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Pro
- Narrazione poetica e originale, ricca di significati e livelli di lettura
- Disegni e colori di altissima qualità, capaci di coinvolgere tutti i sensi
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Contro
- Ritmo lento e frammentato, che potrebbe disorientare lettori abituati a trame più lineari
- Alcuni riferimenti culturali potrebbero risultare poco accessibili senza una minima conoscenza dell’India
Il Verdetto di Cultura POP
Edizioni BD porta in Italia uno dei titoli best seller del catalogo dell'editore americano BOOM! Studios ovvero Rare Flavours un viaggio narrativo e sensoriale nel cuore dell’India che unisce thriller, cucina indiana e riflessioni sull'esistenza realizzato dall'affermato team creativo composto da Ram V e Filipe Andrade già visti all'opera su Le Molti Morti di Laila Star.
Di che cosa parla Rare Flavours
Rubin Baksh è un corpulento ed elegante chef con un appetito insaziabile per il cibo... e per qualcosa di più oscuro. In realtà, Rubin è un rakshasa, un demone della mitologia hindu che ha ottenuto una seconda possibilità per vivere tra gli umani. Dopo millenni passati in pace fra gli uomini, Rubin ha deciso di girare un documentario sui piatti e i sapori dimenticati dell’India, esplorando le storie e le anime che si celano dietro ogni piatto.
Per farlo coinvolge Mo, un giovane regista idealista e inesperto, con il quale parte per un viaggio attraverso città e villaggi, cucine di strada e mercati affollati. Ma il cibo è solo un pretesto per affrontare tematiche più profonde: il valore della memoria, l'identità, la fame - sia fisica che spirituale.
Con ogni tappa del viaggio, Rubin si confronta con le sue pulsioni più oscure e con il prezzo della sua esistenza "umana". Mentre Rubin infatti è braccato da due misteriosi "cacciatori", Mo scopre che cucinare significa avere cura di sé stessi e degli altri
La cucina come metafora di una esistenza lenta e paziente
Ram V conferma in Rare Flavours la sua abilità nel mescolare generi e registri con eleganza e profondità. La narrazione è stratificata: un racconto on the road gastronomico in superficie, ma sotto vi scorre un fiume di riflessioni su desiderio, identità, mortalità e redenzione. L'autore si interroga sul senso della vita, ma lo fa attraverso l’esperienza dei sensi, soprattutto del gusto, che diventa metafora dell’esistenza stessa.
Rubin Baksh è un demone affascinato dagli esseri umani, dalla loro fragilità e forza, dalla loro capacità di attribuire significati profondi a gesti quotidiani. Il cibo, in questo senso, è uno strumento narrativo potentissimo. Ogni piatto raccontato nel fumetto non è solo un elemento visivo o culturale, ma veicolo di storie personali, traumi, ricordi e sogni.
La scrittura di Ram V è poetica e raffinata, impreziosita da dialoghi mai banali e carichi di riflessioni. Pur palensandosi una trama orizzontale, la vera forza Rare Flavours sta nel suo percorso ad episodi, nelle ricette che vengono inanellate come le portate di un lungo pranzo in cui viene chiesto al lettore di fermarsi, assaporare ogni tavola e riflettere.
Filipe Andrade: disegnare significa assaporare
Filipe Andrade offre una prova superlativa in Rare Flavours. Il suo tratto è morbido, evocativo e altamente espressivo, perfettamente in sintonia con il tono poetico della narrazione. Il realismo lascia spazio all’atmosfera, ai sentimenti e alle suggestioni mentre la tavola alterna grandi e spaziosi riquadri verticali con sequenze dove l'orizzontalità dona maggior dinamicità.
I colori sono i veri protagonisti visivi: caldi, speziati, intensi, come una miscela di masala. Ogni ambientazione è un’esplosione sensoriale, con palette che richiamano i sapori e i profumi della cucina indiana. L’uso della luce e della texture dona profondità e calore, amplificando il coinvolgimento emotivo e sensoriale, soprattutto quando si descrivo le preparazioni.
Il disegnatore portoghese riesce a far convivere passaggi più esotici ed evocativi con gesti semplici e quotidiani in un equilibrio perfetto con personalità estremamente autoriale ma non banale. Questo anche grazie a personaggi tratteggiati in maniera peculiare e viva, spesso colti in silenzi suggestivi e riflessivi.
Il tratto di Andrade non accompagna la storia, la esalta rendendo Rare Flavours una delle opere graficamente più eleganti e sensoriali degli ultimi anni.