un iPhone

Piccolo inciampo social per Gal Gadot, l’attrice celebre per la sua interpretazione di Wonder Woman nel DC Cinematic Universe. L’artista è testimonial negli Stati Uniti per gli smartphone firmati da Huawei, che promuove anche con post dedicati sui suoi account social. Proprio uno di questi ha originato una curiosa brutta figura, dal momento che l’attrice ha pubblicato un video nel quale voleva mostrarsi mentre utilizza il suo smartphone, ma è stata tradita da Twitter, che tra i dettagli del cinguettio ha specificato che è stato inviato da un iPhone.
Inutile dire che la cosa non è passata inosservata sotto gli occhi dei suoi zelanti fan, che hanno fatto notare il paradosso, portandosi così la Gadot ad una risposta, dovuta anche a Huawei. L’attrice ha spiegato che, in alcuni casi, è il suo entourage a servirsi dei suoi profili per i post relativi ai suoi partner, soprattutto quando devono caricare materiali pesanti, a livello di upload, come il video in questione. Si è trattato anche di questo caso, secondo Gal Gadot, che ha definito i suoi smartphone Huawei come dei veri e propri salvavita nella sua vita quotidiana. 

Apple sta lavorando al suo visore per la VR e la AR?

Diversi giganti si sono già lanciati nel mondo della realtà virtuale: Samsung ha il suo Gear VR, HTC ha lavorato con Valve per HTC Vive e anche Sony ha lanciato sul mercato PlayStation VR. Microsoft, nel frattempo, si è concentrata più sulla realtà aumentata con il suo Hololens. Su quale tecnologia scommettere per il futuro? Secondo le indiscrezioni che arrivano da Apple, su entrambe.
Secondo quanto appreso dalla testata CNET, la casa di Cupertino starebbe lavorando in gran segreto su un suo headset, con funzioni sia per la VR che per la AR. Quest’ultimo monterebbe due display da ben 8K, che girerebbero non poggiandosi ad iPhone X, ma ad un apposito box contenente l’hardware necessario, simile alla torretta di un PC domestico. L’idea di Apple, secondo la fonte, è quella di garantire un utilizzo completamente wireless, consentendo così all’utente una assoluta libertà di movimento durante l’interazione. Sembra anche escluso, per quanto ne sappiamo fino ad ora, l’utilizzo di telecamere da installare nella vostra stanza per intercettare i vostri momenti, come accade invece con HTC Vive.
L’uscita, sempre secondo CNET, sarebbe prevista per l’anno 2020, ma rimaniamo ovviamente in attesa di pronunciamenti ufficiali da parte di Apple.

Problemi per Telegram nei giorni scorsi: app offline per diverse ore

Noto per la sua affidabilità, Telegram ha fatto parlare di sé, nei giorni scorsi, per una vera e propria caduta. L’app di messaggistica è risultata improvvisamente offline, con l’impossibilità di inviare e ricevere messaggi dai propri contatti. Il problema si è protratto per diverse ore, al punto che il fondatore dell’app, Pavel Durov, è intervenuto sui social per fare il punto della situazione, lo scorso 29 aprile: «l’enorme surriscaldamento di uno dei nostri server cluster potrebbe causare dei problemi di connessione per gli utenti europei nelle prossime ore» aveva spiegato il fondatore, promettendo un intervento immediato per far rientrare il problema.
L’app di messaggistica, che ha dalla sua oltre 200 milioni di utenti, ha visto il problema rientrare e al momento non ci risultano ulteriori problemi di accesso da riferire. Si tratta quindi di un ottimo momento, per iscrivervi al gruppo Telegram ufficiale di SpazioGames!

La rivoluzione di Spotify su mobile: ora potrà saltare le canzoni anche chi non è abbonato

Nei giorni scorsi, Spotify ha annunciato una nuova apertura agli utenti che non hanno intenzione di sottoscrivere un abbonamento mensile. Tra le “penalizzazioni”, rispetto agli abbonati, non c’è solo il fatto che di tanto in tanto tra un brano e l’altro ci siano degli annunci pubblicitari, ma anche quello che da mobile non è possibile fare skip su una canzone. Significa insomma che non è possibile scegliere liberamente il brano che volete ascoltare, ma solo l’album, l’artista o la playlist.
Un concetto che sta per cambiare: sono infatti in arrivo nell’app le playlist personalizzate, che proporranno circa 750 brani con aggiornamenti costanti, tra i quali potrete scegliere liberamente. Se uno di questi dovesse non essere di gradimento potrete saltarlo senza alcun problema. Rimane invece invariato l’utilizzo del tasto skip nelle pagine dedicate ad album e artisti, dove sarete “costretti” a continuare a servirvi della riproduzione predefinita.
Tra le altre novità, segnaliamo ai nostri lettori anche l’arrivo di una nuova modalità per l’app mobile, che consente di risparmiare il 75% di dati in più rispetto a quella normale. Il compromesso sta ovviamente nella qualità della musica riprodotta, che viene ridotta di conseguenza: questo rende la soluzione del risparmio dati poco ideale se ascoltate la musica in cuffia, ma plausibile se, ad esempio, volete che vi accompagni mentre vi trovate in un ambiente con qualcun altro, magari con una cassa bluetooth o via jack esterna.

Quello che scrivete su Facebook può avere conseguenze legali

Vi abbiamo raccontato, nei giorni scorsi, del caso di una donna che, probabilmente infastidita da qualcosa sul suo posto di lavoro, ha deciso di affidare alla sua bacheca Facebook alcune esternazioni poco felici in merito, in cui definiva l’azienda presso cui era dipendente «un posto di me*da» e si scagliava anche contro la proprietà. Proprietà che è in qualche modo venuta a conoscenza del post e che ha deciso di procedere con il licenziamento della donna.
Di fronte all’accaduto, quest’ultima si è rivolta ai giudici, prima presso il Tribunale di Forlì e poi presso la Corte d’Appello di Bologna: entrambi hanno respinto le sue richieste, ritenendo legittimo il licenziamento per giusta causa operato dal datore di lavoro. Il fatto che la donna abbia affidato questi pensieri alla sua bacheca Facebook, secondo la corte, «integra una ipotesi di diffamazione», il che significa che il recesso dall’accordo lavorativo è legittimato, in quanto con la diffamazione del datore di lavoro è mancata la mutua fiducia che avrebbe reso possibile il proseguimento del rapporto.
Si tratta di un precedente importante, che grida una volta di più che Facebook va vissuto non come uno spazio Internet a cui hanno accesso solo pochi cari, ma come un vero e proprio luogo pubblico, peraltro dall’enorme cassa di risonanza.

Se davvero venisse confermato che Apple sta lavorando ad un suo visore per la realtà virtuale e per la realtà aumentata, siamo ovviamente curiosi di scoprirne il prezzo e le caratteristiche offerte. Bisognerà vedere anche se sarà previsto un utilizzo nell’ambito videoludico, o se Apple preferirà concentrarsi più su fini informativi/educativi, che sull’intrattenimento.

Nel frattempo, anche Spotify guarda al futuro per lanciare le sue nuove playlist personalizzate, che potrebbero rappresentare un’ottima soluzione per chi non intende sottoscrivere un abbonamento al servizio di streaming musicale. La notizia più interessante è però forse quella del licenziamento della donna che aveva insultato l’azienda per cui lavorava su Facebook, che ha creato un precedente legale importante per l’uso dei social network anche in Italia.

Come sempre, tenete d’occhio le pagine tech di SpazioGames per continuare a chiacchierare con noi delle ultime novità e curiosità dai mondi tech e social.